Momento chiave per la stagione del Cluj di Petrescu in Europa League: la gara di domani sera contro la Roma rappresenta un crocevia importante in ottica qualificazione. I rumeni hanno raccolto quattro punti in tre gare, gli stessi dello Young Boys: in vetta al gruppo A con 7 punti ci sono i giallorossi di mister Fonseca, che nella gara di andata hanno travolto i balcanici all’ “Olimpico” con un netto 5-0.
Cluj-Roma, Petrescu alla vigilia: «Il nostro club ha uno spirito e un nome»
Alla vigilia di Cluj-Roma ha parlato il tecnico dei rumeni Dan Petrescu, che inizialmente si è soffermato a parlare brevemente della propria carriera. «Quale momento memorabile ho vissuto in campo? È difficile scegliere perché ho giocato ad un livello molto alto ed ho vinto trofei. Penso alla finale col Chelsea nel 1998, quando dopo 20 anni vinsero la Coppa d’Inghilterra. Con la Nazionale il momento più bello è stato il gol contro l’Inghilterra ai Mondiali del 1998. Come allenatore del Cluj non posso dire che un titolo sia stato migliore di un altro, perché sono stati tutti importanti. Sembra che il prima sia stato il più importante, perché il club veniva da un periodo di digiuno».
Sulla gara di domani: «E’ chiaro che la Roma sia favorita: abbiamo una possibilità e dobbiamo giocarcela fino alla fine. Questo club ha uno spirito ed un nome, i giocatori sanno come muoversi in queste partite importanti. Speriamo che continui ad accadere e a produrre risultati favorevoli con avversari migliori. Battere il record di sei campionati consecutivi del Chinezul Timisoara? Lo vogliamo tutti, soprattutto io come allenatore. Ci sono molte squadre buone, ma dobbiamo provare a battere questo primato».
Le parole del difensore Andrei Burca
In conferenza stampa anche il difensore Andrei Burca, che aveva solo 15 anni quando il Cluj ha battuto la Roma l’ultima volta. «È stato un ottimo risultato per il Paese e per il club. Quando ero piccolo aspettavo le 21.45 per vedere le partite di Champions League. Ecco dove erano i veri calciatori, questo si diceva nel quartiere e tutti aspettavamo quelle partite. Ci hanno resi orgogliosi e, credo, molti bambini volevano iniziare a giocare a calcio anche per quello. Quella di domani è una partita molto importante, dobbiamo concentrarci e dimenticare il passato, anche se abbiamo qualche problema con gli infortunati. Possiamo fare un miracolo».
La compagine di mister Petrescu punta a vincere nuovamente il titolo in patria. «Il quarto campionato consecutivo? Sì, lo vogliamo molto. So che non stiamo attraversando il nostro periodo migliore, ma dobbiamo essere una famiglia, perché solo insieme abbiamo ottenuto i risultati. Dobbiamo essere ancora una volta i campioni della Romania. Il momento più importante della mia carriera? Ne sceglierei due: il primo è il titolo vinto davanti al Craiova, il secondo è quando ho indossato per la prima volta la maglia della Nazionale ed ho sentito l’inno».