Il Camerun di Toni Conceiçao riesce a battere con estrema difficoltà le Comore per 2-1 e a qualificarsi ai quarti di Coppa d’Africa. Ad attendere i “leoni indomabili” c’è il Gambia, nella sfida che si terrà a Duala il 29 gennaio. I padroni di casa regalano una grande gioia al loro presidente federale Samuel Eto’o, ma anche una bella dose di sofferenza. A dispetto del divario tecnico, infatti, le Comore confermano quanto fatto vedere di buono nel loro cammino nella competizione, uscendo a testa alta e con grande orgoglio. Vediamo insieme quali emozioni ci ha trasmesso questo ottavo di finale.
Coppa d’Africa, Camerun qualificato ai quarti
Solamente guardando il diverso piazzamento nel ranking FIFA, la partita si appresta ad essere piuttosto scontata, con un risultato già scritto. E invece non è così. Lungi dall’essere una mera formalità, la qualificazione ai quarti di finale del Camerun si rivela più dura del previsto. L’atteggiamento dei padroni di casa cela sicuramente uno stato d’animo non sereno, complice forse tutta la situazione creatasi nelle ore immediatamente precedenti alla sfida. Il ritmo è molto elevato, ma più per merito delle Comore. Gli uomini di Conceicao sono piuttosto bloccati, si limitano a giocare di rimessa sui (numerosi) errori degli avversari.
Considerando l’arsenale offensivo e la superiorità numerica, il Camerun non dovrebbe impiegare troppo a portarsi in vantaggio. Eppure il gol arriva solo al minuto 29. Ancora una volta, l’azione nasce da una palla recuperata sulla trequarti e viene finalizzata da Toko Ekambi, a cui basta semplicemente piazzare la palla all’angolino. Dopo la rete, però, i “leoni indomabili” continuano a non azzannare la giugulare della partita. La troppa sufficienza in alcune situazioni espone la difesa, già di per sé fragile, a qualche arrembata degli avversari, contro cui si oppone Onana con grande prontezza.
Ad inizio ripresa, finalmente il Camerun tira fuori gli artigli e schiaccia le Comore nei pressi della loro area di rigore. Il baricentro alto e la pressione feroce sui portatori generano un’immensa quantità di recuperi, che si traducono in altrettante palle gol. Choupo-Moting e Aboubakar sembrano, però, piuttosto spuntati. E così, scherzando con la partita, il Camerun rischia ancora di essere colpito dalle ripartenze degli ospiti. Onana, futuro portiere dell’Inter, deve quindi rendersi, suo malgrado, protagonista per salvaguardare il vantaggio. Al minuto 70, però, Hongla trova una bella traccia verticale a premiare il taglio di Aboubakar. Il capitano questa volta è freddo nel battere il portiere e portare i suoi sul 2-0, diventando così il miglior marcatore del suo Paese in una singola competizione.
Isole Comore: la favola finisce, ma con un lieto avvenire
Lo storico ottavo di finale di questa piccola Nazione, affiliata alla FIFA soltanto dal 2005, inizia sotto una cattiva stella. Prima, l’indisponibilità contemporanea di tutti i portieri in rosa. Poi, l’espulsione per rosso diretto del capitano Abdou dopo neanche 7 minuti di gioco. Insomma, una favola che rischia di trasformarsi in tragedia. Eppure, la squadra allenata da Zerdouk gioca con orgoglio e senza il ben che minimo timore dei padroni di casa. Con grande coraggio e personalità, le Comore non rinunciano al palleggio dal basso, impostando a 3 con i due centrali e il portiere. O meglio, il terzino Alhadhur, prestatosi generosamente alla causa e schierato tra i pali.
Tra qualche imbarazzo tecnico e un estremo difensore in stile portiere “volante”, che passa più tempo fuori che dentro l’area, gli ospiti non sfigurano affatto. Basterebbero gli interventi decisivi di Onana a testimoniare la prestazione della squadra insulare. Nel primo tempo, si mette in mostra Mogni, l’uomo qualitativamente più dotato. Nella ripresa, invece, superati i primi 10 minuti di estrema difficoltà, i comoriani si affacciano spesso nella metà campo avversaria, con ripartenze veloci ed efficaci. La squadra trova nuovo impulso con l’ingresso del centrocampista Abdallah e con le giocate di M’Changama.
Quest’ultimo riesce al minuto 81 a fare breccia nella porta camerunese e a trovare il gol del 2-1 grazie a una straordinaria punizione dai 30 metri. Nei minuti finali, i padroni di casa riescono a tenere la palla lontana dall’area di rigore, eliminando così una delle più belle compagini di questa Coppa d’Africa. Un gruppo che è riuscito con estrema dignità e con grande spirito a onorare il suo impegno fino alla fine. Uno storico traguardo che può dare uno slancio importante alla crescita di un movimento calcisticamente ancora molto giovane.
Le isole Comore dunque lasciano il posto al Camerun per i quarti di finale di Coppa d’Africa, ma hanno dimostrato tenacia ed espresso bel calcio.