Si conclude la settimana di Vecchie Glorie con l’appuntamento dedicato a Ricardo Oliveira, altro attaccante conosciuto in Italia. Attualmente in attività, il classe ’80 è in forza all’Athletic Club MG. Al di là della parentesi rossonera, Oliveira ha girato diversi club d’Europa ma non sembra essere ancora pronto ad appendere gli scarpini al chiodo. A poco più di 40 anni, l’attaccante brasiliano vuole continuare a dire la sua.
Ricardo Oliveira: i primi anni
Dopo aver narrato le gesta di Martins e Stellone – due conoscenze del calcio italiano – eccoci ad un altro appuntamento che mira ad analizzare il percorso di un attaccante.
Nato il 6 Maggio del 1980 a San Paolo (in Brasile), Ricardo Oliveira muove i suoi primi passi nel mondo del calcio con il Portuguesa, club della sua città, dal 1995, esordendo già nel 2000 vestendo – a livello professionistico – la maglia di quel club per tre stagioni, contando 82 presenze e 49 gol, bottino molto rilevante. Nel 2003 si trasferisce al Santos dove rimarrà per un solo anno. Qui segna 20 reti in 31 apparizioni, per poi partire alla volta della Spagna. La compagine brasiliana avrà modo di riaccoglierlo tra il 2015 e il 2017, annate molto positive per lui.
Dal Valencia al Betis con le varie parentesi
Nel 2003/2004 giunge la chiamata del Valencia e per l’attaccante di 23 anni sembra essere l’occasione giusta per mettersi in mostra e farsi conoscere in Europa. Il club spagnolo vive un’ottima stagione, fatta di successi, portando a casa scudetto e Coppa UEFA, sebbene i gol di Oliveira non siano molti, appena nove in trenta gettoni.
Nel 2004/2005 si sposta al Real Betis, rimanendo così in Spagna fino ad Aprile 2006. Con il Betis vince la Coppa del Re e può così festeggiare un altro trofeo, seppur si ritrovi a vivere una brevissima parentesi al San Paolo, con appena 12 gare e 7 gol. Di ritorno dal Brasile, approda in Italia per vestire la maglia del Milan. In rossonero brilla pochissimo e riesce a mettere a segno appena cinque sigilli, al fronte delle 37 gare disputate. Partecipa alla vittoria della Champions League (2006/2007) ma non risulta essere un giocatore fondamentale per i rossoneri, tanto da andare via dopo una stagione.
Nel 2007/2008 è di nuovo in Spagna, stavolta per vestire la maglia del Real Saragozza con cui rimarrà fino a Gennaio 2009. In una stagione e mezzo (tra prima e seconda divisione) totalizza 61 presenze e 31 gol, facendo ritorno al Betis. Chiude la sua avventura nella penisola iberica a Giugno 2009, con un totale di 76 presenze e 39 gol con la maglia del Real Betis.
Le annate negli Emirati Arabi
Dopo l’Europa decide di cambiare rotta a livello calcistico, spostandosi negli Emirati Arabi per accettare l’offerta dell’Al-Jazira. In questo club giocherà per diverse stagioni, dal 2009/2010 al Gennaio 2014, con un breve ritorno al San Paolo (nel 2010). Con il club emiratino riesce a segnare e divertire, oltre che vincere. Ben 92 gol in 119 presenze e quattro trofei conquistati: uno scudetto, una Coppa di Lega e due Coppe del Presidente.
Meno fortuna trova con l’Al-Wasl, giocando appena qualche mese, tra Gennaio e Giugno 2014, contando 4 reti e 12 apparizioni.
Il ritorno in Brasile di Ricardo Oliveira
Il ritorno – definitivo – in Brasile avviene nel 2015, con la chiamata del Santos che gli darà fiducia per tre annate. In totale Oliveira segna 91 gol in 171 partite, alzando al cielo ben due trofei (entrambi relativi al campionato).
Dal 2018 a Settembre 2020 veste la maglia dell’Atlético Mineiro, segnando 37 reti in 110 gare e vincendo, anche in questa occasione, il campionato. Esperienze meno rilevanti – e molto brevi – quelle con Coritiba e Sao Caetano, rispettivamente da Settembre 2020 a Febbraio 2021 (con 18 apparizioni e due sigilli) e da Gennaio a Febbraio 2022 con zero minuti giocati.
Breve esperienza anche con la nazionale verdeoro. Con il Brasile Ricardo Oliveira conta 15 presenze in dodici anni (dal 2004 al 2016), impreziosite da cinque reti e dalla vittoria della Copa America – nel 2004 – e della Confederations Cup nel 2005.
Attualmente in forza all’Athletic Club MG, può vantare una rete in nove apparizioni, pronto però a macinare ancora gol e vivere di calcio.