Continua la rubrica “Vecchie Glorie” targata 11contro11 e, stavolta, l’appuntamento riguarda Sergio Pellissier, vera e propria bandiera del Chievo Verona. Ben 17 stagioni con la casacca gialloblù, indossando la numero 31. Moltissimi i gol realizzati e i record ottenuti, un attaccante prolifico e sempre pronto a dare il proprio contributo. Un grande uomo dentro e fuori dal campo. Così possiamo presentare Sergio Pellissier, leader all’interno del rettangolo di gioco, forza in più in panchina, punto di riferimento nello spogliatoio. Tra l’altro a non mancargli era anche il fiuto per il gol, spesso e volentieri è stato infatti decisivo con le sue reti.
Sergio Pellissier: la sua gavetta
Se nelle puntate precedenti si è parlato di giocatori come Di Napoli e Di Natale, non può passare inosservata la carriera di Sergio Pellissier, una delle ultime bandiere del calcio italiano, sempre fedele alla propria squadra.
Nato ad Aosta il 12 Aprile 1979, comincia a muovere i primi passi sul rettangolo verde con il Torino, prima nelle giovanili e poi in prima squadra, debuttando in Serie B il 9 Marzo 1997 contro la Salernitana. In quella stagione Pellissier non riceve più altre occasioni; la società preferisce dunque mandarlo in prestito in Serie C1, nelle fila del Varese. Con la compagine lombarda gioca due stagioni, segnando nel complesso 13 reti in 60 apparizioni.
Nel 2000 viene poi acquistato dal Chievo Verona che, però, inizialmente, lo trasferisce in prestito alla SPAL, per fargli fare un’ulteriore gavetta. Ancora Serie C1 per lui ma, in queste due stagioni, Pellissier si mette in evidenza, dimostrando non soltanto grandi doti ma un ottimo potenziale. Si contano infatti 21 gol in 50 presenze, un miglioramento considerevole rispetto all’esperienza lombarda.
Sembra così essere giunto il momento per il salto di qualità, visto che la società veronese chiama Sergio Pellissier in squadra, pronto per “il calcio che conta”.
Sergio Pellissier e il Chievo Verona: un amore senza fine
Il 22 Settembre del 2002 fa il suo esordio in Serie A, realizzando così un sogno che coltivava sin da ragazzino. Qualche mese più tardi, arriva il suo debutto anche in Coppa Uefa, mentre bisogna aspettare il 3 Novembre per il primo sigillo in maglia gialloblù, nei minuti di recupero ai danni del Parma. La sua prima stagione nella serie maggiore si conclude con un bottino di 5 reti in 25 presenze, senza però riuscire a centrare la qualificazione europea.
Nelle successive stagioni Sergio Pellissier scala le varie gerarchie fino a diventare un punto di riferimento per la compagine scaligera, che vede in lui l’attaccante perfetto per la causa del Chievo Verona. Grazie soprattutto alle sue doti tecniche – e all’istinto del gol – l’attaccante classe ’79 inizia una vera e propria storia d’amore con il club. Nella stagione 2004/2005 è capocannoniere della squadra (con 7 gol) e raggiunge – in extremis – la salvezza.
Nell’anno successivo invece va finalmente – per la prima volta – in doppia cifra, rendendosi protagonista di un’ottima stagione che porta il Chievo Verona alla qualificazione in competizioni europee, collocandosi in settima posizione. Per le vicende legate a calciopoli, il club (per la prima volta nella sua storia) approda in Champions League. Le sue 13 reti in 34 presenze iniziano a pesare – in positivo – per il club, che ormai gli affida tutto il reparto offensivo. La stagione successiva delude del tutto le attese, non tanto per l’eliminazione nel turno di Champions, quanto per la retrocessione in cadetteria, a nulla servono le 8 reti di Sergio Pellissier.
L’anno in Serie B e il ritorno nel massimo campionato
Inutile dire che Pellissier non abbandona la squadra nel momento del bisogno, seguendo il club in Serie B e diventandone il capitano. L’obiettivo della promozione viene centrato dopo appena una stagione, con 22 reti messe a segno in 37 presenze. Dunque, vincendo anche il campionato di Serie B, il 2007/2008 si rivela un anno di transizione per il Chievo Verona che torna, immediatamente, nei primi 20 club italiani.
