Insostituibile. Danilo si è preso il Brasile e la Juventus a suon di ottime prestazioni. Con lui la Vecchia Signora non ha mai perso nelle sette partite disputate e con il Brasile Tite lo ha schierato ben 27 volte, una in più del mostro sacro Dani Alves.
Juventus, Danilo sinonimo di certezza
Danilo Luiz da Silva, comunemente chiamato Danilo, è arrivato a Torino nello scambio con Cancelo con il Manchester City e un corrispettivo di 27 milioni di euro. Il brasiliano è arrivato sotto il scetticismo generale della piazza e degli addetti ai lavori visto che ha 4 anni in più del calciatore andato a Manchester. Ma con il suo viso pulito e con mai una parola fuori posto ha scalato le gerarchie nello scacchiere bianconere. Con Pirlo, partiva largo a destra per poi spostarsi verso il centro del centrocampo, fino a coprire il ruolo di play davanti alla difesa. Stessa cosa riproposta da Allegri viste le assenze in contemporanea di Arthur, Ramsey e con Locatelli che doveva ancora le misure del mondo Juventus. Nell’attuale stagione è un titolare irremovibile nel suo ruolo più congeniale come terzino destro, dimostrando di saper giocare anche in posizione più centrale. Il brasiliano ha firmato un quinquennale da 4 milioni di euro, un’operazione che si sta rivelando tra le più azzeccate degli ultimi anni.
Piovono elogi anche dal Brasile
Apprezzamenti anche da parte del Brasile: “Danilo porta solidità difensiva, libera il secondo centrocampista e l’attaccante sul lato destro, dando equilibrio alla squadra” ha detto di lui Tite, un pensiero che condividono tutti gli allenatori che ha avuto alla Juve, compreso Allegri, che in questa stagione ha dimostrato di volerci puntare forte. Nel Brasile che corre verso Qatar 2022 Danilo è fondamentale. Sempre presente, in tutte e 10 partite che la Selecao ha vinto (9) o pareggiato, l’ultima con la Colombia.
Si scrive Danilo si legge affidabilità, una certezza nella Juventus e nel Brasile di oggi e in quelli di domani.