Dopo il Milan, un’altra big saluta prematuramente la Coppa Italia: gli azzurri, dopo più di 120′ di gioco, sono stati eliminati per mano della Cremonese ai calci di rigore. Decisivo è stato l’errore di Stanislav Lobotka dagli 11 metri, che ha condannato i campani ad abbandonare la competizione agli ottavi, il primo turno disputato dalla squadra (molto rivisitata) di Spalletti. Molto particolare l’andamento della sfida, che ha visto i grigio-rossi portarsi in vantaggio dopo 18′ grazie al gol di Pickel su assist di uno scatenato Okereke. Fra il 33′ e il 36′, poi, i partenopei sono riusciti a ribaltare il risultato in virtù delle reti di Juan Jesus e G. Simeone. Quando però tutto sembrava in discesa per i ragazzi di Spalletti, la Cremonese ha avuto la forza di pareggiare all’86’ con il gol di testa di Afena-Gyan su assist di Zanimacchia. Drammatico l’epilogo della gara, che si è così protratta ai supplementari e poi ai penalties sotto un violento acquazzone. Di seguito analizziamo le pagelle dei protagonisti di Napoli-Cremonese.
Le pagelle di Napoli-Cremonese
Prima di passare alle pagelle di giocatori e allenatori di Napoli-Cremonese, proponiamo quelle del giudice di gara e dei suoi assistenti.
Arbitro: Ferrieri Caputi 5 – La sua gestione è costellata di numerosi piccoli errori di valutazione che complessivamente “sporcano” la partita. Nella frazione iniziale sceglie (discutibilmente) di non assegnare un rigore che ci poteva stare al Napoli, pochi minuti dopo convalida il gol di Juan Jesus al termine di un’azione confusa in cui, forse, Carnesecchi aveva subito fallo. Nel primo tempo supplementare estrae giustamente il secondo giallo per Sernicola (che doveva essere espulso molto prima). L’impressione, comunque, è che senta molto la pressione del “grande stadio” e non abbia sempre la situazione sotto controllo (Di Monte/Trasciatti 6,5).
Pagelle Napoli
Meret 6 – Difficile chiedere di più al nº 1 azzurro. Meret è incolpevole su entrambi i gol della Cremonese, che segna con gli unici 2 tiri in porta della propria partita. Se il primo è frutto di una bella azione in ripartenza, nel secondo Afena-Gyan è molto bravo a piazzare il pallone di testa dove lui non può arrivare. Non riesce a parare nessuno dei rigori grigio-rossi, che sono tutti perfetti.
Bereszyński 4,5 – Il terzino arrivato dalla Sampdoria durante questa sessione di calcio-mercato dimostra questa sera tutti i propri limiti qualitativi. L’assenza di Di Lorenzo su quel lato si fa sentire, non solo in termini di apporto offensivo (inesistente da parte del polacco), ma anche per quanto riguarda l’attenzione. Lo dimostra il 2-2 della Cremonese, in cui Bereszyński si “dimentica” di marcare Afena-Gyan e viene giustamente punito.
Østigård 5,5 – “Buttato dentro” da Spalletti insieme a Juan Jesus per far rifiatare Rrahmani e Kim, si trova di fronte un cliente scomodo come Okereke ed è costretto agli straordinari fin dai primi minuti di gara. La scarsa schermatura data dal centrocampo alla difesa lo porta infatti a dover spesso affrontare il nigeriano in campo aperto, e il norvegese va subito in sofferenza (82′ Kim 6 – Il sudcoreano entra per dare sicurezze difensive alla squadra nel finale, ma, ironia della sorte, esattamente 5′ dopo il Napoli subisce il gol del pareggio. Lui, comunque, non ha nessuna colpa).
Juan Jesus 6 – Nervoso per tutta la partita, e in particolare nel finale, il brasiliano strappa la sufficienza in queste pagelle di Napoli-Cremonese solo in virtù della rete del momentaneo 1-1, raggiunta con caparbietà dopo un’azione confusa nell’area grigio-rossa.
