39 anni oggi per Marco Borriello. Ex calciatore italiano, volto noto della Serie A e ora stabile nell’esotica Ibiza. Compleanno che ricorda all’Italia un bomber che si è fatto conoscere ma forse non abbastanza. Centravanti di peso, capace di fare reparto da solo grazie al fisico e alla tecnica. La stessa tecnica che l’ha portato a segnare gol fantastici in acrobazia. Il compleanno di Borriello ricorda quel che avrebbe potuto essere.
Borriello-Milan matrimonio che non s’ha da fare
La carriera di Borriello è lunga ma soprattutto conta molte casacche indossate. Sono tante le squadre per cui ha segnato. Il Milan in particolare va ricordato. Squadra da cui è partito ai tempi delle giovanili, nel 1996. Squadra che sembrava nel suo futuro. Un tira e molla che è andato avanti dagli anni ’90 fino al 2010.
Dopo 2 stagioni a pieno regime nei rossoneri, Borriello viene ceduto alla Roma. Sono gli anni della ricostruzione dopo la Champions League 2006-2007. Nel 2009-2010 raggiunge l’apice con 14 gol in campionato. Non bastano e strade e destini si dividono.
Il Milan torna a vincere lo scudetto e Borriello torna a girare in cerca di casa, si può dire che non l’abbia mai trovata.
Bomber giramondo, anzi gira-Italia
Sono 15 i club per cui ha giocato Borriello nella sua carriera decennale. Non si è mai stabilito. Sembra nato per viaggiare, per farsi conoscere ovunque per poi andarsene.
Chi ci ha creduto un po’ più delle altre è il Genoa, piazza in cui ha fatto vedere grandi cose. Prima del Milan, nel 2007-2008 realizza 19 gol in campionato, la sua migliore stagione dopo quella col Cagliari quando nel 2016-2017 segna 20 gol stagionali.
Il Genoa lo riporta più volte alla sua corte, infatti è una di quelle idee di mercato sempre presenti come il ritorno tanto atteso di Kakà, o Ibrahimovic, al Milan o il mai nato Lavezzi-Inter.
Oltre ai rossoblu anche la Roma è stato un club importante per Borriello. I giallorossi dal 2010 hanno provato a trattenerlo preferendo i prestiti alla cessione. Alla fine nella Capitale Borriello ha segnato solo 18 gol in 65 presenze, rammarico a Trigoria.
La seconda giovinezza di Borriello e il ritiro a Ibiza
Una volta terminata l’esperienza alla Roma Borriello sembra essere sul viale del tramonto. L’ennesimo ritorno al Genoa non funziona, 8 presenze e 0 centri. Poi arriva il Carpi e da lì ricomincia la risalita per l’ultima parte di carriera. La vena realizzativa si è affievolita in Emilia-Romagna e poi all’Atalanta dove segna, in entrambe le stagioni, 4 gol in campionato.
Cagliari è l’apice, il traguardo e il rilancio che cercava. In terra sarda Borriello è stimato, forse anche per le cronache extra-calcistiche. Fatto sta che lì vive la sua miglior stagione in carriera e guida l’attacco rossoblu. Epilogo.
Un breve passaggio alla neopromossa SPAL per poi accasarsi ad Ibiza. Unire l’utile al dilettevole. Se in Sardegna era stimato, a Ibizia non ci si immagina la percezione là in Spagna. Non segnerà neanche una rete nel suo ultimo anno da calciatore nella stagione 2018-2019. La Spagna, però, non lo caccia, anzi. A Ibiza ci rimane ed entra addirittura nella dirigenza del club. Oggi è ambasciatore e DS del Club spagnolo.
Una carriera al di sotto delle aspettative
In conclusione Borriello è un calciatore che a tratti ha incantato. Ha racimolato la stima di molti club per le sue doti da centravanti. Stime che conservavano alte aspettative. Poteva essere un attaccante completo grazie alla tecnica e al suo fiuto del gol.
La doppia cifra l’ha raggiunta più volte ma forse non è mai riuscito a esprimersi totalmente. Non ha avuto il tempo o forse non se l’è dato lui per primo. Fatto sta che in Serie A e in Italia è una figura che non verrà dimenticata tanto presto. 127 gol in 445 presenze sono lo score complessivo di un centravanti dotato di talento e che probabilmente avrebbe potuto dire la sua anche in Nazionale. Auguri!