Viola, un nome più che valido per la Serie A

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Nicolas Viola fa parte di quel novero di giocatori apparso tardi ai riflettori della Serie A. Un po’ come Francesco Caputo, da illustre sconosciuto alla chiamata in Nazionale di Roberto Mancini. Svincolato dal Benevento, è una risorsa che può dire la sua nel massimo campionato.

Viola, il regista cecchino

A 31 anni, Viola è pronto più che mai a rimettersi in discussione. Le doti, sicuramente, sono dalla sua parte. Mediano di impostazione, ha una grande precisione e classe nei piedi, che lo possono far agire anche da trequartista. Dal dischetto, inoltre, ha una mira quasi infallibile: di 26 rigori tirati, ne sono andati a segno 25. Mancino e nativo calabrese, Viola ha speso parole al miele nei confronti dei sanniti, che hanno avuto il merito di lanciarlo. “Il primo luglio 2021 è scaduto il mio contratto con il Benevento. Ma non è mai scaduto e mai scadrà di valore il rispetto e l’affetto verso i tifosi della Strega […]. Le orme, sulla sabbia del tempo, a volte si separano, per le diverse dinamiche esistenziali e per ricongiungersi più in là. Dove l’esperienza è saggia e le fragilità del passato sbiadiscono nella comprensione umana“. Parole di uno studente di psicologia.

A raccontare la sua storia ci pensa un’altra sua grande passione: i tatuaggi. Tantissimi su tutto il corpo con numeri, cifre e citazioni di Freud, suo grande ispiratore. Lui stesso, sul campo, ha spesso ispirato la mediana campana. Accasato a Benevento dal 2017-2018, anno della storica promozione in Serie A, firma il suo primo gol in un Benevento-Crotone 3-2, ma il suo contributo non basta alla permanenza in categoria. Autore di una tripletta il 6 dicembre del 2019 col Trapani, la prima in carriera, con i suoi 9 centri contribuisce in modo determinante alla nuova conquista della A. Stagione successiva in cui totalizza 17 presenze e 5 reti. A causa di un infortunio e del continuo ballottaggio con Schiattarella, più difensivo, l’impiego è minore ma comunque redditizio. Sebbene non basti per restare nel calcio che conta.

Il mercato attorno a lui

Nicolas, come gli dico sempre, ha perso tanto tempo in B. Perché è secondo me un giocatore di altra categoria“. Parole del suo ormai ex allenatore Filippo Inzaghi, profondo estimatore delle sue qualità. Secondo parole di Superpippo, lo stesso Viola avrebbe avuto sempre in mente, in qualche modo, di conquistarsi la maglia della Nazionale. Conquistata in parte con la selezione dell’Under-19, dove ha totalizzato 3 reti in 5 gettoni. Un bottino niente male. Massima dedizione alla causa e ambizione, questo il motivo del perché una prosecuzione di carriera in Serie A potrebbe non essere un miraggio.

In primis su tutti, nelle ultime ore sarebbe piombata su di lui la Salernitana, club in piena costruzione dopo il secondo posto in cadetteria e la promozione. Alcuni dubbi su di lui, però, di motivo tattico, dato che Fabrizio Castori preferirebbe giocatori più incontristi. Dopo un po’ di impasse, tuttavia, a causa della questione trust, non è da escludere che il nuovo proprietario possa regalare un colpo che possa estasiare la piazza granata. Di stesso colore, ma club differente, l’interesse del Torino di Ivan Juric. Innalzare il tasso tecnico del centrocampo sarebbe importante, da anni tallone d’Achille del Toro. Senza menzionare la stima del Brescia dello stesso Inzaghi, che comporterebbe però un piccolo passo indietro nella carriera.

Qualunque sia la scelta finale di Viola, siamo certi che ovunque andrà potrà esprimere il suo potenziale. A suon di filosofia e arte calcistica.

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