Vecchie Glorie: parliamo di Marcelo Zalayeta

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Altro appuntamento con la rubrica “Vecchie Glorie”, per parlare questa volta di un ex attaccante che ha militato per anni in Italia, vestendo diverse maglie: dalle più prestigiose – come quella di Juventus e Napoli – a casacche meno blasonate, come Bologna ed Empoli. Sono 6 i trofei conquistati in Serie A, più altri nella sua terra: l’Uruguay. La carriera, tra alti e bassi, di Marcelo Zalayeta. Il classe ’78 ha spesso realizzato gol decisivi, che hanno permesso alla propria compagine di strappare la vittoria. Il Panteròn – soprannome datogli negli anni – si è poi ritirato a meno di 40 anni, dopo aver vissuto un percorso calcistico ricco di gioie e delusioni, ma sicuramente lasciando un ricordo positivo.

Marcelo Zalayeta: i primi anni

Dopo aver analizzato le carriere di Dionigi e di Danilevicius, eccoci pronti a soffermarci su un altro grande ex giocatore.

Nato a Montevideo il 5 Dicembre 1978, Marcelo Zalayeta muove i suoi primi passi nel mondo del calcio nella sua terra, l’Uruguay. Il suo esordio tra i professionisti arriva con il Danubio, nel 1996, disputando 32 gare e segnando 12 gol nella massima serie locale. Successivamente si ritrova a vestire la maglia del Peñarol, giocando sempre 32 partite e segnando 13 reti. Vinto anche il campionato uruguaiano, a 19 anni Zalayeta era già nel giro delle nazionali, sia U-20 che maggiore, cominciando ad essere seguito da diverse realtà europee.

Nell’autunno del 1997 ad acquistare il suo cartellino è la Juventus, che crede fortemente nella crescita esponenziale del giovane calciatore uruguaiano e spende 5 miliardi di lire per aggiudicarsi le sue prestazioni. La prima stagione – 1997/1998 – è del tutto positiva, con la vittoria dello scudetto e con un impatto propositivo. La sua prima rete è ai danni del Napoli, nel match finito 2-2. Solo 7 presenze e 1 gol messo a segno.

Nonostante la buona partenza, la società decide di mandarlo in prestito per fargli fare esperienza e, così, a Ottobre del 1998 va ad Empoli, giocando 17 partite e segnando 2 gol in Serie A. Finito il prestito a Giugno del 1999, altra destinazione, stavolta all’estero.

Ad affacciarsi è il Siviglia, che lo accoglie in Spagna. Dal 1999 al 2001, due stagioni diverse ma con un rendimento sempre abbastanza buono. Prima stagione conclusa con 5 gol in 22 presenze, ma ciò non basta ad evitare la retrocessione. Il secondo anno – nella Segunda Division – lo vede realizzare ancora 5 gol ma in 28 gare.

Al termine della stagione ritorna alla Juventus. Per lui, in quel di Siviglia, 10 gol in 50 apparizioni.

Percorso in Italia: tra Juventus, Perugia, Napoli e Bologna

Il ritorno in bianconero è positivo dato che Zalayeta può contare un buon rendimento e diversi trofei, rimanendo legato in bianconero fino al 2007, con una piccola parentesi al Perugia.

Le stagioni 2001/2002 e 2002/2003 lo portano a vincere due scudetti consecutivi e lo vedono giocare abbastanza, tra campionato, Coppa Italia e Champions League. Da menzionare il suo gol decisivo contro il Barcellona, nel match terminato 2-1 per la Juventus.

Nella stagione successiva non trova molta regolarità e viene anche mandato in prestito al Perugia, giocando appena qualche mese, da Gennaio e Giugno 2004, racimolando appena cinque presenze.

Ritornato subito a Torino, conclude la sua carriera in bianconero giocando altre tre stagioni, di cui l’ultima in Serie B. Tre scudetti e tre Supercoppa italiana e tanta voglia di mettersi in gioco. Marcelo Zalayeta conta 160 presenze e 34 reti.

Nel 2007 si passa allora al Napoli, club con il quale il Panteròn giocherà due stagioni, trovando una buona continuità. Sempre in Serie A, può vantare 12 gol in 56 apparizioni. Successivamente si trasferisce a Bologna, dove rimane appena una stagione. Ben 29 presenze e 4 sigilli, prima di salutare definitivamente l’Italia.

Le ultime stagioni

Tolta la parentesi Kayserispor – con cui ha giocato 14 partite e segnato 7 gol – Zalayeta rientra in patria, decidendo di vestire per la seconda volta la maglia del Peñarol, dal 2011 al 2015, anno del ritiro. Moltissime presenze e diversi gol, soprattutto nelle prime stagioni.

Vecchie Glorie: parliamo di Marcelo Zalayeta

Non manca la conquista di altri due campionati uruguaiani, nel 2012/2013 e nel 2015/2016. In tutto 179 gare e 67 gol realizzati.

Chiude il suo percorso nel mondo del calcio anzitempo, annunciando il suo ritiro già a Novembre del 2015.

Parentesi con la nazionale

Dopo aver esordito giovanissimo in nazionale maggiore, riesce a ritagliarsi un po’ di spazio, giocando 33 partite e trovando la via del gol in dieci occasioni.

Con l’U20 gli bastano tre partite per segnare quattro gol e convincere tutti della sua forza fisica e qualità in fase offensiva.

Marcelo Zalayeta, il presente

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, all’età di quasi 37 anni, Zalayeta ha cambiato completamente prospettiva di vita. L’ex attaccante classe ’78 si è aperto infatti un chiosco di frutta e verdura a Montevideo, dove vive con la moglie e i figli.

A detta sua, ha realizzato un altro sogno della sua vita, dimostrando che – al di là del calcio – si può ambire a tanto altro.

Un professionista, un talento precoce e sicuramente sempre un po’ nascosto, con l’idea che avrebbe potuto fare molto di più.

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