Italia, i 10 migliori marcatori della Nazionale

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In attesa delle gare dell‘Italia contro Malta e Inghilterra, valide per le qualificazioni a Euro 2024, prendiamo in analisi i 10 migliori marcatori della storia della Nazionale. Un problema cronico per gli Azzurri, che negli ultimi anni non hanno trovato un vero e proprio bomber. Tuttavia, come avremo modo di vedere, nemmeno i grandi campioni del passato hanno sgretolato il muro dei 35 gol. Si prenda da esempio la Spagna, con David Villa miglior realizzatore a quota 59, o l’Inghilterra, con Harry Kane che può vantare lo stesso score. Nessun giocatore in attività, nel nostro caso, è in top 10. Precisiamo che, in parità di reti, daremo priorità in classifica a chi le ha realizzate con minor numero di presenze.

Italia, i 10 migliori marcatori della Nazionale, dalla posizione 10 alla 6

10) Francesco Graziani (64 presenze, 23 gol) – Campione del Mondo del 1982, con Paolo Pulici ha formato una grande coppia d’attacco con il Torino, tanto da vincere lo scudetto nel 1976.Tra le realizzature più importanti, quella rifilata al Camerun, gara poi terminata con il punteggio di 1-1. Dalla fase successiva in poi, avrebbe lasciato il posto a Paolo Rossi, eroe del Mundial.

9) Christian Vieri (49 presenze, 23 gol) – Bobo rimane uno dei più grandi rimpianti per la Nazionale. Tra i migliori attaccanti della sua generazione, ha letteralmente trascinato a suon di reti i suoi compagni a Francia 1998 (5 marcature) e Corea del Sud-Giappone (4). Peccato che non abbia potuto sollevare alcun trofeo, un attaccante del suo calibro lo avrebbe meritato.

7) Alessandro Altobelli (61 presenze, 25 gol) – Tanti lo ricorderanno per il gol del 3-0 alla Germania nella finalissima di Madrid nel 1982. Tuttavia, forse non tutti sanno che quattro anni dopo Spillo in Messico ha siglato 4 dei 5 gol tricolori nella kermess. Salvo poi doversi arrendere agli ottavi di finale con la Francia. Un attaccante rimasto ormai nella memoria collettiva.

6) Filippo Inzaghi (57 presenze, 25 gol) – Superpippo rimarrà nel cuore dei tifosi del Milan per sempre. Eppure, ha scritto pagine importanti anche con la maglia dell’Italia. Finalista nell’Europeo 2000, in cui ha contribuito con due reti, ha gonfiato la rete del definitivo 2-0 nella sfida di Germania 2006 alla Repubblica Ceca, decisiva per la qualificazione agli ottavi. Indimenticabile la corsa di Marco Baroni nella speranza di ricevere un passaggio dal compagno di squadra. Quello che nel mondo di oggi sarebbe un celebre meme

5) Adolfo Baloncieri (47 presenze, 25 gol) – In questo caso è necessario fare un bel balzo all’indietro nel tempo. Considerato uno dei migliori centravanti della sua epoca, nato nel 1897, ha vestito le maglie di Torino e Alessandria, ricevendo influenze di gioco dalla sua giovinezza trascorsa in Argentina. Nella sua bacheca annovera una Coppa Internazionale (antenata del campionato europeo) e un bronzo alle Olimpiadi di Amsterdam 1928. Curiosità: nel 1927 è il primo azzurro a segnare al leggendario portiere spagnolo Ricardo Zamora.

Italia, i 10 migliori marcatori della Nazionale

Dalla posizione 5 alla 1

5) Alessandro Del Piero (91 presenze, 27 gol) – Altro campione del mondo del 2006, Pinturicchio ha scritto la storia della Juventus e della Nazionale. Indimenticabile la rete con cui ha chiuso la pratica a Dortmund contro la Germania, così come il suo colpo di testa nell’1-1 col Messico quattro anni prima. Un nome indimenticabile per tanti tifosi.

4) Roberto Baggio (56 presenze, 27 gol) – Forse nessun giocatore italiano ha mai unito così tanti tifosi di diversa fede calcistica come il Divin Codino. Attaccante di classe, elegante, considerato da alcuni il miglior talento tricolore della storia. Tante maglie indossate in carriera e tre kermesse mondiali vissute da assoluto protagonista, specialmente quella in USA 1994. Porta per mano l’Italia sino alla finale col Brasile, gara in cui, non in condizioni ottimali calcia alto il rigore che condanna gli Azzurri. Sembra quasi un sacrilegio non aver mai sollevato un trofeo con la Nazionale.

3) Silvio Piola (34 presenze, 30 gol) – Pro Vercelli, Lazio, Novara e Juventus le casacche più indossate da questo storico centravanti. Giocatore dotato di un importante bagaglio tecnico e abile nel segnare in tutti i modi, è tra i protagonisti di Francia 1938. In un contesto politico ampiamente influenzato dal fascismo, si distingue e realizza 5 sigilli, di cui 2 nella finale ai maestri dell’Ungheria. L’ultimo italiano a sollevare la Coppa Rimet.

2) Giuseppe Meazza (53 presenze, 33 gol) – Se la città di Milano vede il suo nome intitolare il suo stadio, ci sarà un motivo. Miglior marcatore della storia dell’Inter, incantava per visione di gioco e rapidità di esecuzione. Emblematica la semifinale contro il Brasile nel 1938, in cui calcia il rigore tenendosi i pantaloncini a causa della rottura dell’elastico. Due volte campione del mondo agli ordini del C.T. Vittorio Pozzo, che di lui diceva: “Averlo in squadra è come partire da 1-0“.

1) Luigi Riva (42 presenze, 35 gol) – Rombo di tuono conduce il Cagliari alla vittoria del suo unico storico scudetto, oltre a scrivere pagine importanti per l’Italia. Autore di un’indimenticabile doppietta nella partita del secolo alla Germania nel 1970, si è sempre contraddistinto per la rapidità di esecuzione e finalizzazione. Con gli Azzurri vince il primo europeo italiano, nel 1968, il cui accesso alla finale venne deciso da un lancio di una monetina. Calcio d’altri tempi, bomber di altri tempi.

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