Archiviata la pratica difensori, la rubrica “Vecchie Glorie” – targata 11contro11.it – passa ai portieri. Il primo nome, in tal senso, è quello di Marco Amelia. Ex giocatore che ha vestito non poche maglie, tra le più importanti sicuramente Livorno e Milan, ma ci sono anche Genoa, Lecce, Palermo e Vicenza, tra Serie A e Serie B. Uno degli eroi della vittoria del Mondiale 2006, l’estremo difensore della nazionale azzurra ha vissuto a pieno la sua carriera nel mondo del calcio, continuando ad investire il suo tempo in questo sport anche dopo il ritiro. Attuale allenatore del Livorno – squadra a cui ha dato e preso tanto – Amelia è dall’altro lato del campo, pronto però a dare il proprio contributo e a vivere, seppur in modo diverso, la stagione.
Marco Amelia: le prime esperienze
Dopo gli ultimi difensori sui quali ci siamo soffermati – come Loria, Coco e Di Cesare – si passa all’ultimo pacchetto: quello dei portieri.
Nato il 2 Aprile 1982 a Frascati, Marco Amelia è cresciuto, calcisticamente parlando, prima nella Lupa Frascati – giocando addirittura come attaccante – e successivamente nella Roma. In giallorosso, dopo aver convinto in Primavera, nel 2000 si ritrova già in prima squadra, seppur in qualità di terzo portiere. Senza mai giocare, vince lo stesso lo scudetto, alla guida di Fabio Capello.
L’anno successivo viene preso dal Livorno in Serie C1, in modo da potersi fare le ossa. Qui però conta una sola apparizione, dato che gli viene preferito Andrea Ivan. Nella stagione seguente, con gli amaranto saliti in Serie B, è Donadoni a credere in lui, per questo la società riscatta il suo cartellino ed Amelia diventa il titolare del club. Conta così 37 apparizioni in difesa dei suoi pali, anche se con 42 reti subite.
Nel 2003/2004 viene acquistato – in comproprietà – anche dal Lecce, che lo fa esordire in Serie A il 31 Agosto del 2003, nella sfida contro la Lazio, terminata 4-1 in favore dei biancocelesti. Gioca in tutto 14 partite (di cui una in Coppa Italia) prima di essere mandato in prestito al Parma, già a Gennaio del 2004. Qui trova la concorrenza di Sebastian Frey e gioca così appena due volte, una in Coppa Italia e una in Coppa Uefa.
Alla fine di quella stagione, per lui poco produttiva, ritorna al Livorno che lo riscatta definitivamente. Finalmente qui ritrova la titolarità e vi rimane per ben 4 stagioni, dal 2004 al 2008, in Serie A. Tra certezze e miracoli – come la salvezza e la permanenza in massima serie – il 2 Novembre del 2006 entra a far parte dei portieri marcatori, segnando una rete importantissima al Belgrado in Coppa Uefa, siglando l’1-1 finale.
In quell’anno si gioca anche il premio come Miglior Portiere AIC, vinto poi da Gigi Buffon.
In totale, con il Livorno conta ben 187 gettoni.
Dal Palermo al Milan
Il 5 Giugno del 2008 passa al Palermo, a titolo definitivo, dopo un accordo di quattro anni. Considerato il portiere titolare, ha la “meglio” su Alberto Fontana – idolo della tifoseria rosanero – grazie all’ottima prestazione contro il Milan, il 30 Novembre, nella quale para persino un rigore a Ronaldinho. Nonostante le buone prestazioni, la sua avventura in terra siciliana dura appena una stagione, con 34 presenze e 45 gol subiti.
Viene inserito, l’anno dopo, in uno scambio tra portieri con il Genoa, passando così alla compagine ligure, in cambio di Rubinho. Dopo un buon inizio, comincia a sedersi spesso in panchina, dato che Gian Piero Gasperini gli preferisce in più occasioni Alessio Scarpi. Con il Grifone conta comunque 35 gettoni complessivi.
Il salto di qualità avviene il 23 Giugno del 2010, con il Milan che chiama a gran voce Marco Amelia. Il suo debutto è in Champions League contro il Real Madrid, gara valevole per la terza giornata dei gironi, persa 2-0. Il debutto in campionato arriva contro l’Udinese, con un incredibile 4-4 all’ultima giornata del girone d’andata.
