Dopo una pausa lunga tutto il periodo estivo, la redazione di 11contro11 torna con una nuova puntata della rubrica dedicata alle dinastie calcistiche. Quest’oggi, infatti, dopo avervi parlato della famiglia Portanova, vogliamo presentarvi la storia di due calciatori argentini ma con origini italiane: i fratelli Milito.
La storia dei due ragazzi inizia negli anni ’50 del secolo scorso, quando la famiglia Milito lascia Terranova da Sibari per trasferirsi in Argentina. I due, dopo essere entrati nel mondo del calcio, hanno alzato al cielo ben 21 trofei in due, segnando la storia di tre nazioni differenti: Argentina, Spagna e Italia. Il maggiore, Diego, è diventato un simbolo dell’Inter e, proprio per questo, è stato inserito all’interno della Hall of Fame del club nerazzurro. Il più piccolo, classe ’80, ha invece fatto parte del meraviglioso Barcellona di Pep Guardiola.
Entrambi, seppur per diversi motivi, sono entrati a pieno diritto all’interno della storia del calcio. Diego Milito ha trascinato infatti l’Inter alla vittoria del triplete e, grazie alle sue prestazioni, ha sfiorato anche la vittoria del Pallone d’Oro; Gabriel Milito, invece, verrà sempre ricordato perché ha fatto parte della rosa del Barcellona tra i più belli e i più vincenti di sempre.
I fratelli Milito: la storia di Diego Alberto
Diego Alberto Milito nasce a Bernal, il 12 giugno 1979. È il fratello maggiore e colui che, per valore assoluto, è quello più stimato all’interno degli ambienti sportivi. Il suo soprannome è “El Principe”, per la somiglianza con Enzo Francescoli, anch’egli chiamato in questo modo. Fin dagli esordi con il Racing Club, ha ricoperto il ruolo di prima punta. Nell’arco della carriera ha vinto 8 trofei di squadra e numerosi riconoscimenti personali, come ad esempio il UEFA Club Footballer of the year del 2010.
Gli esordi e il passaggio in Italia
A soli 20 anni, Diego Milito esordisce con il Racing Club. In 137 presenze con la squadra argentina, il ragazzo realizza 34 gol. Nel 2001, poi, vince il campionato di Apertura, battendo l’Independiente, squadra di Avellaneda nella quale militava anche il fratello Gabriel.
Nel gennaio del 2004, dunque, notato dagli scout del Genoa, il classe ’79 si trasferisce in Italia. I primi due anni, l’argentino li passa in Serie B, realizzando 12 gol in 20 presenze nel 2003-2004 e 21 gol in 39 presenze nel 2004-2005, arrivando secondo nella classifica dei marcatori.
Le stagioni al Real Saragozza
Nel 2005-2006, per illecito sportivo, il Genoa finisce in Serie C1. A causa di questo disastro societario, Diego Milito è costretto a emigrare in Spagna. Un prestito biennale al Real Saragozza permette ai due fratelli Milito di ritrovarsi. Gabriel, infatti, dopo l’avvio di carriera in Argentina, si era anch’egli trasferito in Europa. Durante il primo anno, Milito realizza 15 gol, portando in Finale di Copa del Rey la squadra, dopo aver battuto sia il Barcellona che il Real Madrid (rispettivamente ai quarti di finale e in semifinale).
Nel ’06-’07, l’ex-Racing Club realizza 23 reti in campionato, piazzandosi al secondo posto nella classifica marcatori, alle spalle di Ruud Van Nistelrooy. La chiusura al 6° posto nella Liga fa qualificare il Saragozza in Coppa UEFA. Durante l’estate del 2007, Diego passa definitivamente al club aragonese e, nel 2007-2008, segna ancora 15 gol, sebbene non riesca ad aiutare la squadra a rimanere in massima divisione.
Ritorno al Genoa e passaggio all’Inter
Nell’agosto del 2008 Diego Milito rifiuta il Tottenham e decide di ritornare in Italia, al Genoa. Il 24 settembre realizza la prima doppietta dell’anno contro la Roma; il 9 novembre segna la prima tripletta contro la Reggina e il 7 dicembre aiuta la squadra a vincere il derby contro la Sampdoria grazie ad una sua marcatura. Il 3 maggio 2009 segna un’altra tripletta, ancora contro la Sampdoria, diventando il primo calciatore di sempre del Genoa a riuscirci. In totale, Milito segna 24 gol e arriva secondo nella classifica dei marcatori, diventando il bomber più prolifico del Grifone in Serie A in una singola stagione.
Il 20 maggio successivo Preziosi annuncia il passaggio di Milito e Thiago Motta all’Inter; il 29 giugno la trattativa è ufficiale. La stagione dell’argentino con i nerazzurri parte a gonfie vele: alla seconda di campionato, nel derby di Milano, si procura un calcio di rigore, aiutando la squadra a trionfare per 4-0.
