Ben ritrovati ad un nuovo, ennesimo e ormai odierno aggiornamento con l’asse più rovente di questo calciomercato estivo, quello Euro-saudita. Questa volta è il turno di Sadio Mané che lascia il Bayern Monaco per accasarsi all’Al Nassr di Cristiano Ronaldo e Brozović. Il trasferimento del senegalese frutta alle casse bavaresi all’incirca 30 milioni d’euro, mentre il giocatore si assicura un ingaggio da 750.000 euro a settimana. Per lui già predisposta la maglia numero 10. Andiamo a ripercorrere la gloriosa carriera di uno dei più forti giocatori africani del nuovo millennio che ha deciso di provare l’ebbrezza della Saudi Pro League.
Anche Mané cede alle tentazioni dell’Al Nassr
Che l’esperienza di Mané in Germania potesse durare poco era già nell’aria da un po’, ma tra le varie pretendenti al tavolo ha scelto di accettare l’offerta dell’Al Nassr. Giunge così al termine la lunga, avvincente e redditizia permanenza europea che lo ha portato a vincere praticamente tutto e dovunque.
Una campagna nel Vecchio Continente che parte da lontano, precisamente nel 2009, quando entra nelle giovanili del Metz. Lo stesso club francese che lo farà esordire tra i professionisti nel gennaio del 2012 a 19 anni. In Francia, però, il senegalese gioca poco e ha modo di trovare maggiore spazio in Austria, in quella fucina di talenti che è il Salisburgo. Con la maglia Red Bull le statistiche lievitano. In 87 partite fa registrare uno score di 45 gol e 32 assist in 2 stagioni, guidando la squadra al successo in campionato e nella Coppa nazionale.
Grazie a questi numeri, il nome di Mané comincia a circolare ai piani alti del calcio europeo. Nel 2014, il Southampton gli apre le porte della Premier League. Il senegalese mantiene le aspettative e conferma di essere un attaccante di grande livello. Abbastanza da convincere il Liverpool a versare più di 40 milioni di euro ai Saints per portarlo nel Merseyside nell’estate del 2016. Ai Reds la carriera di Mané decolla definitivamente. Vince tutto, in Inghilterra, in Europa e nel mondo, segnando tanto e andando a costituire con Salah e Firmino un tridente leggendario ed inarrestabile.
La favola inglese termina nel 2022, quando viene ceduto ad un altro colosso, il Bayern Monaco. Tuttavia, un infortunio alla gamba e una situazione piuttosto turbolenta in seno alla società bavarese influiscono sulla stagione di Mané, che riesce a chiudere l’annata solamente con 12 gol e 6 assist. Il feeling col nuovo Paese e il club non sembrano idilliaci e per questo, dopo un anno soltanto, arriva il momento di cambiare aria.
L’Al Nassr rappresenta per Mané una sfida totalmente diversa da tutte quelle vissute finora. Il lauto ingaggio è un’esca allettante, ma il campione africano ha sempre dimostrato che il calcio, oltre che una passione e una professione, è anche un prezioso mezzo mediante il quale fare del bene. Soventi sono gli investimenti per il suo villaggio natale per migliorare la vita della gente con la quale è cresciuto. Che questa sia l’occasione per dedicarsi ancor di più alla beneficenza senza la pressione del calcio europeo? Sicuramente sarebbe una motivazione più valida e accettabile per legittimare il declassamento tecnico e di ambizioni a questo punto della sua carriera.