È tempo di prove tattiche in casa Inter. Simone Inzaghi sta cercando di comprendere al meglio quali siano i margini di crescita dei propri ragazzi. L’ex-biancoceleste ha ereditato da Antonio Conte un gruppo solido ma poco flessibile. Il classe ’76 utilizza il 3-5-2 ma richiede un’interpretazione diversa in alcune zone del campo. Proprio per questo, le esercitazioni non potranno che essere massicce e impegnative. La nuova Inter, oggi, ruota attorno ad alcune certezze e alle ricerche per il nuovo esterno di centrocampo.
Le prime uscite stagionali contro Lugano, Pro Vercelli e Crotone sono state sfruttate dal mister piacentino per testare la nuova formazione in vista dell’inizio del campionato. La società, infatti, per risanare il grande buco finanziario, ha venduto Hakimi al PSG ed ha lasciato libero il ruolo dell’esterno destro che, oggi, sta cercando un degno erede.
Fortunatamente per i tifosi e per Simone Inzaghi, almeno per ora, il club non s’è privato di altri interpreti della rosa che la scorsa stagione ha conquistato lo scudetto. Le aspettative sono tante e. proprio per questa ragione, il nuovo allenatore deve capire come far lavorare al meglio la compagine campione d’Italia. Due reparti su tre sono quasi completi mentre, a centrocampo, Inzaghi è chiamato ad apportare modifiche sostanziali.
La difesa: il reparto intoccabile
Il reparto arretrato interista è uno dei più solidi del campionato. Anche con l’addio del tecnico salentino, la Beneamata sembra che possa dormire sonni tranquilli. Inzaghi, infatti, utilizza uno schieramento tattico simile a quello di Antonio Conte e manterrà intatto il trio titolare. Skriniar è tornato dalle vacanze e si è già messo a disposizione dello staff tecnico; De Vrij ha smaltito la delusione post-Europeo ed è tornato a lavorare con il mister che, anche alla Lazio, aveva esaltato le sue qualità; Bastoni, invece, è ancora in vacanza, dopo la vittoria del campionato d’Europa che si è concluso solo 18 giorni fa.
A completare la retroguardia nerazzurra, poi, troviamo altri tre esperti calciatori. Il primo è il veterano Andrea Ranocchia, che è alla sua undicesima stagione interista; il secondo è Danilo D’Ambrosio, prezioso jolly difensivo; il terzo, infine, è Aleksandar Kolarov che, dopo un anno poco felice, ha deciso di rinnovare comunque il proprio contratto.
Alla luce di questi sviluppi è inutile affermare che l’Inter, quasi certamente, non cercherà altri rimpiazzi ma punterà su questi ragazzi per poter portare a termine egregiamente le tre competizioni nelle quali sarà impegnata.
Il centrocampo dell’Inter: da Eriksen agli esterni, tra certezze e ricerche
Il reparto mediano dei meneghini è quello che, durante questa lunga estate, sta vivendo la situazione più travagliata. Hakimi, come detto anche in sede di presentazione, è stato venduto al PSG e, dalla sua cessione, sono stati ricavati ben 60 milioni di euro (più 8 milioni di bonus facilmente raggiungibili e 3 più complessi). Oltre alla perdita del ragazzo classe ’98, l’Inter ha dovuto subire da spettatrice la tremenda vicenda legata ad Eriksen. Il fantasista, accasciatosi al suolo durante il primo match dell’Europeo danese, ha subito un intervento chirurgico, per l’installazione di un defibrillatore cardiaco. In queste condizioni, per ora, il trequartista non potrà ricevere l’idoneità sportiva.
In rosa, ad oggi, i nerazzurri hanno: Barella, Vidal, Gagliardini, Vecino, Eriksen, Brozovic e Sensi. A questi, poi, si sono aggiunti Agoumé e Nainggolan, rientrati dai prestiti allo Spezia e al Cagliari e Calhanoglu, arrivato a parametro zero dai rivali del Milan. La zona mediana del campo, dunque, è congestionata e la proprietà sta cercando di piazzare qualche colpo in uscita. Con le valigie in mano, infatti, sembra che ci siano Vidal, Agoumè e Nainggolan.
