Chloe Kelly: una storia di riscatto e resilienza

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Quella di Chloe Kelly è un’avventura di riscatto e resilienza. Già, perché la centravanti inglese è letteralmente risorta dopo un periodo di lungo buio. Nel 2021, il terribile infortunio al crociato con il Manchester City. Poi l’Europeo femminile del 2022, giocato in casa e portato in bacheca, per la prima volta nel calcio rosa. Il tutto in un Wembley gremito, con la sua zampata a due passi a portare l’Inghilterra in trionfo. Grazie a lei, il calcio è veramente tornato a casa.

Chloe Kelly, dai campetti di Londra al City

Chloe Kelly, londinese DOC, nasce nel 1998 nella capitale inglese. Fin da piccolissima gioca con i suoi 6 fratelli nei sobborghi di Londra, dando vita a un vero e proprio street football. Le giovanili, nel 2015, le vive nell’Arsenal, club in cui prova a ritagliarsi il suo spazio. Nel 2016 firma il suo primo contratto da professionista, riuscendo a sollevare una la FA Cup femminile. Nel frattempo, i Gunners la girano in prestito all’Everton, dove ha modo di mettersi in luce. In seguito a un secondo trasferimento a titolo temporaneo, Kelly si stabilisce definitivamente a Liverpool, mettendo nero su bianco un nuovo accordo. 

Con la maglia delle Toffees sigla 11 reti in 32 gettoni nel campionato, fino al 2020. In quell’anno, infatti, l’occasione della vita: il passaggio al Manchester City, con cui sottoscrive un contratto biennale. Con le Sky Blues non sempre è facile trovare spazio, ma Kelly cerca di sfruttare tutte le chance al meglio. Nel 2020/2021 le Citizens arrivano seconde in campionato, mentre l’anno seguente giungono fino ai quarti di finale in Champions League.

La lotta con l’infortunio e la gloria

Il 5 maggio 2021, però, è una data fatale. In una gara contro il Birmingham, subisce un violento scontro di gioco con la centrale Rebecca Holloway. Con le lacrime agli occhi, è costretta ad uscire dal campo. Diagnosi: rottura del legamento crociato. “La parte più dura è stata doverlo accettare, ma non avevo altra scelta. Non potevo rimuginarci. Ho pensato, ‘Se resto qui a piangere, non andrò da nessuna parte. Devo essere brava ad andare avanti e sta a me. In quei momenti, ci si sente impotenti. Non pensavo di poter superare la cosa, ma sta tutto nell’avere persone accanto“. Questa parte del commento dell’attaccante tratto  dal sito ufficiale del Manchester City. Dopo mesi di lotta e sofferenza, agonia e tanto esercizio, Chloe è tornata a disposizione della CT olandese Sarina Wiegeman. Giusto in tempo per il grande appuntamento con l’Europeo giocato in casa: una kermesse da non perdere.

La finale contro la Germania del 31 luglio 2022, un classico del calcio a tutti i livelli, è una vera epopea.  Dopo una prima frazione tiratissima, le Tre Leonesse passano in vantaggio grazie a un guizzo di Ella Toone. Gioia solo momentanea, poiché la potente mezzala Lina Magull firma il pari al 79′. AI supplementari, la sensazione è che serva un’intuizione, una giocata. Puntuale, arriva proprio dalla donna del destino. Calcio d’angolo, una palla vagante su cui si avventa come un rapace Kelly. Frohms non riesce a neutralizzare, basta un semplice tocco e la palla finisce in rete. Un Wembley gremito esplode, l’esultanza della punta diventa iconica. Come quella di Brandi Chastain, che si tolse la maglietta e causò rumore. Il tutto nella finale dei Mondiali 1999, USA vincitori. L’Albione si trincera dietro e blinda un successo sensazionale, per la prima volta nella propria storia. 

Chloe Kelly: una storia di riscatto e resilienza

Chloe Kelly, così, si è iscritta di diritto nell’albo d’oro delle calciatrici decisive. L’Inghilterra si ricorderà per molto tempo di lei. In attesa che anche il calcio maschile riporti una coppa a casa.

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