Con il rientro di Abbiati – titolare indiscusso – gioca molto meno, ma rimane comunque in prima squadra, vincendo il campionato a fine stagione, con 4 presenze registrate.
I rossoneri decidono di riscattare il portiere dal Genoa, assicurandosi le sue prestazioni per altri tre anni. La stagione successiva, quella 2011/2012, parte al meglio con la vittoria della Supercoppa italiana contro l’Inter, anche se Amelia non scende in campo. Ancora come secondo portiere, dopo tre annate, all’età di 32 anni, decide di salutare il club lombardo.
In totale, può contare 41 apparizioni, di cui 29 in Serie A, 6 in Coppa Italia e 6 in Champions League.
Gli ultimi anni
Dopo aver salutato i rossoneri, Marco Amelia gira diversi club tra il 2014 e il 2017, prima di ritirarsi. Inizialmente in Promozione con il Rocca Priora, da Ottobre 2014 a Gennaio 2015, con appena un’apparizione. Si tratta della società di cui è sia direttore tecnico che presidente onorario. Il 9 Febbraio 2015 passa al Perugia in Serie B, con un contratto di sei mesi, giocando una sola volta.
Ad Agosto del 2015 si ritrova nella Lupa Castelli Romani, in Lega Pro, registrando due presenze in Coppa Italia Lega Pro. Rescinde anzitempo il contratto per non avere vincoli. Questo gli permette di trasferirsi all’estero, nelle fila del Chelsea che, dopo un periodo di “prova”, lo prende come sostituto di Begovic, a sua volta sostituto dell’infortunato titolare Courtois. Tuttavia, con il blues non scenderà mai in campo.
Tra il Febbraio e il Giugno del 2017 si ritrova a giocare con il Vicenza in cadetteria, con 4 presenze e 5 reti subite.
All’età di 35 anni, Marco Amelia decide di ritirarsi dal calcio giocato, dopo aver totalizzato ben 322 presenze complessive.
La parentesi con la nazionale
Marco Amelia ha fatto il suo esordio con l’Italia U15 nel 1998, da lì ha poi giocato con l’Under 21 e con la nazionale maggiore, scrivendo un importantissimo capitolo di storia dell’Italia, con la vittoria del Mondiale 2006 in Germania.
Ben 48 gettoni complessivi – tra Under 15 e maggiore – vincendo un Europeo U21 e un bronzo olimpico nel 2004 e trionfando appunto ai Mondiali del 2006.
Viene poi convocato per gli Europei 2008 e per la Confederations Cup l’anno successiva, anche se queste spedizioni hanno meno successo.
Marco Amelia oggi: la vita da allenatore
Dopo il ritiro, come spesso accade, Marco Amelia non è riuscito a lasciare il mondo del calcio. Infatti, dopo essersi cimentato nel ruolo di commentatore tecnico per Rai e Mediaset (nel 2017), diviene opinionista per il canale Roma TV.
Nel 2017 inizia anche il corso a Coverciano per conseguire il patentino di allenatore di Serie D. Qualche mese più tardi, si impegna anche a frequentare un corso speciale per allenatori UEFA, così da poter allenare squadre giovanili e non fino alla Serie C; oppure come secondo allenatore per Serie B e Serie A.
Una volta conclusi i corsi, viene chiamato a dirigere il settore tecnico della Polisportiva Dilettantistica Montespaccato, nel 2018. Il 20 Luglio dello stesso anno comincia ad allenare la Lupa Roma, in Serie D, senza riuscire ad evitare la retrocessione in Eccellenza. Il 22 Giugno 2019 passa sulla panchina della Vastese, altra compagine di Serie D, venendo però congedato già a Gennaio del 2020.
Dopo circa un anno di stop, il 1 Marzo 2021 è chiamato ad allenare il Livorno, con il club in penultima posizione in classifica del girone A di Serie C.
Nulla può, nonostante l’impegno, evitare la retrocessione in Serie D, al termine di una stagione da dimenticare.
Al di là del mondo calcistico, Marco Amelia gestisce una catena di negozi di abbigliamento, in diverse città del Centro Italia.
In attesa di capire quale sarà il suo futuro, l’ex portiere classe ’82 vuole sicuramente rifarsi e continuare a mettersi alla prova, per migliorare ancora di più in qualità di allenatore.