Vecchie Glorie: parliamo di Valerio Di Cesare

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Come di consueto, il Lunedì è dedicato ad un approfondimento su un giocatore che si è distinto – e che ancora si distingue – non soltanto in campo, ma anche al di fuori di esso. Per questa occasione, l’appuntamento con la rubrica “Vecchie Glorie” – targata 11contro11 – è dedicato a Valerio Di Cesare, difensore classe 1983, ancora in piena attività con la maglia del Bari, di cui è anche orgoglioso capitano. Dalle giovanili della Lazio, alle moltissime annate in Serie B, il giovane calciatore romano si sta distinguendo per la sua bravura, voglia di mettersi in gioco e spirito di sacrificio. E, insieme alla compagine pugliese, ha lo scopo di raggiungere la cadetteria.

Valerio Di Cesare: le prime esperienze

Dopo esserci dedicati ad attaccanti e centrocampisti – come Di Vaio e Vannucchi – si passa ai difensori che, seppur con molti meno sigilli all’attivo (come giusto che sia) possono comunque registrare e vantare buone soddisfazioni, questo è il caso di Marco Cassetti.

Nato a Roma il 23 Maggio 1983, Valerio Di Cesare muove i primi passi nel calcio nelle giovanili della Lazio nel 1999. Nel 2001 viene mandato all’estero, nelle fila del Chelsea dove non avrà mai davvero modo di esprimersi. Inizialmente riserva, le sue buone prestazioni convincono la società ad inserirlo – con la maglia numero 19 – nella prima squadra per la stagione successiva (2002/2003), senza però riuscire a giocare. Per questo motivo già nel Gennaio del 2004 ritorna in Italia, nelle fila dell’Avellino, club che gioca in Serie B. Proprio con la maglia degli irpini può vantare il suo debutto in cadetteria, il 27 Febbraio di quell’anno. Concluderà il campionato con 11 gettoni, seppur con una dolorosa retrocessione in Serie C.

L’anno successivo, nel 2004/2005, si sposta all’Albinoleffe, riuscendo a centrare la salvezza – e la conseguente permanenza – in Serie B, giocando 16 match. A stagione conclusa, passerà al Catanzaro, rimanendoci appena qualche mese, prima di essere acquistato dal Mantova. Con la compagine calabrese disputa appena 5 gare.

Dal Mantova al Brescia

Con il club lombardo, Valerio Di Cesare si ritrova a disputare due stagioni e mezzo, seppur la prima molto in ombra. Con appena 2 apparizioni nel 2006, non riesce a dare il giusto contributo. Nella stagione successiva, sempre in Serie B, grazie al nuovo allenatore Domenico Di Carlo, il giovane calciatore classe ’82 vede il campo in più occasioni, trovando anche la via del gol il 27 Gennaio 2007, prima rete tra i professionisti, valida poi per la vittoria ai danni del Rimini, con il risultato di 2-1. Termina la stagione con 22 presenze e 1 gol.

Nel campionato 2007/2008 – con Tesser seduto in panchina – Di Cesare è uno dei titolari ma i vari infortuni lo tengono lontano dal campo, facendogli saltare qualche partita. Ciononostante, totalizza 25 presenze e un altro gol, stavolta contro il Modena. I mantovani si classificano al nono posto, di poco fuori dalla possibilità di giocarsi i playoff, con l’obiettivo Serie A sfumato nuovamente. Durante la sua avventura in terra lombarda, gioca 49 gare segnando 2 gol.

Il 25 Giugno del 2008 viene acquistato a titolo definitivo dal Vicenza, rimanendo sempre in cadetteria. Solo due stagioni con la compagine veneta, quanto basta per dimostrare le sue capacità in fase difensiva e il suo vizio del gol. Anche qui 49 gettoni e 2 reti. Grazie alla sua crescita esponenziale, aiuta il club a rimanere in Serie B, centrando così la salvezza.

Sebbene ci fosse l’interesse dell’Atalanta, ad assicurarsi il giovane difensore – di prospettiva – è il Torino che lo porta in Piemonte il 16 Luglio del 2010, per una cifra vicina a 1,2 milioni di euro. Con i granata relegati in Serie B, la promozione è un obbligo. Nonostante le premesse, Di Cesare gioca 29 partite (senza reti) e la squadra arriva al nono posto in classifica, fallendo miseramente l’obiettivo.

