Nella città di Casanova i corteggiamenti non possono che essere intensi. Venezia su Niang, proposte incessanti al talentuoso francese di 26 anni che raramente in carriera è riuscito a esprimere il suo potenziale. Il Leone Alato crede però che all’ombra di San Marco il franco-senegalese potrà ritrovare la voglia di lottare e di volare. L’attaccante adora il campionato e la cultura italiani, ma percepisce un ingaggio importante. Ha ancora due anni di contratto col Rennes, che però di lui non vuole più saperne. Sarebbe molto restio ad aggregarsi a una neopromossa e a limarsi lo stipendio, ma l’insistenza con cui è stato cercato gli ha scaldato il cuore. Da indifferente è diventato molto recettivo al progetto propostogli. Il club veneto gli ha dato 48 ore per decidersi. La sensazione è che manchi davvero poco per concludere.
Venezia su Niang: eterno leoncino
Ci sono alcuni elementi piuttosto grotteschi ma abbastanza indicativi che danno l’idea del talento di Niang. Il primissimo è il celebre videogioco manageriale Football Manager. In molte sue edizioni, in particolare la 2011-12, Niang è destinato a diventare una delle punte più devastanti del pianeta. Una macchina da gol letale sia negli spazi che sotto porta, capace anche di sguscianti assist rasoterra.
Un altro indice è la sua prima intervista al Genoa, quando vi arrivò in prestito nel 2015 a 21 anni. Si era già fatto la fama di meteora, enfant prodige alquanto sopravvalutato. A Genova c’erano molti dubbi sulla sua utilità. Al Milan tutto sommato al suo primo anno non gli erano mancate occasioni -20 gettoni- per mettersi in mostra, ma non le aveva sfruttate. Con molta tranquillità però dichiarò che tra i suoi obiettivi di carriera, per quanto ammettesse che poteva sembrare assurdo, c’era la vittoria del Pallone D’Oro. Sosteneva di non essere un megalomane, ma che semplicemente sapeva che per talento puro aveva il potenziale di essere un top player. Semplicemente non era mai riuscito a maturare abbastanza per dimostrarlo.
Scintille di vera gloria
In quei 6 mesi agli ordini di Gasperini fece furore. A tratti sembro essere la degna controfigura reale del suo ormai famigerato profilo virtuale. Chissà se fosse rimasto al Grifo cosa sarebbe successo. Invece il Milan lo riportò alla casa base. Subì due infortuni da 3 mesi, il secondo dovuto a unincidente in macchina. Nonostante le difficoltà entusiasmò con 5 gol e 5 assist in 16 presenze. Poi, lentamente, si perse definitivamente.
Ancora sei mesi al Milan con 18 presenze e 3 gol, ma molte prestazioni grigie. Un deludente prestito al Watford. La cessione al Torino per 14 milioni e la fiducia di Siniša Mihajlović, il tecnico che l’aveva voluto e coccolato al Diavolo. 4 reti in 29 match e il prestito al Rennes. 14 gol in 44 presenze tra campionato e coppe, e il riscatto per 14 milioni. Nemmeno in Francia però si realizza. Da titolarissimo scivola rapidamente al ruolo di utile ma troppo costoso comprimario. A gennaio nonostante numeri interessanti i bretoni fanno di tutto per mandarlo in prestito. Saltato il ritorno al Genoa, lo mandano addirittura all’Al-Ahli, in Arabia Saudita. Ora c’é il Venezia su Niang. Nella questione ballano onore e zecchini.
Venezia su Niang, le cifre
Al netto del nodo dell’ingaggio, Niang dovrebbe quindi essere ben contento di avere ancora una possibilità nel grande calcio. È un giocatore orgoglioso che ha sempre aspirato a risultati ben più alti di quelli effettivamente raggiunti. Ha rifiutato per anni la nazionale senegalese perché ha ritenuto per anni di poter entrare nelle rotazioni della Francia. Ha accettato solo nel 2017, arrivando a segnare il suo primo gol coi “Les Lions de la Teranga” ai Mondiali di Russia.
Senza mai fallire del tutto, a 26 anni sembra già vicino a qualche dorato svernamento. Ora è al momento della svolta. Deve decidere se provare ancora ad essere quel bomber che si prefiggeva di diventare, o “accontentarsi” dei milioni. A lui si è interessato anche il Fenerbahçe. Una soluzione più comoda ma che lo allontanerebbe definitivamente dal grande palcoscenico Europeo.
Al momento non è chiaro quanto il Venezia abbia offerto al Rennes. Si sa solo che i “Les Rouges et Noirs” hanno accettato senza pensarci due volte. È molto probabile che si tratti di un’offerta decisamente al ribasso rispetto ai 14 milioni con cui l’hanno pagato. Il vero nodo sono i due milioni e mezzo netti di € di ingaggio. Venezia su Niang: dovrebbe togliersi la mano dal portafoglio e mettersela sul cuore. Venezia è un’eterna signorina dalla bellezza senza tempo, non dovrebbe farla attendere.