Il 16 settembre successivo esordisce in Champions League contro il Barcellona, nella sfida che si conclude con il punteggio di 0-0. Il 4 novembre successivo, contro la Dinamo Kiev, realizza il suo primo gol in Champions League, nel 1-2 finale che qualifica i nerazzurri agli ottavi del torneo. Da quel momento in poi, Diego realizzerà una rete ad ogni gara d’andata della massima competizione continentale.
La vittoria della Champions League e l’ingresso nella Leggenda
Il 5 maggio del 2010 Milito realizza il gol decisivo in Finale di Coppa Italia contro la Roma, regalando il primo titolo della stagione ai nerazzurri. Il 16 maggio successivo segna il gol dello 0-1 contro il Siena, consegnando all’Inter lo Scudetto. Infine, il 22 maggio, in finale di Champions League, allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid, Milito diventa il Re della formazione di Mourinho, realizzando una doppietta ai danni del Bayern Monaco, permettendo a Javier Zanetti e compagni di sollevare al cielo la coppa dalle grandi orecchie e riuscendo a conquistare il Triplete.
In una sola stagione, il ragazzo argentino gioca 52 gare e segna 30 gol. Nel 2010-2011 vince la Supercoppa italiana, ancora contro la Roma; il 27 agosto della stessa annata ritira il premio di miglior attaccante della stagione ’09-’10 europea e il premio di UEFA Club Footballer of the year. Il 18 dicembre 2010 vince il Mondiale per Club; il 24 gennaio successivo viene premiato dall’AIC come miglior calciatore straniero del campionato precedente e miglior calciatore in assoluto. Il 29 maggio 2011 vince nuovamente la Coppa Italia, contro il Palermo.
Il fisiologico declino e l’addio al calcio
Il 2 novembre 2011, in Champions League, segna il 200° gol con le maglie dei club. Il 6 maggio 2012 realizza tre reti contro il Milan (nella vittoria per 4-2) e, con 50 gol, sorpassa Ronaldo nella classifica dei migliori marcatori della storia nerazzurra. Il 3 novembre 2012 è il primo a segnare una doppietta allo Juventus Stadium e l’Inter è il primo club ad espugnare il nuovo impianto dei bianconeri.
Il 14 febbraio 2013, purtroppo, in un match di Europa League contro il Cluj, si rompe il legamento crociato anteriore e il collaterale esterno. L’infortunio lo costringe ad un’operazione chirurgica e ad una riabilitazione molto lunga. Solo nel settembre 2013 rientrerà in campo e realizzerà una doppietta, con assist, nella vittoria esterna per 7-0 contro il Sassuolo. Il 18 maggio 2014 gioca il suo ultimo match con la maglia dell’Inter. Nel giugno 2014 torna in Argentina, al Racing Club. Dopo aver vinto un campionato, il 21 maggio 2016 gioca l’ultima partita della sua carriera, contro il Temperley.
I fratelli Milito: la storia di Gabriel Milito
Gabriel Alejandro Milito nasce a Bernal, la stessa città che diede i natali anche al fratello maggiore Diego, il 7 settembre 1980. Impiegato da sempre come difensore centrale, il ragazzo argentino inizia la propria carriera tra le fila della squadra che lo vedrà poi dare l’addio al calcio: l’Independiente. A causa di un problema al ginocchio, la carriera di Gabriel subisce subito un duro colpo. Il Real Madrid, infatti, lo sta per acquistare ma, per colpa dei problemi all’articolazione, decide di non affondare il colpo. Nel 2003 vince un campionato argentino di Apertura.
Nel luglio 2003 firma per il Real Saragozza, rimanendo nel club per quattro stagioni, giocando con il fratello Diego e disputando 174 gare condite anche da 7 gol. Il 10 luglio 2007, il Barcellona acquista il calciatore per 18,5 milioni di euro, facendo firmare al ragazzo un contratto quadriennale da 4 milioni a stagione.
I successi con il Barcellona e il ritorno in Argentina
L’esordio con la maglia blaugrana avviene il 2 settembre del 2007. Il 24 novembre successivo, poi, l’ex-Independiente segna la prima rete con il club della Catalogna, contro il Recreativo Huelva. L’annata 2008-2009 è influenzata pesantemente dall’infortunio al crociato posteriore del ginocchio destro, tanto che il classe ’80 è costretto a saltare l’intera stagione.
Il 5 gennaio 2010 ritorna in campo per una partita ufficiale, giocando contro il Siviglia in Coppa del Re, sfida dalla quale il Barcellona uscirà sconfitto per 2-1. Il 10 gennaio, poi, torna a vestire la casacca del club spagnolo anche in campionato, contro il Tenerife. L’11 novembre 2010 segna un gol contro il Ceuta ma subisce anche un altro infortunio, che lo costringe a saltare tutto il mese di novembre e di dicembre. Infine, ad aprile 2011, Gabriel si infortuna di nuovo al polpaccio, nella gara contro la Real Sociedad, chiudendo di fatto la sua avventura al Barcellona.
