Vicenza-Milan (1-6), buon esordio per Charles De Ketelaere

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Allo stadio Romeo Menti il Milan di Stefano Pioli vince e convince per 1-6 contro il Vicenza allenato da Baldini.

Vicenza-Milan: il primo tempo del match 

Nei primi quarantacinque Pioli propone il classico 4-2-3-1 con tantissimi titolari: in porta Mike Maignan. Nella linea a 4 difensiva spazio a Calabria, Kalulu, Tomori e Theo Hernandez. A centrocampo la coppia Bennacer-Tonali. Dietro Ante Rebic (unica punta) dentro Junior Messias, Brahim Diaz e Rafa Leao. Per i rossoneri inizio da incubo: dopo solo 20 secondi il Vicenza passa in vantaggio, cross perfetto di Begic che trova Rolfini bravo ad insaccare il vantaggio dei veneti. Il Milan ci mette solo dieci minuti a rimettere in piedi la partita. Ottima azione di Rebic che imbuca per Leao che tutto solo non sbaglia. Dopo altri dieci minuti i rossoneri la ribaltano, Diaz è bravo ad allargare su Leao che trova con un bellissimo cross la testa di Messias per il due a uno. Il terzo goal arriva da una bella combinazione sulla fascia sinistra, Theo riesce a servire Rebic che tutto solo in area di rigore segna il terzo goal. La quarta rete è un autogoal. Sgasata impressionante di Theo che mette un pallone in mezzo deviato in modo goffo nella propria porta da Dalmonte. Il primo tempo si conclude con un errore di Theo che, completamente libero, prende in pieno il portiere con una conclusione ravvicinata. 

Il secondo tempo del match

I secondi quarantacinque minuti si aprono con una possibile tegola: Tonali nel tentativo di allungare la gamba sente tirare l’inguine, per lui probabile stop muscolare. Al suo posto entra Rade Krunic e non Pobega o Adli. Due minuti dopo il Milan sigla la quinta rete, su un corner battuto molto bene da Bennacer, Fikayo Tomori incorna in rete. Il sesto goal nasce da un’intuizione di Diaz che imbuca alla perfezione per Rebic che a tu per tu con il portiere rimane freddo e insacca. Il ritmo cala drasticamente anche a causa del caldo. Si alza il livello di attenzione solo per l’esordio di Charles De Ketelaere. Per lui subito buoni sprazzi nonostante i soli quindici minuti a disposizione.

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