Bologna-Benevento, la conferenza di Mihajlovic alla vigilia

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Il Bologna cerca continuità dopo il tris a Parma: la squadra di Mihajlovic attende il Benevento per la terza giornata di ritorno. Gli emiliani proveranno anche a riscattare la sconfitta nella gara di andata.

Bologna-Benevento, Mihajlovic: «Barrow? Dovrebbe fare altre sei-sette doppiette…»

Le parole del tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic alla vigilia della sfida: «E’ una partita difficile come tutte, sulla carta è alla nostra portata come quella col Parma. Giochiamo in casa e dobbiamo ripetere l’ultima prestazione, con la nostra mentalità e identità facendo attenzione ai dettagli che possono fare la differenza. Le prestazioni ci sono sempre da parte nostra, ora non è più una questione fisica ma mentale che ti fa diventare vincente una prestazione. Sappiamo dove il Benevento può essere pericoloso e stiamo in guardia, ma la maggior parte del lavoro lo facciamo su noi stessi. Orsolini? Gioca Skov Olsen».

Sul centrocampo: «Siamo messi bene. Schouten è un giocatore fondamentale per noi perchè ci dà equilibri e ha i tempi di gioco, è una lavatrice che se gli dai i palloni sporchi ce li ridà puliti. Svanberg e Dominguez stano facendo bene, Poli si sta allenando bene ed e una risorsa in più, anche Baldursson sta bene. Fra l tante scelte Schouten è quella di cui non possiamo fare a meno ma è anche diffidato. Quando prenderà l’ammonizione, e speriamo il più tardi possibile, giocherà Poli al suo posto».

Barrow è tornato protagonista con una doppietta a Parma: «Per fermarsi dovrebbe fare atre sei-sette doppiette. Siamo tutti contenti perchè si è sbloccato e speriamo che continui così. Noi lavorare sempre dal punto di vista individuale su di lui, ci auguriamo di vedere altri miglioramenti. Deve lavorare sulla protezione del pallone, sul posizionarsi bene e sull’attaccare la profondità, insomma quello che deve fare una prima punta. A volte si abbassa troppo o sta troppo largo, altre resta indietro quando ci sono i cross».

La gara di andata: «Creato diverse occasioni e abbiamo perso, ma se la rigiocassimo…»

I miglioramenti del Bologna da quando c’è Sinisa in panchina: «Abbiamo fatto passi in avanti. Quando sono arrivato il mio obiettivo era creare un gruppo: eravamo disperati perché dovevamo salvarci e ogni partita era per noi una questione di vita o di morte, non potevamo fare passi falsi. I ragazzi sono stati bravissimi, lì abbiamo cementato il gruppo. Il lavoro successivo è stato avere un’identità precisa del nostro gioco. Quando sono arrivato sapevo che la mia squadra era cazzuta e lottava su ogni pallone, pur con meno gioco e qualità ma a me bastava quello. Volevo dare una scossa, mettere ogni giocatore al posto giusto e avanzare di 20-30 metri il baricentro, dare coraggio e serenità. Dopo abbiamo lavorato sulla nostra mentalità, un aspetto che richiede più tempo e pazienza: adesso so che la mia squadra farà sempre la partita».

Ai felsinei è speso mancato il killer instinct in area di rigore: «Il cinismo sotto porta ci è mancato durante tutto il campionato. Nella gara di andata a Benevento abbiamo avuto quattro-cinque occasioni davanti alla porta e poi abbiamo perso, ma se rigiocassimo quella gara altre volte non la perderemmo. Domani i nostri avversari ci metteranno in difficoltà senza altro ma penso che siamo più forti di loro, dobbiamo comunque dimostrarlo sul campo. Per creare occasioni non sfruttiamo l’errore dell’avversario ma cerchiamo di arrivarci attraverso il nostro gioco di arrivare alle occasioni. Per come stiamo in questo momento, sono sicuro che domani avremo le chance per segnare».

Bologna-Benevento, Mihajlovic scherza su Inzaghi: «Da giocatori ogni tanto lo minacciavo…»

Mihajlovic su Inzaghi, grande ex della sfida: «Siamo amici, lui ha fatto una cosa grandiosa per me e che non dimenticherò mai: il giorno dopo aver giocato e vinto la finale di Champions League contro il Liverpool è venuto alla mia partita di addio al calcio giocato. Da avversari lo minacciavo ogni tanto. Siamo rimasti sempre in ottimi rapporti, è un bravissimo ragazzo e sono contento che sia riuscito a riprendere ad allenare, sta facendo bene. Avrò piacere di vederlo domani».

Sulla tifoseria rossoblù: «Ogni tanto c’è qualche tifoso quando arriviamo allo stadio. Sono sicuro che i nostri supporters sono stati sempre vicini alla squadra, anche nei momenti difficili. Ci mancano, vedere lo stadio pieno e tutta un’altra emozione. Sono curioso quando ritorneranno, le prime partite saranno forse difficili come le prime senza pubblico, ora ci siamo un po’ abituati. A marzo in Emilia-Romagna i tifosi forse potranno tornare allo stadio».

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