Vecchie Glorie: parliamo di Stefano Sorrentino

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Stefano Sorrentino

Dopo aver parlato ieri di Alessio Scarpi, oggi la redazione di 11contro11, per la rubrica “Vecchie Glorie”, vuole concentrarsi sulla carriera e sulle vicende di un altro noto portiere italiano. Estremo difensore di Palermo e Chievo Verona, Stefano Sorrentino è diventato, negli anni, un vero e proprio simbolo del calcio nostrano.

Vecchie Glorie: parliamo di Stefano Sorrentino

Famoso per essere uno strepitoso para-rigori, il nativo di Cava de’ Tirreni ha anche vinto un Campionato ed una Supercoppa italiana, nel 1997, quando indossava la maglia della Juventus. In Serie A ha neutralizzato ben 17 calci di rigore, classificandosi settimo nella speciale classifica all-time stilata per quest’abilità, alle spalle di alcuni mostri sacri, quali Handanovic, Pagliuca, Buffon, Consigli, Marchegiani e Antonioli. In carriera, però, il classe ’79 ne ha parati addirittura 25. 

La carriera di Stefano Sorrentino

Stefano Sorrentino nasce a Cava de’ Tirreni, il 28 Marzo 1979. Fin dalla tenera età entra in contatto con il mondo del pallone, dato che il padre Roberto è un professionista, anch’egli estremo difensore, a quel tempo del Catania. Il piccolo di casa cresce con una grande passione per il calcio, culminata poi nel 1996 con il suo ingresso nel settore giovanile della Lazio.

Dal 1996 al 1998, il portiere campano gioca prima per la Lazio e poi per la Juventus, sempre nelle formazioni giovanili. Nel 1998, infine, il Torino decide di puntare su di lui e ne acquista il cartellino. Nelle stagioni ’98-’99 e ’99-’00, il ragazzo non trova molto spazio, né tra le fila granata né tra quelle della Juve Stabia. Tuttavia, l’anno successivo, il Varese, società che milita in Serie C1, gli affida le chiavi della porta: in 30 presenze, il figlio d’arte subisce soltanto 22 reti.

Il ritorno a Torino e le esperienze all’estero

Dopo due anni lontano da casa, Stefano Sorrentino viene richiamato alla base e il Torino capisce che il potenziale è davvero incredibile. Aggregato alla rosa della prima squadra, il 22enne campano esordisce in Serie A: è il 16 Dicembre 2001. Dopo le prime apparizioni con i granata, Sorrentino torna ad essere il portiere di riserva di Luca Bucci. Nel 2002-2003, però, la squadra retrocede in Serie B e, grazie anche a questa “spinta”, nel 2003-2004, l’ex-Varese diventa titolare e disputa ben 43 partite con la maglia dei piemontesi.

Vecchie Glorie: parliamo di Stefano Sorrentino

L’anno successivo, dopo aver giocato 33 partite e 4 gare dei playoff, grazie anche alle sue parate, il Torino guadagna il diritto di giocare in Serie A. Purtroppo, però, il fallimento societario svincola automaticamente i calciatori tesserati e Stefano Sorrentino coglie l’occasione di giocare, per la prima volta, in una squadra straniera.

Nell’annata 2005-06 il portiere si accasa all’AEK Atene e gioca anche la Coppa Uefa. A fine campionato saranno 30 le presenze e due quelle internazionali. Grazie alle prestazioni della compagine greca, l’anno successivo Sorrentino ha la possibilità di giocare la Champions League. Nel turno preliminare l’AEK Atene vince e viene inserito nel girone con Milan, Lille e Anderlecht. Purtroppo l’avventura nella “Coppa dalle grandi orecchie” si conclude prematuramente. Retrocessi in Coppa Uefa, poi, gli ellenici subiscono la sconfitta da parte del più blasonato PSG.

Prima di tornare in Italia, Sorrentino decide di giocare, nella stagione 2007-2008, per la società più antica della Spagna: il Recreativo de Huelva. L’estremo difensore ex-AEK Atene è il primo calciatore italiano ad unirsi a questo storico e prestigioso club. Dopo un anno di militanza in Liga, tuttavia, l’originario di Cava de’ Tirreni decide di tornare in patria, firmando un contratto con il Chievo Verona.

Il ritorno in Italia: tra Chievo Verona e Palermo

Il 4 Luglio 2008, in comproprietà con il Recreativo de Huelva, la società di Verona acquista il cartellino di Stefano Sorrentino. Il portiere aiuta la squadra ad ottenere la salvezza e, durante l’estate successiva, il club giallo-blu riscatta il proprio tesserato. Nel campionato 2009-2010 Sorrentino inizia a dimostrare le proprie abilità da “para-rigori”. Durante l’arco della stagione il ragazzo ne neutralizza ben quattro e trascina i suoi al quintultimo posto e al raggiungimento di un bel traguardo: quello di possedere la quinta miglior difesa del torneo.

Vecchie Glorie: parliamo di Stefano Sorrentino

Nel 2010-’11 e nel 2011-’12, l’ex-Torino si distingue ancor di più con la maglia dei veneti. Il primo anno aiuta i compagni ad avere la quarta miglior difesa della Serie A; durante il secondo, invece, para ben quattro penalty e con il Chievo Verona raggiunge il 10° posto in graduatoria, grazie ai 49 punti guadagnati in 38 uscite.