Anche con il cambio di panchina, Valerio Di Cesare rimane un titolare della difesa e, anche per il club, l’obiettivo è il medesimo, ritrovare la Serie A. Gioca 21 partite e trova la sua prima rete con la maglia del Toro, aiutando la squadra a ritornare nella massima serie.

Nel 2012/2013 arriva finalmente in Serie A, coronando il suo sogno. Debutta contro l’Udinese, in una sfida che terminerà 0-0. Da lì, racimola appena 9 presenze, prima di passare al Brescia. Con il Torino totalizza 62 presenze e 1 gol.

Altra maglia ed altra avventura, quella che lo rivede in Serie B, stavolta con la maglia del Brescia. La sua parentesi con il club lombardo è più che positiva, dato che Valerio Di Cesare comincia a trovare con più continuità la via del gol, segnando ben 7 reti in 68 partite.

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Appena due stagioni prima che un altro club inizi ad interessarsi a lui. Ottime qualità in fase difensiva e buon piede anche se, in molte circostanze, la sua veemenza costa cara alla squadra.

Da Bari a Bari, passando per il Parma

Il 13 Agosto del 2015 arriva il passaggio al Bari, sempre in Serie B. Dall’estate del 2015 al Gennaio del 2017, prima di interrompere – solo momentaneamente – il suo rapporto con la compagine pugliese. L’esordio con i galletti non è affatto positivo dato che, Di Cesare, al 40esimo minuto del primo tempo viene espulso, lasciando i suoi in 10. La stagione si conclude al quinto posto, ma con la sconfitta ai playoff in favore del Novara.

Nel campionato successivo, durante il mercato invernale, Di Cesare passa al Parma che si trova in Lega Pro. Con il chiaro progetto di tornare ai piani alti, il difensore romano raggiunge facilmente ben due promozioni consecutive che valgono al club ducale il ritorno in massima serie, compiendo una vera e propria impresa, insieme ai compagni, tra tutti Alessandro Lucarelli. Con la maglia dei crociato totalizza 2 gol e 28 apparizioni.

Vecchie Glorie: parliamo di Valerio Di Cesare

Il suo accordo con gli emiliani si conclude però lì e, per questo, Valerio Di Cesare si ritrova di nuovo nelle fila del Bari. Il club pugliese è però in Serie D, in seguito al fallimento che ha causato la ripartenza dai “piani bassi”. Il suo apporto alla squadra diviene fondamentale, non soltanto per le prestazioni e i gol, ma anche per il gran carattere che trasmette ai propri compagni. Dopo aver vinto la Serie D, a seguito del ritiro di Franco Brienza, Di Cesare si ritrova anche la fascia del capitano al braccio, conducendo così un’ottima stagione di Lega Pro, salvo poi perdere nelle battute finali contro la Reggiana.

Raggiunge quota 100 presenze con la maglia del Bari, in un match molto sentito (una sorta di Derby) contro il Bisceglie, vincendo per 0-3.

Attualmente in lotta per la promozione, Valerio Di Cesare non vuole mollare né la fascia da capitano né il club, al quale ha dato molto, ricevendo altrettanto.

Nonostante si ancora in attività, il difensore e capitano del Bari ha totalizzato 142 presenze e 13 gol con i galletti.

Valerio Di Cesare, ora

Ancora convinto di voler riportare il Bari in Serie B e poi – chissà – condurlo anche in Serie A, Valerio Di Cesare si è contraddistinto per diversi gesti fuori dal campo. Ragazzo per bene, di buon cuore e di grandi valori, a dimostrarlo i suoi modi di fare, che non passano di certo inosservati.

Come ad esempio il gran gesto di altruismo e generosità nei confronti dell’Associazione “L’Upupa in Lama San Giorgio” di Triggiano alla quale ha donato – insieme alla moglie – una cospicua somma di denaro, per salvaguardare l’ambiente.

A volte, per esseri grandi campioni, non servono numeri e statistiche, o mille e più record, basta essere una gran persona, umile, buona e con veri e propri valori umani e morali.

Questo, e tanto altro, è Valerio Di Cesare.

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