M. Olivera 5 – Come il compagno sul lato opposto al suo, l’uruguaiano non è all’altezza del titolare del posto, che in questo caso è lo straripante Mário Rui. Per nulla propositivo in fase d’attacco, ha parte delle colpe in occasione del 2-2, visto che permette a Zanimacchia, appena entrato, di crossare indisturbato.
Ndombele 5,5 – Non abituato a giocare in campionato neanche 90′ interi, stasera ne gioca addirittura 102, lasciando il campo stremato. La sua colpa principale è quella di non riuscire a schermare bene la difesa, che nel primo tempo patisce molto i lanci in profondità per Okereke. Inoltre, nel secondo tempo gestisce come peggio non poteva la palla che avrebbe potuto portare il Napoli sul 3-1, chiudendo di fatto la gara. L’unica nota positiva è il gran destro che impegna Carnesecchi e porta alla rete del momentaneo 1-1 (102′ Osimhen 6,5 – Gli basta meno di 1′ per impegnare seriamente Carnesecchi con un colpo di testa ravvicinato. Anche nel secondo tempo supplementare va vicino al gol, ma non ha fortuna. Calcia bene il rigore che tiene vive le ultime speranze del Napoli).
Gaetano 5 – Come il compagno di reparto, non riesce mai a proteggere il reparto difensivo. È vero: il giovane classe 2000 solitamente è abituato a giocare da trequartista e oggi viene schierato nel ruolo inedito di mediano, ma questo non può giustificare del tutto un’involuzione che appare evidente. Va un po’ meglio nel secondo tempo, ma non è sufficiente (65′ Lobotka 4 – Entrato per portare idee chiare e ordine in un centrocampo che ne aveva il disperato bisogno, sbaglia letteralmente tutto. Compreso il calcio di rigore che condanna il Napoli all’eliminazione prematura dalla Coppa Italia).
Elmas 5,5 – Eccezionalmente capitano azzurro, il macedone non riesce a trasmettere alla squadra la sicurezza tecnica e l’esperienza necessarie per condurre in porto una partita complicata come questa. Con il passare dei minuti, il suo apporto alla manovra cala drasticamente in quantità e qualità. Totalmente assente in zona d’attacco: non il massimo contro la peggior difesa della Serie A (85′ Zieliński 5 – Il suo volto teso e contrito è la cartina tornasole della preoccupazione del Napoli nei confronti di una gara che si fa sempre più beffarda ogni secondo che passa. Di certo, Piotr non contribuisce a risolvere la situazione. Anzi).
Raspadori 5 – Decisamente non la miglior partita dell’ex Sassuolo da quando veste la maglia del Napoli. È un eufemismo: se si eccettua il passaggio per Zerbin con cui dà il là al 2-1 azzurro, il suo apporto alla gara è inesistente. Da parte sua mai uno spunto, e l’unica buona occasione che ha, la spreca (anche se non era semplice): così non va (65′ Anguissa 6 – Dei cambi operati da Spalletti, è uno dei pochi che entra col piglio giusto: lotta come un leone a centrocampo e si guadagna l’espulsione di Sernicola. Nel secondo tempo supplementare ha anche una buona occasione per segnare, ma calcia alto).
Zerbin 6,5 – Lo splendido assist che pennella per il colpo di testa di Simeone in occasione del 2-1 gli vale una fra le poche pagelle positive del Napoli nella gara di Coppa Italia contro la Cremonese, anche se, per il resto, non impensierisce particolarmente Hendry da quella parte (65′ Politano 5,5 – Segna il rigore iniziale della serie azzurra, cosa non semplice, ma prima aveva fatto decisamente troppo poco. Il suo ingresso non porta il Napoli a consolidare il risultato, come invece auspicava Spalletti).
