Il quinto Beatles: così venne soprannominato a causa della sua pettinatura identica a quella del famoso gruppo inglese che rappresentava la moda degli anni ’70.
Attaccante di alto spessore, considerato uno dei calciatori più forti di tutti i tempi, noto soprattutto per le donne e l’alcool; questi erano elementi fondamentali della sua vita.
George Best nasce a Belfast il 22 maggio del 1946. A 11 anni entra in una delle più prestigiose scuole del paese ma deciderà di lasciare l’istituto perché in quest’ultimo si praticava il rugby. Perciò, decise di tornare nella sua vecchia scuola, meno nota ma ottima per chi ama il calcio. Grazie a questa scelta, Best venne analizzato da Bob Bishop, osservatore del Manchester United dell’epoca.
Bishop ritenne Best un genio tanto da ingaggiarlo subito e portarlo a Manchester. A causa di un ritorno a casa, per circa 2 anni, il ragazzo esordisce in prima squadra con i “Red Devils” a 17 anni.
George Best alla conquista dell’Europa
È il 1968, George Best ha soli 22 anni, ma sarà l’anno di maggior successo a livello internazionale. Il 28 maggio, il quinto Beatles diventa insieme allo United campione d’Europa per la prima volta, segnando un gol da capogiro. Il match si svolse a Wembley contro il Benfica, quest’ultimi battuti 4 a 1.
Curiosità, la sera prima del match, mentre tutti riposavano, Best era con una ragazza a divertirsi. Se non avesse speso quelle energie, cosa avrebbe potuto fare in partita?
Nello stessa stagione, Best viene premiato con il pallone d’oro e comincia ad esser considerato una vera e propria star portando il suo stile ad essere la moda del momento.
Tra tutte le stagioni con i “Red Devils”, il giocatore conquista la Coppa dei Campioni, 2 campionati, una FA CUP e 2 Charity Shield (attuale Community Shield, Supercoppa inglese).
L’inizio della fine
Dopo aver annunciato diverse volte il ritiro, Best lascia lo United a soli 28 anni con 361 partite giocate e 137 gol siglati.
L’ultima partita con i “Red Devils” risale il primo gennaio del ’74; qualche giorno dopo venne arrestato per furto nei confronti di Marjorie Wallace. Il ragazzo però non ha voglia di smettere e girovagherà per quasi tutti i continenti andando a vestire maglie di diversi club.
In quel periodo, pur non dando molto sul campo, riesce comunque ad apparire nelle pubblicità e rimanere un personaggio pubblico. Ciò nonostante gli ultimi anni della sua carriera sono stati caratterizzati dall’abuso di alcool e dalla “passione” sconsiderata per il gioco d’azzardo.
Nel 1983, una volta appesi gli scarpini al chiodo, il quinto beatle finisce nell’oblio venendo ancora arrestato, questa volta per guida in stato di ebbrezza. Una volta uscito di prigione Best non ha più nulla. I soldi sono pochi e così decide di rifarsi una vita vendendo il pallone d’oro assegnatoli anni prima: la cifra fu di 235 mila euro circa.
Nel 2002, a soli 56 anni, viene sottoposto ad un trapianto di fegato e viene salvato. La dipendenza dall’alcool però è molto elevata: l’ormai ex icona dello sport, del cinema e dello spettacolo morirà nel 2005 a 59 anni dopo essere stato tenuto in vita per un mese grazie a dei respiratori.
Si suppone che la sua scomparsa sia dovuta ad un infezione renale ma secondo molti è dovuta all’overdose di farmaci immunosoppressori.
Gerorge Best e le donne: la dipendenza meno grave dopo il calcio
Il rapporto con le donne per il quinto Beatles veniva prima di tutto. Come dichiarato da lui stesso, oltre ad essere stato con molte star del cinema, ha avuto la fortuna di essere stato a letto con ben 7 Miss Universo.
Una volta riportò una dichiarazione dove si può intuire il suo stile di vita: “Se mi avessero dato la possibilità di scegliere tra scendere in campo a dribblare quattro uomini segnando un gol da trenta metri contro il Liverpool oppure andare a letto con Miss Universo sarebbe stato difficile scegliere: per fortuna ho avuto entrambe le cose.” Un’altra citazione che fa molto capire con che occhi guardava il mondo è la seguente: ” Nel 1969 ho dato un taglio a donne ed alcool. Sono stati i 20 minuti peggiori della mia vita.”
Perché il quinto Beatles va ricordato nonostante tutto
George Best è stato un esempio: nel bene e nel male, sia dentro che fuori dal campo. Nel rettangolo verde, ancora oggi è considerato uno degli attaccanti più forti di tutti i tempi.
Tra le sue caratteristiche c’erano il dribbling e la velocità impressionanti che gli consentivano di superare i difensori facilmente. L’attaccante era abile anche nei colpi di testa: Best sapeva fare tutto, un attaccante che nei tempi di oggi non è facile trovare.
Il nordirlandese, al di fuori del campo ha fatto parlare di se, non importa per quali ragioni; il quinto Beatles è divenuto ciò portando uno stile tutto suo, apparendo anche in diversi film oltre che spot pubblicitari. I problemi di alcolismo lo hanno portato ad essere violento e commettere vari reati ma ci sarà un motivo se George è definito “il perdonato”.
George Best, alcune delle sue frasi celebri
“Ho speso gran parte dei miei soldi per donne, alcool e automobili. Il resto l’ho sperperato.”
Ci sono stati tanti giocatori descritti come il nuovo George Best, ma questa è la prima volta che per me è un complimento.” (Il giocatore paragonato fu Cristiano Ronaldo)
“Non morite come me.” (Best non vuole che gli altri seguano il suo stile di vita, pronunciando queste come ultime parole.)