Spezia retrocesso in Serie B: è tempo di rivoluzione?

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Una corsa a perdifiato che non ha però evitato la retrocessione in Serie B. Lo Spezia deve così ripartire dai “piani bassi”, con l’amaro in bocca e con la delusione per non avercela fatta. La compagine ligure è così chiamata ad una vera e propria rivoluzione, dato che alcuni calciatori andranno verosimilmente via, lasciando gli spezzini. Su tutti si pensa a Gyasi e Nzola, quest’ultimo marcatore indiscusso del club.

Serie B per lo Spezia: la rosa deve essere rivoluzionata

Dopo aver scansato il pericolo l’anno scorso, quest’anno lo Spezia non è riuscito a risolvere le grandi lacune e si è giocato la salvezza fino alla fine, affrontando lo scontro diretto con l’Hellas Verona, dato che entrambe le compagini avevano chiuso con gli stessi punti (a quota 31) in classifica. I 90 minuti più importanti della stagione non hanno mostrato la cattiveria agonistica degli spezzini, a differenza di quella degli scaligeri, salvi così in extremis.

Adesso la compagine ligure deve riflettere sul suo futuro. Non può permettersi di trattenere alcuni giocatori, in primis M’Bala Nzola, uno dei pochi a non essersi meritato questo esito. Inserito anche all’interno della classifica marcatori, l’attaccante angolano merita una piazza più competitiva.

Spezia retrocesso in Serie B: è tempo di rivoluzione?

Oltre al gigante classe ’96, sono tanti i futuri partenti: Bartłomiej Drągowski – arrivato nemmeno una stagione fa – costa troppo per la Serie B e risulterebbe anche sprecato. A questo giocatore se ne aggiungono altri, come Nikolaou, Amian ed Ekdal; in più i prestiti scaduti, ovvero Zurkowski e Shomurodov.

Anche se sembra ancora presto per dirlo, si chiude un ciclo ma se ne apre, necessariamente, un altro. Occorrerà una rivoluzione dall’interno: ringiovanire la rosa e mantenere qualche tassello fondamentale, affidarsi ad una saggia guida (che potrebbe richiamare Leonardo Semplici) e dimostrarsi da subito una delle “big” da temere e da battere.

Cosa ha funzionato e cosa no

Molte cose hanno funzionato, tante altre invece no. Lo Spezia ha vinto partite insperate (come contro il Milan) e ne ha perse altre sulla carta più semplici e ciò l’ha condannata alla Serie B.

Sono mancate, su tutto, continuità e cattiveria agonistica, oltre alla consapevolezza dei propri mezzi. Una difesa disattenta e un reparto offensivo poco prolifico: 6 vittorie, 13 pareggi e 19 sconfitte. Un totale di 31 punti con 31 gol fatti (di cui 13 di Nzola) e ben 62 subiti. Il secondo peggior attacco e la terza peggior difesa.

Numeri che non possono meritare la massima serie.

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