Il 4 agosto 2011, infatti, Gabriel Milito rescinde il contratto con la compagine europea e firma con l’Independiente, tornando in Argentina. La carriera europea del ragazzo di Bernal, come possiamo constatare, è stata veramente travagliata. Nonostante ciò, il ragazzo sudamericano può vantarsi di aver giocato con calciatori del calibro di Messi, Xavi ed Iniesta e di essere stato allenato da Josep Guardiola. Inoltre, nel proprio palmarès può contare 3 campionati spagnoli, 2 coppe del Re, 3 Supercoppe di Spagna, una Supercoppa Europea e ben 2 Champions League.
Un anno dopo essere tornato nel proprio paese d’origine, il 12 giugno 2012, il più giovane dei fratelli Milito annuncia il ritiro definitivo dal calcio.
La carriera in Nazionale dei fratelli Milito
Sia Diego che Gabriel hanno vestito la maglietta della Nazionale argentina. Purtroppo, però, nessuno dei due ha vissuto dei momenti memorabili con la casacca della Selecciòn. Diego ha disputato 25 gare, mentre il fratello Gabriel ne ha giocate ben 42. L’esordio del secondo è avvenuto prima, ovvero nel 2000; per l’interista, invece, la prima apparizione (con annessa prima rete) risale al 31 gennaio 2003.
Il bottino di reti parla chiaro: Gabriel ne ha realizzata solamente una, mentre Diego è riuscito a lasciare il segno in quattro occasioni. Entrambi i fratelli Milito hanno disputato la Coppa America del 2007, arrivando in Finale e perdendo 3-0 contro il Brasile. Diego, in questa manifestazione, ha collezionato solamente due presenze.
Il fratello più maturo, a differenza del più piccolo, ha giocato anche un Mondiale, quello del 2010 in Sudafrica, grazie alle prestazioni fatte registrare con l’Inter in campionato e in Champions League.
La carriera intercontinentale dei due è finita in occasione della Coppa America del 2011, quando entrambi sono stati inseriti nella lista dei 26 pre-convocati e poi rientrando nei 23 selezionati per disputare gli incontri.
La vita fuori dal campo dei fratelli Milito
Diego Milito, dopo il ritiro, ha rifiutato di entrare nella commissione della Federcalcio argentina. Nonostante l’invito fosse arrivato direttamente da Gianni Infantino, l’ex-Inter decise di dedicarsi maggiormente alla famiglia. Tuttavia, il richiamo del calcio è stato troppo forte e, nel luglio del 2017, El Principe è diventato tour-ambassador dell’Inter in Cina, durante la tournée della squadra. Nel settembre 2017 ha poi fondato a Buenos Aires la “Fundaciòn Diego Milito” con lo scopo di avvicinare i giovani allo sport.
Il 17 dicembre 2017 è diventato il segretario tecnico del Racing Club, società che lo aveva lanciato nel calcio che conta. Durante il suo mandato è stato proprio il classe ’79 a convincere Lautaro Martinez a sposare la causa nerazzurra. Nel 2020, Diego Milito è stato inserito all’interno della Hall of Fame dell’Inter. Il 23 novembre dello stesso anno, poi, l’argentino si è dimesso dal proprio incarico al Racing Club e, nel settembre 2021, ha firmato un accordo con Amazon Prime Video, diventando opinionista per le partite di UEFA Champions League.
A differenza del fratello, Gabriel Milito non ha mai lasciato gli ambienti calcistici. Fin dal suo ritiro, infatti, è diventato un allenatore. Come prima esperienza, ha guidato la squadra delle riserve dell’Independiente, fino al novembre del 2014. Successivamente, il 17 aprile 2015 è stato nominato allenatore dell’Estudiantes (LP), mentre il 10 dicembre, a fine campionato, è stato rimosso dall’incarico.
Il 20 maggio 2016. l’ex-Barcellona è tornato all’Independiente come allenatore della prima squadra, salvo poi essere sollevato dall’incarico; nel 2017-2018 ha allenato l’O-Higgins, una società calcistica del Cile. Infine, il 12 marzo 2019 è tornato all’Estudiantes La Plata.
Considerazioni finali sulla carriera dei fratelli Milito
Indubbiamente, le vite di Diego e di Gabriel Milito sono legate indissolubilmente con il mondo del calcio. Entrambi sono entrati nella storia del gioco grazie alle prestazioni (individuali o di squadra). Tra il 2009 e il 2011, la Champions League è sempre stata alzata da una compagine con i Rosa uno dei fratelli argentini. Questo, sebbene sia marginale, è un vanto che poche coppie di familiari al mondo possono permettersi.
Diego sicuramente verrà ricordato per la notte di Madrid e per i gol realizzati durante l’annata 2009-2010; Gabriel, invece, seppur meno famoso, potrà sempre consolarsi con i trofei vinti e ricordando i compagni di squadra con i quali ha condiviso pagine memorabili di questo sport.