C’era una volta il miracolo Chievo, una vera e propria favola da raccontare ai bambini. Tuttavia, la squadra che nei primi anni 2000 ha fatto sognare i tifosi di ogni piccola realtà calcistica ad oggi sembra aver perso spirito e ambizioni. Che fine ha fatto la compagine approdata ai preliminari di Champions nel 2006? I Mussi Volanti, ormai da diverso tempo, sembrano essere tornati a terra. Dopo quasi 19 anni di permanenza stabile in Serie A (se si omette la momentanea retrocessione nel 2007), i gialloblù ora arrancano nella divisione cadetta. Ma qual è l’organico su cui attualmente società e tifosi fanno affidamento? Il Chievo merita davvero la promozione in Serie A? Per analizzare questi aspetti, occorre fare alcuni passi indietro.
La stagione 2018/19: i Clivensi conoscono la vergogna della retrocessione
L’ultima stagione che vide la partecipazione del Chievo in Serie A si preannunciò fin da subito cupa. Ancor prima dell’avvio del Campionato, il Tribunale Federale Nazionale assegnò 3 punti di penalizzazione alla squadra ed inibì il presidente Campedelli fino al termine del 2018 per plusvalenze fittizie.
Le prime gare di Serie A (2 i punti ottenuti nelle prime 11 giornate) non furono altro che il triste canovaccio seguito per tutto il resto della stagione: fra avvicendamenti in panchina, cessioni di giocatori importanti e prestazioni a dir poco imbarazzanti, il Chievo mostrò un inutile scatto d’orgoglio solo verso aprile. Nello stesso periodo, esordirono e giocarono con continuità calciatori promettenti come il portiere Šemper, Kiyine, Stępiński ed il giovanissimo Emanuel Vignato.
Il primo anno in Serie B
Oltre all’addio di alcune bandiere gialloblù, fra cui Sergio Pellissier (ritiratosi), la sessione di mercato estiva vide anche la partenza di parecchi giovani promettenti. La società li sostituì con calciatori meno conosciuti, anche se (alcuni) di buone prospettive (Segre, S. Esposito).
La stagione, purtroppo, non andò come tifosi e società inizialmente speravano, complici anche le prestazioni deludenti dei nuovi acquisti, fra cui Pucciarelli, e l’addio di Vignato a gennaio. Il Chievo, infine, raggiunse i playoff a stento, solo nelle ultime partite.
Dopo aver vinto in gara unica contro l’Empoli, i Mussi furono eliminati in semifinale proprio dallo Spezia di Italiano, che quest’anno sta dando ottima prova di sé dopo essere passato nella massima serie.
Il 2020-21 vedrà la promozione del Chievo in Serie A?
Quest’anno, la finestra di mercato estiva lasciava presagire una rivoluzione in casa Chievo: via, ancora una volta, molti giovani richiesti dai club di A, rimpiazzati da alcuni acquisti di spessore (Ciciretti) e nuove promesse (Viviani, De Luca).
Tuttavia, nonostante le qualità della rosa, i risultati sono stati molto altalenanti, tanto che attualmente il Chievo si trova al 7° posto. Per arrivare almeno ai playoff, i gialloblù dovranno giocare un ottimo finale di stagione e, magari, puntare su alcuni giovani in rampa di lancio. Su tutti spicca un nome, quasi come un déjà vu: che possa essere proprio Samuele Vignato (trequartista già osservato da molti addetti ai lavori) a fare le veci del fratello passato al Bologna, portando il Chievo alla promozione in Serie A?