Continua il classico appuntamento della rubrica “Vecchie Glorie”, targata 11contro11.it. Stavolta, sotto la lente di ingrandimento c’è un portiere di estrema classe e professionalità, Jean Francois Gillet. Contraddistintosi soprattutto – in terra italiana – nel Bari e nel Torino e con Mechelen e Standard Liegi, in terra natia. In attività fino a qualche mese fa, proprio con il club belga, l’estremo difensore classe ’79 ha dimostrato a tutti di poter fare la differenza anche a 40 anni, vero e proprio specialista – su tutto – nel parare i calci di rigore. Seppur non abbia vinto molto, la sua carriera non può di certo passare in secondo piano, dato che ha scritto un’importante pagina di storia con la squadra barese.
Jean Francois Gillet: gli inizi
Dopo aver parlato di Morgan De Sanctis e Alberto Fontana, ci si sofferma su un’altra conoscenza del calcio italiano, capace di lasciare un segno indelebile in ogni squadra con la quale ha giocato.
Nato a Liegi il 31 Maggio 1979, il portiere belga muove i suoi primi passi nel mondo del calcio proprio nelle giovanili dello Standard Liegi, ricevendo la convocazione in prima squadra appena 17 anni. Il suo debutto in Jupiler Pro League arriva nel 1996, contando una sola presenza fino alla fine della stagione. L’anno successivo totalizza appena due gettoni e, nel 1998/1999, gioca ben quattro partite, senza essere però mai davvero utilizzato.
Per questo, all’età di 20 anni, passa a titolo definitivo al Monza, in Serie B. Nella sua prima stagione – 1999/2000 – diventa titolare inamovibile contando ben 33 match disputati. Non ha la stessa fortuna l’anno successivo, venendo messo in campo in appena quattro occasioni. Così, dopo una stagione e qualche mese lascia il Monza per trasferirsi al Bari, in Serie A, che ne acquisisce il cartellino per una cifra intorno ai 5 miliardi di lire.
Il suo primo campionato si conclude con 20 apparizioni e un ottimo rendimento stagionale, anche se il portiere belga viene accusato di doping, al termine del match di Bari-Reggina del 21 Gennaio 2001. Per questo viene squalificato per ben 4 mesi, a causa della positività da Nandrolone e, successivamente, verrà ridotta la pena e fatta pagare una penale di 4000 euro. Nonostante questa “sfortunata” parentesi, la compagine pugliese vede in lui un ottimo innesto e supporto al pacchetto difensivo, tanto da tenerselo stretto. Infatti l’estremo difensore classe ’79 rimarrà al Bari per ben dieci stagioni consecutive, eccezion fatta per una breve parentesi in Serie B con il Treviso.
Nelle prime tre stagioni, dopo un campionato di Serie A e due di Serie B, riesce a racimolare un bel po’ di presenze, dimostrando le sue ottime doti. Nella stagione 2003/2004 – a causa di alcuni screzi con l’allora mister del Bari Marco Tardelli – gioca un intero campionato con la maglia del Treviso, in cadetteria, con ben 44 presenze. Salvo poi tornare, l’anno successivo, in terra pugliese.
Gli anni con il Bari
Dalla stagione 2004/2005 alla stagione 2010/2011, Jean Francois Gillet diviene primo portiere e titolare inamovibile. Bravo a smistare palla con i piedi e abilissimo nel neutralizzare i calci di rigore, nonostante i diversi cambi in panchina, il portiere belga continua a proteggere al meglio i pali della propria porta. Numerose presenze e tanta fiducia data ai compagni, fanno di lui la forza in più dei galletti che, dopo diverse stagioni in Serie B, ritrovano la promozione grazie all’arrivo di Antonio Conte il quale, nel 2007, vede in Gillet il portiere adatto al suo gioco, quello di ripartenza e costruzione dal basso. Così, nel 2008/2009, il Bari vince il campionato di cadetteria e torna finalmente in Serie A, dopo otto anni.
Arriva anche il rinnovo fino al 2011 per colui che sarà poi il capitano della squadra. Nella stagione successiva, quella 2009/2010, grazie al reparto difensivo – e al duo Bonucci-Ranocchia – dopo 12 partite, Gillet si ritrova con appena sette gol subiti, potendo vantare così il miglior rendimento a livello europeo. Il 18 Marzo del 2010 Gillet rinnova il suo rapporto con il Bari fino al 2014 e, durante la sfida di Napoli-Bari, tocca le 319 presenze, diventando così il giocatore con più presenze del club. Per questo, il sindaco di Bari gli “regala” le chiavi della città, in segno di fedeltà e attaccamento. In quella stagione si conferma ancora una volta “antagonista” dei rigoristi, parandone ben due a Totti nella stessa partita ed uno – in un altro match – ad Acquafresca.
