Torino-Sampdoria, la conferenza di Ranieri

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La conferenza dell’allenatore della Sampdoria Claudio Ranieri in vista della trasferta di domani pomeriggio all’Olimpico contro il Torino. Il tecnico blucerchiato è reduce da due stop tra campionato e Coppa Italia.

Sampdoria, Ranieri: “Rivoglio la mia Sampdoria”

Archiviata la sconfitta di giovedì nel derby di Coppa Italia, la Sampdoria è pronta a scendere nuovamente in campo per la nona giornata di campionato. Ecco le dichiarazioni di mister Ranieri dalla sala stampa del “Mugnaini”: “Dimentichiamoci della Coppa Italia, adesso dobbiamo saper reagire. Ci attende un avversario che come noi è alla ricerca di punti. Dopo tre gare positive, abbiamo fatto il passo più lungo della gamba. Voglio rivedere la Samp che conosco: meno bella e più pratica e con quella mentalità che ci ha permesso di uscire dal guado l’anno scorso”.

Il tecnico blucerchiato sugli avversari: “Torino come noi”

I granata dell’ex Marco Giampaolo hanno incontrato diverse difficoltà in questa prima parte di stagione ma nelle ultime uscite sono apparsi in ripresa: “Era normale che il Torino impiegasse un po’ di tempo per memorizzare i principi tattici del nuovo allenatore. Fanno girare palla velocemente con uno, massimo due tocchi e quando si va in pressione è molto difficile rubargli palla. Noi dovremo giocare una partita accorta, senza permettere loro di giocare in profondità”.

Sulle critiche e sul momento difficile

Mister Ranieri si trova ad affrontare un momento difficile in cui non mancano le critiche per i suoi ragazzi: “Giusto che ci siano le critiche, quando non ci sono i risultati bisogna sempre analizzare bene le cose: noi le abbiamo analizzate dentro di noi. Dico sempre che soltanto con il lavoro se ne viene fuori, com’era l’anno scorso. Ecco, sul lavoro non posso dire nulla ai ragazzi, fanno veramente tanto, lo fanno bene, con passione e con orgoglio”. Conclude l’allenatore blucerchiato: “Siamo in un momento delicato perchè avevamo fatto male all’inizio e poi bene: quando io dicevo “40 punti” qualcuno pensava già di andare oltre. Abbiamo voluto fare un passo più lungo e non eravamo preparati”.

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