Ritrova la vittoria la Juventus sconfiggendo 4-1 lo Spezia e festeggiando così nel migliore dei modi il suo 123esimo compleanno. Bianconeri che hanno ritrovato Ronaldo che ci ha messo solo due minuti per incidere e consentire ai suoi di conquistare i tre punti. Vediamo dunque gli schieramenti delle due squadre e l’analisi tattica della partita Spezia-Juventus.
Italiano non snatura la sua squadra nonostante il difficile impegno e schiera un 4-3-3 col tridente composto da Verde preferito a Gyasi, Nzola e Farias.
Pirlo presenta, all’apparenza, una modifica cambiando il 3-4-1-2 in un vero e proprio 3-5-2 vista la presenza di McKennie al posto di Ramsey o Kulusevski, entrambi in panchina. Confermati in avanti Morata e Dybala con Ronaldo, guarito dal Covid, pronto a subentrare.
Primo tempo: la Juve gioca bene, segna ma sbaglia spesso l’ultimo passaggio e si fa raggiungere
Ottimo approccio alla partita della Juve che nonostante il pressing alto degli avversari riesce a gestire con calma il possesso palla e a cercare delle volte il lancio in profondità per attaccare la linea difensiva alta dello Spezia.
E’ evidente da subito che McKennie non gioca da mezzala di centrocampo ma svolge il ruolo di trequartista ricomponendo il modulo visto nello precedenti partite; ovviamente l’americano, in fase difensiva, scivola sulla destra formando il 4-4-2.
Come detto, i campioni d’Italia giocano bene soprattutto dal punto di vista tecnico e dopo un quarto d’ora passano in vantaggio: Danilo si fa trovare libero sulla trequarti offensiva creando superiorità numerica e pesca con un fantastico filtrante l’inserimento di McKennie che serve Morata per lo 0-1.
Grande inizio di stagione per il centravanti spagnolo che firma il suo quarto gol stagionale fra campionato e Champions.
Bianconeri che continuano a giocare bene infilandosi alla grande negli spazi lasciati dalla retroguardia avversaria. L’unico aspetto che manca al gioco dei ragazzi di Pirlo è l’ultimo passaggio che consentirebbe di raddoppiare.
Lo Spezia, piano piano, inizia a rendersi pericoloso trovando una chiave di volta in attacco ovvero la ricerca della profondità con i passaggi alle spalle di Danilo da una parte e Demiral dall’altra con Bonucci che deve stare molto attento nel leggere questi palloni alle spalle dei compagni.
La Juve spreca qualche chance per raddoppiare e lo Spezia punisce quando Bartolomei dalla destra serve all’indietro l’accorrente Pobega che, con deviazione, batte Buffon.
In questa occasione da segnalare la mancata copertura di Arthur e McKennie che si disinteressano di Pobega dandogli la possibilità di calciare indisturbato.
Cerca di riprendere il comando la Juventus che può contare su un Morata in una forma scintillante: lo spagnolo è imprendibile per i difensori quando attacca in velocità e solo un prodigioso intervento di Chabot nega il 2-1.
Secondo tempo: Ronaldo e Rabiot danno una marcia in più e Pirlo ritrova i tre punti
Avvio di ripresa interlocutorio fino a quando Pirlo decide di mettere Ronaldo al posto di Dybala, apparso ancora in ritardo di condizione.
La mossa è subito efficace perché CR7 e Morata sono la coppia ideale per colpire in velocità la difesa dello Spezia: Morata serve Ronaldo che, come al solito, è infallibile sotto porta.
Pirlo effettua un paio di sostituzioni a centrocampo inserendo Ramsey per McKennie e Rabiot per Bentancur.
Dopo aver rischiato di subire il pari da corner, la Juventus chiude i conti ancora con un altro neo entrato ovvero Rabiot, molto bravo ad inserirsi senza palla sfruttando al massimo il lancio di Chiesa.
A partita ormai chiusa, il rigore di CR7 serve solo a ritoccare il risultato finale e a portare il portoghese a quota cinque reti in tre partite.
Analisi tattica Spezia-Juventus: le considerazioni finali
Lo Spezia ha giocato con coraggio tenendo alto il pressing e la linea difensiva ma la qualità superiore degli avversari non ha dato scampo alla squadra di Italiano.
Il tecnico può comunque guardare avanti con ottimismo perché la squadra c’è e ha iniziato bene la stagione.
Pirlo esce da questo match con delle certezze in più: ha ritrovato il solito spietato Ronaldo, Morata prosegue il suo momento d’oro, McKennie ha convinto nel ruolo di trequartista e anche Arthur è sembrato in crescita.
Note negative: sempre qualcosa da rivedere in difesa perché la squadra deve ancora imparare a compattarsi dietro quando è attaccata ma i margini di crescita ci sono dato che ancora mancano giocatori importanti.