Le pagelle di Spezia-Hellas Verona (1-3): Aquilotti in B

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Lo Spezia è la terza retrocessa dalla Serie A 2022/2023, accompagnata da Sampdoria e Cremonese, dopo 3 anni di permanenza. La condanna il Verona, al termine di una gara giocata tra mille colpi di scena e sofferenze. Petardi e fumogeni in campo, la doppietta di Ngonge, l’espulsione di Faraoni per la “parata” in area di rigore, l’errore di Nzola dal dischetto. Chi si attendeva una partita chiusa con lo spettro dei calci di rigore, è rimasto deluso. Grande gioia invece per gli scaligeri, che festeggiano il quinto anno di fila in massima serie. A seguire le pagelle di Spezia-Hellas Verona.

Le pagelle di Spezia-Hellas Verona

Prima di analizzare le pagelle dei protagonisti di Spezia ed Hellas Verona, diamo un giudizio alla prova del direttore di gara.

Arbitro: Orsato 6,5 – Clima non facile nemmeno per un elemento di esperienza come il fischietto della sezione di Schio. Eppure, prende le redini e distribuisce equamente cartellini, mentre sorvola sul contatto in area spezzina Wisniewski-Lazovic. Mantiene sempre i nervi saldi. Presentiamo le pagelle di Spezia-Hellas Verona.

Pagelle Spezia

Dragowski 6 – Non ha particolari colpe sui gol incassati, prova a lanciare i suoi con dei rinvii precisi.

Wisniewski 5 – Lazovic è una continua minaccia e sulla sua zona di sorveglianza sfonda spesso e volentieri. In sofferenza continua (53′ Verde 5,5 – Si mette in proprio e attorno gravitano diversi palloni, ma difetta in precisione).

Ampadu 5,5 – La bella conclusione al sette non è abbastanza, poiché butta in porta il tiro di Faraoni ed è a ripetizione troppo leggero in marcatura. Annulla quanto fatto di buono.

Nikolau 5,5 – In costruzione sbaglia e spiana la strada a Ngonge per la rete dell’1-3. Non solido come in altre circostanze. 

Ferrer 5 – In panchina per un’intera stagione e si nota che gioca con la ruggine addosso. Di fatto nemmeno una sortita offensiva e apnea quando Lazovic attacca la fascia.

Bourabia 5,5 – Prova ad abbinare densità e qualità, ma non sembra connettersi con il resto della squadra. La pressione scaligera lo mette in difficoltà.

Esposito 5 – Probabilmente sente l’emozione della gara, sta di fatto che non riesce a impostare come vorrebbe. 

Zurkwowski 5,5 – Prova alquanto anonima, perlomeno nella prima frazione. Poca interdizione e dialoghi con i compagni. Al 50′ ha un’ottima chance, ma Montipò abbassa la saracinesca (65′ Kovalenko 5,5 – Non apporta un contributo decisivo).

Reca 6 – Dal suo lato il Verona non sfonda, lui si limita al compitino. Gioca molto largo, le idee sono poche.

Shomurodov 5,5 – Quanto meno ci prova, ma sbatte contro la sfortuna. Supererebbe Montipò con un pallonetto e Faraoni si improvvisa portiere

Nzola 4,5 – Clamorosa involuzione nelle ultime partite per un giocatore da 13 reti in campionato. Goffo e impacciato, cestina malamente la chance di riaprire la gara. Se va in tilt lui, sono guai in attacco per lo Spezia.

Allenatore: Semplici 5 – A seguito dell’inspiegabile esonero di Gotti, a parte gli exploit contro Inter e Milan, fatica fortemente a risollevare la squadra. Sbaglia completamente l’approccio e le amnesie difensive sono troppe in 45′. Gioca certamente con una squadra incerottata, ma non riesce a sfondare nemmeno in superiorità numerica. Un triste epilogo. 

Le pagelle di Spezia-Hellas Verona (1-3): Aquilotti in B

Pagelle Hellas Verona

Montipò 8 – Semplicemente strepitoso. Almeno 5 parate decisive, da foto il volo su Zurkowski, oltre al rigore di Nzola. Mezzo pezzo di salvezza è merito suo.

Magnani 6,5 – La miglior prestazione stagionale. Gioca con il fisico e di fatto annulla gli attacchi liguri (85′ Coppola s.v.).

Hien 6,5 – Lo svedese si conferma nella gara più importante dell’annata. Molto aggressivo, gioca di anticipo e non lascia spazio ai riferimenti offensivi.

Dawidowicz 6 – Nella sua zolla di campo presidia senza particolari affanni. Alza anche il baricentro per accompagnare l’azione, esce poiché ammonito (59′ Cabal 6 – Senza particolari meriti, resiste all’assedio finale).

Faraoni 6,5 – Quasi man of the match per l’intervento stile Suarez Sudafrica 2010 per impedire che la palla entri. Come in quell’occasione, il tiro dal dischetto è fallito. Tra l’altro, fa partire il siluro che costringe Ampadu all’autorete. 

Tameze 6,5 – Tantissima legna e sostanza per l’ivoriano, che resiste con grande fisicità e recupera una quantità industriale di palloni. L’ultima in gialloblu prima di passare al Monza.

Sulemana 6 – Meno in evidenza rispetto al collega di reparto, ma avvia l’azione per la rete dell’1-2. Soffre come tutta la squadra nell’arrembaggio finale in inferiorità numerica.

Depaoli 6 – Minor spinta rispetto al dirimpettaio, gara ordinata e senza sbavature. 

Lazovic 6,5 – Gli basta una fiammata per accendersi e regalare l’assist dello 0-1. Semina sempre il panico, anche da seconda punta. Fondamentale per gli scaligeri (59′ Verdi 6 – Si vede poco ma cerca di fornire qualità alla manovra, anche in ripartenza).

Ngonge 7,5 – L’uomo decisivo nei momenti che contano. Di finezza per l’1-2, di percussione per l’1-3. Segna in tutti i modi e il Verona gioisce grazie a lui, un talento pescato a gennaio (75′ Terracciano s.v.).

Djuric 6,5 – Non entra nel tabellino nemmeno oggi, eppure con una sponda deliziosa propizia la prima rete di Ngonge. Fa valere i suoi centimetri e lotta come un titano (76′ Gaich s.v.).

Allenatore: Zaffaroni 7 – Azzanna subito l’avversario con il marchio di fabbrica del Verona: l’aggressività. Incanala già la gara nel primo tempo, nella ripresa sa stringere i denti e si porta a casa una salvezza meritata per quanto visto in campo stasera. Va contro le critiche e conferma Djuric nonostante tutto e si dimostra una scelta vincente. La rimonta del giro di boa compie il suo senso con questa vittoria.

Le pagelle di Spezia-Hellas Verona (1-3): Aquilotti in B

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