Ritornati così in Serie A l’obiettivo rimane la salvezza e la conseguente permanenza nel massimo campionato. Scopo raggiunto grazie anche ai 13 sigilli. Menzione d’onore per la sua prima tripletta ai danni della Juventus, con il match poi concluso 3-3. Tra le sue vittime preferite anche l’Inter, a cui ha dato non poche beghe, regalando soddisfazioni – e punti – ai propri compagni. Nelle stagioni successive contribuisce ad una tranquilla permanenza con 22 reti complessive, 11 per campionato.
Ormai sempre più punto fisso della squadra, il capitano classe ’79 viene amato non soltanto dai tifosi del Chievo, ma da chiunque segua questo sport, grazie alla sua correttezza, fedeltà e dedizione. Apprezzamenti del tutto meritati per un calciatore che sposa la maglia del Chievo Verona per ben 17 stagioni, realizzando tantissime reti – spesso fondamentali – e conquistandosi non pochi record personali.
E, come ogni storia d’amore che si rispetti, non sono mancati attriti tra club e giocatore, per fortuna sempre chiariti grazie al rispetto reciproco. Nonostante le diverse squadre interessate, Sergio Pellissier ha deciso di rimanere fedele al club, diventandone poi il protagonista.
Il 10 Maggio 2019 si ritira ufficialmente dal calcio giocato, dopo aver scritto un’enorme pagine di storia del club, a cui sarà sempre grato e che non potrà dimenticarsi di lui. Verrà infatti ritirato anche il suo numero di maglia, così da rimanere impresso anche per i giocatori e i tifosi del futuro, che potranno rivivere tutta la classe dell’attaccante aostano.
Piccola parentesi italiana
Per quanto riguarda il percorso in nazionale, Sergio Pellissier conta una sola presenza, grazie alla convocazione di Marcello Lippi nel 2009. Il 6 Giugno scende in campo contro l’Irlanda del Nord. Da subentrato sigla la rete del 3-0 che chiude definitivamente la gara portando l’Italia ad una tranquilla vittoria.
Nonostante l’ottimo esordio, non verrà più richiamato per vestire la maglia azzurra.
Sergio Pellissier: i tanti record
Nel corso delle 17 stagioni giocate con il Chievo Verona, Sergio Pellissier merita di essere definito un’icona del calcio italiano. Spesso sottovalutato, ha dimostrato a tutti le sue grandissime caratteristiche e doti tecniche ed atletiche, scrivendo la storia della compagine scaligera.
Oltre ai gol, ha ottenuto numerosi record personali, come:
- Record di presenze complessive con il Chievo Verona: 517;
- Record di presenze in gialloblù in Serie A: 459;
- Miglior marcatore del club: 112 reti;
- Calciatore più “anziano” a segnare una rete in Serie A: 39 anni e 290 giorni;
- Marcatore con più gol all’attivo nel Derby di Verona: 4 reti.
Complessivamente, Sergio Pellissier conta una media di 0,28 gol a partita, per un totale di 635 apparizioni e 175 reti.
Il suo presente
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, non è rimasto molto tempo lontano dai campi di calcio. Infatti a Giugno 2019 (subito dopo il suo ritiro) Sergio Pellissier è diventato il responsabile dell’area tecnica del Chievo Verona e del calciomercato del club, insieme al procuratore Giorgio De Giorgis. Verso la fine di quell’anno riesce ad ottenere il diploma di direttore sportivo. Nel successivo campionato, proprio in queste vesti, riesce a conquistare il sesto posto in Serie B, ritagliandosi un posto nei playoff, senza però centrare la promozione. Al termine della stagione – a causa di alcuni screzi – lascia così l’incarico.
Attualmente, sembra dunque che Sergio Pellissier si sia preso una pausa dai campi di gioco, in modo da dedicarsi completamente a sua moglie ai loro tre figli.