G. Simeone 7 – La sua partita sarebbe stata da 8 pieno, ma il grave errore nel secondo tempo supplementare, quando colpisce palo e traversa a porta vuota, non può non abbassare di almeno un punto la sua valutazione. Fino a quel momento era stato mortifero di testa nell’area di rigore grigio-rossa: decisivo nell’azione dell’1-1 (dove aveva colpito la traversa), appena 3′ dopo si era ripetuto con una girata da cineteca.
Allenatore: Luciano Spalletti 4 – Inspiegabile e totalmente ingiustificata la mancanza di personalità da parte del suo Napoli, che solo 5 giorni fa ha avuto la forza di battere la Juve addirittura 5-1. Più che chiedersi cosa non sia andato, è forse opportuno interrogarsi su cosa sia andato. A partire dalla scelta della formazione iniziale, totalmente rivisitata e senza alcuni punti di riferimento essenziali dal punto di vista tecnico-tattico, il tecnico di Certaldo è sembrato voler comunicare ai propri giocatori una certa sottostima malcelata nei confronti della sfida. È vero: ad un certo punto la matassa sembrava sbrogliata, ma è inaccettabile l’atteggiamento svagato con cui quasi tutti i sostituti sono subentrati.
Pagelle Cremonese
Carnesecchi 7 – Sul gol dell’1-1 non si capisce bene quanto conti la sfortuna piuttosto che la sua imprecisione tecnica nel non riuscire a deviare il pallone in angolo: la traiettoria si impenna e la sfera ricade a campanile in area, pronta per essere spinta in porta con un tap-in. Certamente, il promettente portiere della Cremonese, si rifa ampiamente nel corso dei tempi supplementari, quando sventa prima il colpo di testa di Osimhen da pochi passi e poi il tiro rasoterra di Politano.
Hendry 6,5 – Finora aveva giocato pochissimo con la Cremonese (solo 4 presenze in Serie A), ma questa sera il difensore in prestito dal Club Brugge si mette in luce con una prestazione all’altezza del palcoscenico prestigioso su cui si trova a recitare. Dopo un primo tempo condito da alcuni errori tecnici, è decisivo con almeno due interventi in scivolata nella seconda frazione, su Elmas e Raspadori (82′ Zanimacchia 7 – La sua entrata è positiva per la qualità che porta alla manovra della squadra e ancor più per l’assist al bacio che serve a Afena-Gyan. Anche nel corso dei supplementari è lui il faro tecnico della Cremo).
Bianchetti 6,5 – Poteva fare meglio in termini di reattività in occasione della rete dell’1-1 azzurra, ma nel complesso la sua prova è sicuramente meritoria. Tiene testa per gran parte della sfida a un Simeone in gran forma e tiene botta nei minuti drammatici dell’assedio finale.
Vásquez 5,5 – Parte male con un giallo inutile rimediato per un intervento gratuito alle spalle su Elmas. Prosegue peggio perdendosi completamente il Cholito sul 2-1. Se non altro, rimedia parzialmente ad un inizio horror con un prosieguo della gara in crescendo, coronato dall’ottimo anticipo sullo stesso Simeone verso la fine del primo tempo supplementare.
Sernicola 4 – Completamente senza senso il modo in cui decide di uscire di scena nel momento più importante della gara. Pur sapendo di essere già stato ammonito (per fallo tattico) e graziato più volte da Ferrieri Caputi nel corso dei 90′, calpesta (volontariamente?) la caviglia di Anguissa steso a terra. Prima dell’episodio incriminato, partita con più ombre che luci, come quando lascia a Zerbin troppo spazio per crossare in occasione del 2-1.
Pickel 7,5 – Il gol a porta vuota (dopo una corsa di 60 metri) che apre la gara, ma non solo: la prestazione del centrocampista svizzero questa sera rasenta la perfezione. Insieme a Meïté e Castagnetti innalza una diga insormontabile che argina senza problemi le ondate offensive del Napoli. È senza dubbio uno dei migliori in queste pagelle di Napoli-Cremonese (109′ Aiwu s.v.).
