Le pagelle di Italia-Irlanda del Nord (2-0): Berardi super

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Analizziamo le pagelle di Italia-Irlanda del Nord. Missione compiuta per i ragazzi di Roberto Mancini, a cui basta un tempo per archiviare la pratica. Berardi prima e Immobile poi regalano il primo successo nel cammino verso Qatar 2022 agli Azzurri, pur correndo qualche rischio di troppo nella ripresa. 

Le pagelle di Italia-Irlanda del Nord

Prima di analizzare le pagelle dei giocatori e degli allenatori di Italia-Irlanda del Nord, riportiamo quella dell’arbitro.

Arbitro: Palabiyik 6 – Nessun episodio particolare da dover gestire, giuste le ammonizioni per Saville e Thompson. Flebili proteste dei nordirlandesi a causa di un contatto in area: giusto non assegnare il rigore.

Pagelle Italia

Donnarumma 6,5 – Inoperoso nel primo tempo, nei secondi 45′ si esalta in almeno tre occasioni, soprattutto quando sbarra la strada a Whyte con il piede. Anche in Nazionale chiude col lucchetto la propria porta.

Florenzi 6,5 – La pressione di Dallas è un po’ leggerini, allora ne approfitta per lanciare perfettamente Berardi verso la porta. Cerca spesso l’avanzata, un po’ più contratto quando il ritmo del match si spegne. 

Bonucci 6 – Chiude con buona precisione le iniziative avversarie, delle volte un po’ sorpreso ma non commette particolari sbavature. Tenta anche un eurogol da metà campo. 100esima presenza in azzurro.

Chiellini 6,5 – Pur se a mezzo servizio, sempre ben funzionante. Sradica con decisione la sfera dagli avversari, si fa saltare molto difficilmente. A 36 anni suonati è ancora un elemento essenziale.

Emerson 5,5 – Si nota solo per un colpo di testa in tuffo fuori non di molto. Per il resto, soffre l’intraprendenza di Smith ed è troppo timido nelle sortite offensive. Ha offerto prestazioni migliori (75′ Spinazzola – s.v.).

Pellegrini 6 – Partita di contenimento, più che di spinta. Giocata però al meglio, interpreta perfettamente il ruolo disegnatogli da Mancini. Esce per dare spazio a Barella (63′ Barella 6 – Molta corsa, non tocca moltissimi palloni. Ma si dà da fare).

Locatelli 5 – Un neo nell’undici dell’Italia. Il classe 1998 non gioca come sa, sbagliando molti tocchi anche semplici. Brutto errore che rischia di dare una chance all’Irlanda per riaprire l’incontro, ma Donnarumma dice no. Il CT dalla panchina è infuriato (84′ Pessina s.v.).

Verratti 6 – Piuttosto bene in fase di interdizione, quando toglie l’iniziativa alla mediana avversaria. Tenta anche dei lanci per innescare le punte, con discreti risultati.

Berardi 7,5 – Momento di forma strepitoso per Mimmo. Fulmina con una saetta Peacock-Farrell e inventa giocate sull’out di destra. Terzo gol di fila in Nazionale, la continuità e la maturità sembrano ampiamente raggiunte. Ci si aspetta sempre una mossa imprevedibile dalle sue parti (75′ Chiesa s.v.).

Immobile 6,5 – Sparacchia per due volte sul portiere, ma la sua rasoiata in contropiede mette un importante sigillo alla partita. Tanto movimento, è un gol che può servire a farlo sbloccare dopo un periodo di appannamento.

Insigne 6,5 – Oggi un po’ a intermittenza, soprattutto perché non trova la mattonella giusta. Ottimo, però, il pallone servito ad Immobile in occasione del 2-0. Passaggio millimetrico, quanto basta per la sufficienza piena in pagella (84′ Grifo – s.v.).

Allenatore: Mancini 6,5 – Azzecca la mossa Berardi in luogo di chiesa, sfruttando gli spazi più stretti in mezzo al campo. L’atteggiamento è quello giusto, sebbene la squadra cali vistosamente nel secondo tempo. Più che comprensibile, però, dopo tanti mesi senza aver potuto guidare la sua selezione. Contano i primi tre punti.

Pagelle Irlanda del Nord

Peacock-Farrell 5 – Fulminato sul suo palo in entrambe le circostanze, avrebbe potuto fare molto di meglio, specie sul tiro di Immobile. Il buon intervento  a metà prima frazione sul numero 17 non riscatta la sua gara.

Smith 6,5 – Decisamente il migliore tra le fila nordirlandesi. Spinge con efficacia, contiene Insigne e sforna diversi cross interessanti. Sfiora il gol, ma un attento Donnarumma dice di no.

Catchcart 5 – Nettamente tagliato fuori dal filtrante di Florenzi, è in costante affanno quando l’Italia gioca palla a terra. Letto e impacciato, fatica enormemente.

J. Evans 6 – L’esperienza internazionale si fa valere. Rispetto al compagno di reparto regge il confronto con l’attacco azzurro, andando in anticipo e chiudendo con discreta precisione.

Dallas 5,5 – L’esterno del Loco Bielsa fa un passo indietro in Nazionale. Berardi lo punta continuamente, perde molti duelli con l’esterno del Sassuolo. In avanti poche chance di agire, esce con fatica dalla sua comfort zone.

C. Evans 5,5 – Prova ad inventare, le idee non sono male ma un po’ fumose. Prende l’iniziativa, ma per un motivo o per l’altro sbaglia l’ultimo tocco (45′ Saville 5 – Dopo 2′ dall’ingresso, arriva un giallo che lo condiziona. Poi sparisce, di fatto, dal campo, annullando il suo contributo).

McNair 6 – Prova a far girare palla. Non riesce sempre pienamente nell’intento, ma prova a suonare la carica nella ripresa. Buoni recuperi in mezzo al campo.

McCann 5,5 – Un po’ avulso dalla manovra, non riesce ad imporsi nel punto focale del giro palla. Gara anonima (78′ Thompson – s.v.).

Davis 5 – Fluttua sulla trequarti senza mai trovare il giusto collocamento. Mai pungente, tocca pochissimi palloni e lascia qualche buco nella sua zona. 

Magennis 5 – Prova a raccogliere i rinvii lunghi dell’estremo difensore, è l’unica strategia che adotta per farsi notare. Di fatto, non conclude mai ed è poco utile per i termini del gioco di squadra. Non funziona (71′ Lafferty – s.v.).

Whyte 5,5 – Di certo la statura non lo aiuta nei duelli aerei con i giganti Bonucci e Chiellini. Ha una golosissima chance per riaprire il match, ma la cestina sparando sul piede di Donnarumma. Molto più mobile rispetto a Magennis, non riesce a trovare il colpo vincente (63′ Lavery 5,5 – Tanta buona volontà, ma poca tecnica a sua disposizione. Si impegna).

Allenatore: Baraclough 5,5 – L’approccio non è da gettare via, ma alla lunga le qualità italiane vengono fuori e non prende le contromisure. Nella ripresa alza il baricentro e riesce a far creare qualche grattacapo. La reazione c’è, ma la mancata cattiveria sotto porta lo castiga. 

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