Zenit-Lazio, Inzaghi:”Coi russi partite determinanti”

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Dopo il rocambolesco 4-3 ottenuto in campionato ai danni del Torino, i biancocelesti sfideranno lo Zenit per la terza giornata dei gironi di Champions League. Simone Inzaghi ha da poco concluso la conferenza stampa per introdurci al delicato Zenit-Lazio che si terrà domani alle 18:55 allo Stadio “San Pietroburgo“. Di seguito le parole del tecnico laziale.

Simone Inzaghi ha aperto la conferenza parlando dei tanti assenti, tra cui Immobile, Leiva e Strakosha. Il tecnico dei biancocelesti ha detto: “Come a Bruges abbiamo degli indisponibili: Strakosha, Leiva e Immobile oggi non sono potuti partire. Più una serie di assenze che già avevamo. Non ce lo aspettavamo, ma la squadra è pronta e farà un’ottima partita”. Il tecnico ha poi continuato dicendo: “Giochiamo contro lo Zenit che è forte: è a zero punti e vorrà fare bene“.

Zenit-Lazio, Inzaghi: “Lo Zenit è un’ottima squadra”

Inzaghi ha poi continuato la sua analasi sui padroni di casa dicendo: “Lo Zenit è un’ottima squadra, organizzata e con un bravo allenatore che la fa giocare molto bene. Ci sono giocatori importanti in tutti i reparti. In difesa, Lovren che è tutti noi conosciamo. In attacco Dzyuba, Driussi, hanno tanta tanta qualità”. I russi, sorteggiati come squadra di prima fascia, attualmente sono ultimi con 0 punti. Inzaghi però non si fida ed ha detto:Ho visto tutte e due le partite dello Zenit. Nella prima con il Bruges non meritava di perdere, ha avuto più possesso, più occasioni. Ha avuto un po’ di sfortuna negli episodi chiave della gara. Contro il Dortmund una sfida un po’ più difensiva. Fino al 70′ sono rimasti in partita, poi sono andati in svantaggio su calcio di rigore e perso contro una squadra importante come il Borussia”.

Il tecnico della Lazio ha concluso la conferenza soffermandosi sulla situazione del Covid-19 che ha messo fuori gioco parecchi giocatori della rosa. Inzaghi ha detto: Una situazione particolare. Come la sto vivendo io, tanti altri miei colleghi. Mi dispiace, avrei voluto essere mercoledì a Bruges e domani qui a San Pietroburgo con tutti i miei uomini. Siamo abituati all’emergenza. Da quando è ripartito il campionato dopo il lockdown, abbiamo avuto sempre dei problemi. Ho tanti giocatori che hanno fatto tutto per tornare in Champions League nel corso di questi quattro anni e mezzo, e ora non possono giocare. L’auspicio è che presto siano con noi“.

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