L’Inter e le ricerche sugli esterni: Nandez e Bellerin
Andando oltre, gli esterni della squadra, attualmente, sono Perisic, Lazaro, Darmian e Dimarco. La società, però, non sembra intenzionata a fermarsi a questi quattro nomi. Il tecnico ha dichiarato che gli ultimi due saranno sicuramente parte della rosa che affronterà il 2021/2022; Perisic sembra che possa trovare spazio sulla corsia sinistra mentre per Lazaro si ascolteranno offerte. Come anticipato, l’Inter fa affidamento sulle proprie certezze ma sta conducendo delle ricerche per affidare ad Inzaghi un nuovo esterno. I profili più interessanti sono quelli di Naithan Nandez del Cagliari, di Hector Bellerin dell’Arsenal e, più sullo sfondo, quello di Denzel Dumfries.
In merito al primo, i nerazzurri hanno trovato l’accordo con il calciatore. La società che ne detiene il cartellino, poi, è in buoni rapporti con quella interista. Nell’affare, a breve, potrebbe rientrare Radja Nainggolan, che non vede l’ora di tornare in Sardegna. Per l’Inter, questo sarebbe un colpo perfetto, sia per il piazzamento di un “esubero” che per l’adattabilità di Nandez anche al ruolo di mezz’ala. Per Bellerin, invece, il club di Corso Vittorio Emanuele non ha ancora formulato la giusta offerta. L’Arsenal non sembra accettare un prestito con diritto di riscatto mentre il ragazzo ha già dichiarato di voler cambiare aria e di voler sposare il progetto interista.
L’attacco: Lu-La intoccabile
Discorso completamente differente quello che riguarda il reparto avanzato. Se il centrocampo dell’Inter, infatti, è diviso tra le certezze chiamate Brozovic e Barella e le ricerche per il nuovo-Hakimi, l’attacco sembra destinato ad essere il medesimo di quello della passata stagione. Lukaku ha dichiarato amore ai colori nerazzurri, rifiutando anche un’offerta da 10 milioni annui da parte del Chelsea; Lautaro, invece, dopo la vittoria della Copa America, si sta già allenando in Argentina con la squadra che lo ha lanciato nelle giovanili, il Liniers.
Alle loro spalle, nelle gerarchie, agirà sicuramente Alexis Sanchez, mentre per Andrea Pinamonti si sta cercando una soluzione in prestito. Sebastiano Esposito è stato girato al Basilea per fare esperienza e, negli ultimi giorni, dal vivaio nerazzurro è entrato nei radar della prima squadra un classe 2001: Martìn Satriano. Il ragazzo della Primavera, in due match, ha siglato ben due reti (contro Lugano e Crotone) e sta impressionando anche Inzaghi.
Il punto sulla rosa e le considerazioni finali
Simone Inzaghi sta conoscendo sempre meglio i ragazzi che lo scorso maggio sono diventati campioni d’Italia. Al rientro dei nazionali italiani la prossima settimana, la rosa sarà al completo e anche il classe ’76 potrà sperimentare al meglio i titolari che scenderanno in campo il 21 agosto contro il Genoa.
Nelle prime settimane di allenamenti, tuttavia, alcuni calciatori son risultati centrali per il progetto dell’ex-Lazio. Su tutti possiamo nominare: Hakan Calhanoglu, che anche ieri contro il Crotone ha servito tre assist e ha siglato una rete; Federico Dimarco, che dopo la stagione strepitosa all’Hellas Verona si vuol ripetere; Milan Skriniar, che ha dichiarato tutto il proprio amore verso i colori nerazzurri, non nascondendo la voglia di diventare una bandiera della società.
Indubbiamente il lavoro da svolgere è ingente ma Inzaghi è un grande lavoratore e non ha paura di affrontare questa sfida. Al rientro di Barella e Bastoni, il mister potrà schierare la formazione titolare, almeno nelle prove generali verso la prima uscita di campionato. Per l’Inter, quindi, si prospetta questo schieramento, almeno finché il mercato non regalerà al piacentino un nuovo esterno: Handanovic tra i pali; Skriniar, De Vrij e Bastoni a difendere il capitano nerazzurro dagli assedi avversari; esterni, ad oggi, Dimarco e Darmian, in ballottaggio con Ivan Perisic; in mediana Brozovic, Barella e Calhanoglu, in attesa di scoprire quale sarà il destino di Eriksen; in attacco, invece, la coppia Lautaro-Lukaku.
L’Inter, per questo campionato, parte da favorita, insieme alla Juventus di Massimiliano Allegri. In Champions League, poi, l’obiettivo sarà quello di superare almeno la fase a gironi, cosa che ad Antonio Conte non è mai riuscita. Infine, il feeling tra Inzaghi e la Coppa Italia è conosciuto: chissà che il tecnico non possa portare di nuovo l’Inter a sollevare un trofeo che manca dal lontano 2011.