Castagnetti 6,5 – Gara tranquilla per il mediano della Cremonese, cosa che era tutto fuorché scontata da pronosticare per una squadra che in Serie A ha subito finora addirittura 32 gol in 18 partite. Certo, i suoi compiti sono prettamente di contenimento, ma bisogna riconoscere che il copione tattico seguito in fase di riconquista (palla lunga per Okereke) funziona benissimo per gran parte del primo tempo (66′ Buonaiuto 6,5 – Il suo ingresso in campo è certamente positivo per la compagine grigio-rossa, cui porta fantasia e forza fresca in vista dei supplementari).
Meïté 7,5 – Per il centrocampista ex Torino vale lo stesso discorso fatto per Pickel, con l’aggiunta doverosa che la prova del francese anche senza la gioia del gol è davvero straripante, e lui in campo fa il tuttologo. Dal recupero palla aggressivo alla gestione ordinata alla precisione nei lanci: non manca nulla al curriculum di Meïté, e questa sera lui non esita a metterlo in mostra.
Quagliata 5,5 – L’impressione è che lui ci metta tanto impegno, ma che – purtroppo – le sue doti tecnico-tattiche non siano sufficienti per l’importanza della sfida. In difesa fa il compitino, ma il suo contributo in attacco è inesistente, soprattutto quando dovrebbe chiudere l’azione sul secondo palo (il pane quotidiano degli esterni!). Al 58′ si fa ammonire inutilmente per un intervento in ritardo da dietro e al 70′. Poi, quando ha dato veramente tutto, Ballardini lo sostituisce (70′ Valeri 6 – Il classe ’98 subentra bene in un momento non semplice e mette in apprensione Bereszyński sul suo lato. Nonostante sia ancora giovane, calcia con personalità il rigore pesante che porta avanti i suoi nella lotteria).
Okereke 7 – La velocità dell’attaccante nigeriano tiene in apprensione Østigård per tutta la prima metà di gara e costringe il Napoli a sprecare energie preziose per correre all’indietro e raddoppiare: la situazione si ripete identica in almeno 3/4 occasioni. Non bellissimo esteticamente, ma terribilmente efficace l’assist per l’1-0 di Pickel. Nel corso della ripresa cala fisiologicamente (65′ Afena-Gyan 8 – Con un colpo da biliardo di testa manda ai supplementari la Cremonese, e al 90’+6 rischia pure di eliminare il Napoli nei tempi regolamentari. Nel finale di gara, con la squadra in 10, si rende utile come può, conquistando punizioni pericolose e tenendo in apprensione la difesa azzurra. Per concludere, segna il rigore che manda in paradiso la Cremo: è sua la migliore fra le pagelle di Napoli-Cremonese).
Ciofani 5 – A parte un bel passaggio filtrante per Okereke in avvio, il suo contributo alla gara è decisamente insufficiente. Non riesce a deviare in rete il cioccolatino di Okereke e per sua fortuna c’è Pickel che la mette dentro alle sue spalle. Con il passare dei minuti viene fagocitato sempre di più nella morsa difensiva del Napoli. L’età si fa sentire (66′ Tsadjout 6,5 – Segna il terzo dei 5 rigori nella serie grigio-rossa e cerca di rendersi pericoloso in ripartenza. Non sempre gli riesce, ma l’intento è lodevole).
Allenatore: Davide Ballardini 7 – Vince contro ogni pronostico una gara sorprendente mettendo in campo idee e meccanismi assolutamente ordinari. La sua tattica è tanto semplice quanto funzionale per una squadra difensivamente fragile come la Cremonese: stare compatti dietro e ripartire solo se e quando si può, lanciando lungo per gli attaccanti (su tutti Okereke). Sicuramente il largo turnover di Spalletti lo ha facilitato nel suo intento, ma non si può non elogiare l’impresa di un allenatore che è riuscito a superare, con l’ultima squadra nella classifica di Serie A, la capolista. Ora, non resta che dare continuità a questo ottimo esordio anche in campionato, per sperare in una salvezza che avrebbe dell’incredibile.