Doccia fredda in casa dei Mussi. Il Chievo si è infatti visto respingere l’iscrizione al campionato di calcio di Serie B. La questione centrale ruota attorno ad una serie di rateizzazioni fiscali sulle quali sarebbero state espresse riserve da parte del Covisoc, l’organismo di vigilanza. E proprio il Covisoc, assieme alla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi, ha rigettato nella giornata di ieri la domanda d’ammissione dei gialloblu. Immediata la risposta del club di Luca Campedelli, con la quale si annuncia il ricorso per tentare di validare l’iscrizione. Al momento appare tuttavia come l’ipotesi più remota e difficilmente realizzabile. Più probabile invece il ripescaggio del Cosenza, retrocesso in questa stagione in Serie C.
Il Chievo rischia la Serie B: Cosenza alla finestra
Un destino che però non riguarda solo il Chievo. Di fatti anche Carpi, Sambenedettese, Novara, Paganese e Casertana hanno visto rifiutare la domanda d’ammissione al campionato di Serie C. Per le stesse motivazioni.
E ora per i tifosi clivensi non resta che sperare, con le possibilità di un miracolo ridotte al lumicino. Il giorno della verità è fissato: martedì 13 luglio. Entro quella data i mussi hanno l’opportunità di sviscerare le motivazioni della non ammissione e tentare di regolarizzare la propria posizione. Un’impresa che si profila piuttosto ardua, ai limiti della praticabilità. Il tutto con il Cosenza alla finestra, spettatore molto interessato a questa vicenda che lo riporterebbe in serie cadetta. E dunque dopo ben 17 stagioni in Serie A, condite anche da straordinari risultati, e 10 in Serie B, il Chievo Verona è letteralmente a un passo dal baratro, con il rischio sempre più concreto di una retrocessione forzata.