Nella stagione 2012-’13, Sorrentino scende in campo 21 volte con i giallo-blù. Il 25 Gennaio 2013, infatti, passa al Palermo. Dopo quattro anni e mezzo di carriera nel Nord Italia, quando lascia la piazza scaligera, il n°54 ha collezionato ben 165 presenze. In Sicilia Stefano Sorrentino si adatta nel miglior modo possibile e compie il proprio esordio già il 27 Gennaio 2013, contro il Cagliari. Purtroppo la squadra, però, non riesce a rimanere in Serie A e, a fine annata, retrocede.

Sul finire dell’anno 2012-’13, il portiere rosanero para un altro rigore, ad Antonio Di Natale. In cadetteria, la stagione successiva, la rosa di Maurizio Zamparini si comporta egregiamente: Sorrentino è il portiere titolare e la squadra, dopo poco meno di un anno di assenza, torna in massima serie. Il Palermo vince il campionato e il n°1 siciliano gioca 34 partite. 

Vecchie Glorie: parliamo di Stefano Sorrentino

Palermo, Chievo Verona e il dilettantismo: gli ultimi anni di carriera

Il 29 Settembre 2014, per la prima volta, diventa capitano del Palermo, quando al 77′ Edgar Barreto esce dal campo. Nella stessa stagione, durante la ventiseiesima giornata di Serie A, Stefano Sorrentino è nominato nuovo capitano della squadra. La società e lo spogliatoio lo sostengono e il classe ’79 diventa una colonna del club. Nell’anno 2015-’16, però, il portiere e Ballardini, neo-tecnico, hanno un duro scontro, che si risolve con una concatenazione d’eventi. Prima il mister viene esonerato, successivamente viene richiamato, conducendo la squadra alla salvezza; ed infine Sorrentino decide di lasciare il Palermo, non volendo cedere il posto da titolare ad altri colleghi.

Il 2 Luglio 2016, dunque, annuncia il proprio ritorno al Chievo Verona. Nei successivi tre anni, il n°70 giallo-blu si distingue per l’ottimo rendimento in campo, nonostante la non più giovane età. Sorrentino è ancora uno dei portieri più forti di Serie A, anche dal punto di vista della forza mentale e dell’approccio. Il segno di questo strapotere è il rigore parato ad una vera leggenda del calcio. Il 21 Gennaio 2019, infatti, il portiere campano respinge il penalty di Cristiano Ronaldo, non riuscendo però ad impedire la sconfitta della propria compagine.

Vecchie Glorie: parliamo di Stefano Sorrentino

Alla fine del 2018-2019, Sorrentino perde il posto da titolare, in favore del più giovane Semper. Il 21 Gennaio 2020, dopo aver già lasciato il Chievo Verona, retrocesso in Serie B, annuncia il ritiro dalla scena calcistica. In realtà, però, il 27 Gennaio successivo, si unisce al Cervo, in Seconda Sategoria. Il mister dei liguri è il padre, Roberto, e Stefano si tessera in qualità di attaccante. Il 9 Febbraio dello stesso anno, l’ex-Chievo sigla il gol del 2-1, quello della vittoria, contro il Riva Ligure.

Il presente di Stefano Sorrentino

Dopo aver lasciato la squadra gialloblù, il 25 Giugno 2020 Sorrentino viene ingaggiato come direttore tecnico dall’FC Torinese. Il padre, tuttavia, segue l’ex-n°70 e diventa tecnico della società piemontese. Ecco perché, il 28 Settembre 2020, ancora una volta, Sorrentino indossa le scarpe da calcio e scende in campo. L’11 Ottobre 2020 il 41enne salernitano segna un altro gol, contro il Pianezza, nel campionato di Promozione.

Ad oggi, l’ex-n°70 clivense è costretto ad osservare gli sviluppi della pandemia che ci ha colpiti. Impossibilitato a scendere in campo, il 20 settembre 2020 ha debuttato come opinionista nel programma televisivo Pressing, in onda su Italia 1. 

Vecchie Glorie: parliamo di Stefano Sorrentino

La vita privata dell’estremo difensore è caratterizzata dalla presenza delle quattro figlie, avute da due matrimoni differenti. Il lontano 9 giugno 2002, infatti, Sorrentino si è sposato con Antonella Parrella, con la quale conviveva già da poco meno di un anno. Dalla prima moglie il classe ’79 ha avuto tre figlie: Carlotta, Matilda e Maria Vittoria. Successivamente, dalla nuova relazione con Sara Ruggeri, il 16 settembre 2013, ha avuto la quarta figlia: Viola

Sorrentino è il simbolo di un calcio che non c’è più. Solamente due i grandi club con i quali il nativo di Cava de’ Tirreni ha giocato e due le piazze che lo hanno amato ed apprezzato di più. Il figlio d’arte ha vissuto una seconda giovinezza all’ombra delle mura della città di Romeo e Giulietta, dimostrando di essere un grandissimo atleta, anche a 40 anni compiuti. La volontà di inseguire un pallone, anche a più di un anno di distanza dal ritiro, ci fa comprendere quanto grande sia la storia d’amore che lega Stefano Sorrentino al gioco del calcio.

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