La giornata del 4 Agosto 2023 è una data storica per tutti i tifosi della Dea, infatti, è stato approvato in questa giornata il progetto che prevede la creazione dell’Atalanta Under 23.
La seconda squadra dell’Atalanta inizia così il suo percorso nel mondo del calcio dalla Serie C, ultimo gradino professionistico del calcio italiano. L’Atalanta under 23 è, dunque, una “squadra di raccordo” tra la Primavera e la squadra maggiore.
La creazione della nuova squadra permette in questa maniera ai bergamaschi di poter far crescere giovani interessanti senza perderne il controllo. La Dea, che nella sua storia ha sempre avuto un grande settore giovanile, compie così un altro passo verso l’élite del calcio italiano.
La possibilità di avere una seconda squadra, infatti, offre alla Dea l’opportunità di avere un ampio controllo su tantissimi giovani prodotti del proprio vivaio.
Al tempo stesso l’opportunità di testare i ragazzi ritenuti più pronti in una lega professionistica permette, alla prima squadra allenata da Gasperini, la possibilità di avere in casa giocatori già pronti.
L’Atalanta per la gioia del presidente Percassi è la seconda squadra in Italia a formare la squadra B, dopo l’esempio della Juventus. La speranza dei tifosi degli orobici è che questo progetto dia buoni risultati già nel medio-breve periodo.
Giovani più interessanti, stadio utilizzato per i match: ecco il progetto dell’Atalanta Under 23
L’Atalanta ha l’opportunità, dunque, di far crescere i propri giovani più interessanti a km zero, senza doverli mandare in prestito su e giù per la penisola.
Potersi allenare vicino al gruppo di mister Gasperini è, infatti, uno degli aspetti vantaggiosi che la Dea nel medio periodo saprà sfruttare a dovere.
Mentre la prima squadra è impegnata in una rivoluzione soprattutto offensiva della rosa, l’Under 23 ha alcuni perni da cui partire.
Tra i profili più interessanti ci sono ad esempio il centrocampista offensivo Cortinovis, e l’attaccante Latte Lath, a segno in amichevole con la squadra di Gasperini nel pre-campionato. I due giocatori potrebbero, dunque, mettersi in evidenza e trascinare la squadra ad ottimi risultati.
L’Atalanta Under 23 giocherà nel girone A di Serie C, prendendo il posto del Siena che non è riuscito per varie problematiche ad iscriversi al campionato.
Le partite non saranno giocate al Gewiss Stadium a disposizione dell’Atalanta “senior”, ma bensì allo stadio comunale di Caravaggio. La zona si trova nella Bassa Bergamasca, non lontana dal centro sportivo di Zingonia, e la capienza attuale dello stadio è di circa 2.200 posti.
Qui la Dea Under-23 giocherà dal via del campionato le proprie partite casalinghe, sotto gli occhi attenti di Percassi e di mister Gasperini, pronti ad individuare talenti da portare in A.
Regolamenti che riguardano il progetto dell’Atalanta under 23
Vanno sottolineati alcuni aspetti del regolamento che riguardano le seconde squadre nel nostro calcio, come la Juventus e l’Atalanta appunto.
Innanzitutto, c’è da evidenziare come la seconda squadra possa avere all’interno della propria rosa solo 4 ragazzi con età maggiore di 23 anni.
Altro aspetto da evidenziare è che, la squadra B, non può essere nella stessa categoria o in una categoria superiore alla squadra principale. Dunque, l’Atalanta Under-23 che parte dalla C, può essere promossa in Serie B, ma non potrà arrivare in A.
Infatti, la distanza minima tra due squadre appartenenti alla stessa società sportiva, è di una categoria di differenza.
Da sottolineare, poi, c’è il fatto che le due società di Serie A, dunque, Atalanta e Juventus, che hanno la seconda squadra, non possono finire nello stesso girone di Serie C con le Under-23.
Per questo, infatti, l’Atalanta Under 23 è stata inserita nel girone A, e la Juventus Next Gen in quello B.
Seguendo l’esempio della Juventus Next Gen, chi può unirsi all’Atalanta?
L’Atalanta è il secondo club italiano ad avviare un processo di squadra B, dopo la Juventus.
I bianconeri, pionieri in questo campo, stanno pian piano raccogliendo i frutti del progetto iniziato svariate stagioni fa. Vari sono, infatti, i giocatori emersi negli ultimi mesi come Fagioli, Miretti, Iling-Junior, giovani valori aggiunti per Allegri.
Oltre alla formazione della Juventus e alla Dea, quali altre squadre in A, possono sviluppare un progetto per una squadra B?
Tra le varie società di Serie A interessate a lavorare con i giovani, e con grande tradizione a livello giovanile, troviamo due club come la Roma e l’Inter, che potrebbero avviare un progetto del genere.
Entrambe le società, infatti, hanno grande tradizione a livello giovanile come confermato nelle ultime stagioni.
Per i due club le difficoltà legate a problemi di bilancio e al controllo del fair play finanziario potrebbero essere arginate dalla possibilità di valorizzare i propri giovani, con un duplice scopo.
Innanzitutto, potrebbe permettere alle casse delle due squadre di realizzare plusvalenze utili al bilancio. Inoltre, la seconda squadra potrebbe servire a trovare rinforzi già ad un buon livello senza spendere.
La Roma, ad esempio, nelle ultime stagioni ha sfornato talenti come Frattesi, Missori, Volpato; l’Inter, invece, un ottimo giocatore come Casadei. Tutti questi sono accomunati da un fattore: l’essere stati ceduti per fare plusvalenze.
La presenza delle seconde squadre in Serie C avrebbe cambiato il destino di questi ragazzi?
La sensazione è che sì, la presenza delle seconde squadre avrebbe potuto incidere molto anche in chiave mercato.
Altre squadre di A che possono poi interessarsi al progetto sono club come il Sassuolo e la Fiorentina, sempre attente anche alle formazioni giovanili.
Nei prossimi mesi vedremo se altri club avranno il coraggio di seguire la Juventus e l’Atalanta.
Il rovescio della medaglia: spariscono le squadre di provincia?
Tra i vantaggi in termini di valorizzazione dei giovani per i club che provano con coraggio a creare delle seconde squadre, c’è un lato oscuro.
La presenza di squadre di Serie A con delle seconde squadre in C, infatti, leva spazio e sogni a piccole società di provincia.
Questo è un aspetto che nel tempo deve essere tenuto sotto controllo e regolamentato, poiché il fenomeno delle seconde squadre sull’esempio della Juventus e dell’Atalanta, nei prossimi anni potrebbe andare ad allargarsi.