Ciononostante, al termine della stagione 2010/2011, il Bari non riesce ad evitare la retrocessione in Serie B. Prima di andar via definitivamente, Gillet può comunque vantare 364 partite giocate con il Bari e, con 357 match disputati in Serie B, è il “giocatore straniero con più presenze” in cadetteria.
Da Bologna a Catania, con il Torino di mezzo
Dopo la lunga – e intensa – esperienza nelle fila del Bari, il 29 Giugno 2011 Gillet passa al Bologna, per circa 1,4 milioni di euro. Il debutto con la squadra rossoblù lo fa in Serie A contro la Fiorentina, per poi giocare – fino al termine della stagione – 29 partite, subendo 32 gol. Con il nono posto raggiunto, dopo un anno arriva il passaggio al Torino, che ne acquista il cartellino per 1,7 milioni di euro, con un accordo di tre anni.
Così, dal 2012 al Gennaio del 2015 si ritrova a Torino e, dopo un’ottima stagione con 37 presenze, il 16 Luglio 2013 viene squalificato per via del calcioscommesse. Uno stop che lo vedrà lontano dai campi per 3 anni e 7 mesi. Il 24 Gennaio 2014 viene però ridotta la squalifica a 13 mesi. Gillet può quindi ritornare in campo il 17 Agosto in amichevole e qualche giorno dopo contro il RNK Spalato, match valevole per i playoff di Europa League. Il 18 Settembre torna a giocare anche in campionato.
Nonostante un’altra sfortunata vicenda, Gillet gioca ben 52 partite con la maglia granata, prima di passare al Catania.
Da Gennaio a Giugno 2015 gioca con la compagine siciliana, in Serie B. Appena qualche mese, prima dello scandalo calcioscommesse che travolge la società catanese e vede il portiere belga ritornare in patria, lasciando così definitivamente l’Italia.
Il ritorno in patria
Dopo le diverse esperienze in Italia, durate ben 15 anni, Jean Francois Gillet ritorna in patria. Ad aspettarlo è il Mechelen, con il quale disputa una sola stagione, segnando però un importantissimo record: quello di rigori parati in un unico match. Infatti, in trasferta contro l’Anderlecht, il portiere classe ’79 si oppone a ben tre calci di rigore, con la sua squadra che pareggia in extremis – al 94esimo minuto – a causa di un autogol.
Confermandosi un ottimo para-rigori, Gillet lascia la squadra dopo un anno, con 38 gettoni.
Il 4 Luglio ritorna alle origini, rivestendo la maglia dello Standard Liegi, compagine con la quale tutto è iniziato. Qui vi rimarrà per circa cinque stagioni, anche se non giocherà molto, ma darà comunque il suo contributo, fatto di esperienza e professionalità. Per lui 53 partite.
Il 18 Maggio 2021 Jean Francois Gillet annuncia il suo ritiro dal calcio giocato, all’età di quasi 42 anni e con ben 637 partite giocate.
Per lui, in totale: un campionato di Serie B (con il Bari 2008/2009) e una Coppa del Belgio (Standard Liegi 2017/2018).
Parentesi nazionale
Con la propria nazionale, Gillet può vantare presenze dalle giovanili dell’Under 15 fino a quella maggiore. Dopo aver partecipato ai Mondiali U20 del 1997 e all’Europeo U21 del 2002, a 30 anni compiuti (nel 2009) fa il suo debutto in nazionale maggiore, nella doppia sfida per le qualificazioni ai Mondiali 2010. Il suo esordio è contro la Spagna, in una pesante sconfitta per 5-0, il 5 Settembre 2009. Nonostante il ko, Gillet para un rigore a David Villa.
Con il Belgio potrà poi vantare appena nove presenze complessive.
Jean Francois Gillet oggi
Ritiratosi da appena un mese, Gillet non ha ancora voltato pagina. Per lui però è già pronta una nuova sfida. Infatti entrerà a far parte dello staff dell’attuale allenatore dello Standard Liegi, Mbaye Leye, in qualità di preparatore dei portieri.
Nonostante alti e bassi, la carriera di Jean Francois Gillet è stata ricca di momenti indelebili, felici e non, come i tanti record realizzati con le squadre italiane e, in particolar modo, con quella del Bari, compagine che rimarrà sempre nel cuore dell’ex portiere belga.
Allo stesso modo, i tifosi del Bari non potranno mai dimenticare le splendide annate dell’estremo difensore classe 1979.