Attualmente svincolato, Vito Mannone è alla ricerca di una nuova occasione, dopo aver concluso la parentesi Monaco, fatta di appena nove gare giocate in due stagioni. L’estremo difensore italiano non è riuscito a farsi strada, o almeno non come avrebbe voluto, esordendo con l’Arsenal in Premier League e rimanendo in Inghilterra per molti anni, prima di trasferirsi in America, Danimarca e Francia, alla ricerca di quella redenzione, mai ottenuta. Per lui potrebbero aprirsi delle strade anche in Italia, sebbene non sia così semplice un suo ritorno in patria.
I primi anni di Vito Mannone
Nato a Desio il 2 Marzo 1988, Vito Mannone ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio con l’Arsenal, nel 2006/2007, dopo aver fatto gavetta nelle giovanili dell’Atalanta. Si legherà ai Gunners per sei stagioni, seppur dopo cinque verrà mandato in prestito. Nei primi due anni non scende mai in campo e bisogna infatti aspettare il 2008/2009 per il suo debutto, in Premier League. Chiude poi la stagione con una sola presenza e un gol subito. Nella stagione successiva riesce a giocare in più occasioni, totalizzando otto presenze (cinque in campionato e tre in Champions League), subendo altrettante reti.
L’anno dopo viene mandato in prestito all’Hull City in Championship, così da fare altra gavetta e aggiungere minutaggio. Chiusa la prima stagione con dieci gare e nove gol subiti, il prestito viene prolungato. Nell’anno 2011/2012 gioca ben 23 partite, due delle quali in FA Cup, subendo in tutto 21 gol.
Rientra poi all’Arsenal, giocando pochissimo in qualità di quarto portiere e con una gerarchia già molto delineata. Chiude la sua avventura con il club londinese dopo 22 gare e 24 reti subite.
Sunderland e Reading
Il 3 Luglio 2013 si apre un nuovo capitolo, quello che lo vede legato al Sunderland, diventando titolare grazie alle sue prestazioni. A Gennaio 2014 compie autentici miracoli contro il Manchester United in semifinale di Football League Cup, parando addirittura due rigori durante i calci di rigore e portando i suoi compagni a giocarsi la finale contro un City però imbattibile.
Nelle seguenti tre annate perde poco a poco terreno e minutaggio, giocando sempre meno, concludendo la sua avventura dopo 80 gare giocate, 116 gol subiti e stagioni vissute tra alti e bassi.
Dal 2017 al Febbraio 2019 indossa la maglia del Reading. Nella prima stagione gioca ben 41 gare, mentre nella seconda stagione – per pochi mesi – racimola appena sei presenze, chiudendo la parentesi inglese con 47 gettoni e 68 gol subiti.
Dagli Stati Uniti alla Francia
Le sue ultime stagioni lo vedono girare alla ricerca della giusta meta. La destinazione, dopo la vita in Inghilterra, è l’America grazie al Minnesota United con cui gioca una sola stagione, diventando un autentico hero. Nel 2019 viene infatti inserito nella MLS Best XI, ovvero la formazione dei migliori undici della stagione e ottiene anche il premio di miglior portiere della Major League Soccer di quell’anno. Parentesi del tutto positiva, che si conclude anzitempo.
Stavolta è il turno dell’Esbjerg, club danese con cui trova poco spazio, appena 13 gare e ben 27 reti subite. Ultima avventura è quella in Ligue 1 vestendo la maglia del Monaco dal 2020 al 2022, giocando solo nella prima stagione, grazie alle nove presenze.
Il presente di Vito Mannone
In cerca della giusta occasione, all’età di 34 anni Vito Mannone non esclude un ritorno in patria e un esordio che, incredibilmente, gli manca. Il portiere classe ’88 non ha infatti mai giocato in nessun campionato italiano, contando a sua volta nove presenze nell’Italia U21.
In questa sessione di mercato estivo è stato accostato al Lecce e, negli ultimi anni, diversi club di Serie A lo hanno cercato, senza mai concretizzare la trattativa.
A poco più di un mese dall’inizio della nuova stagione, c’è ancora speranza per Mannone.