Ad un mese di distanza dall’ultima pubblicazione, torna ad 11contro11 la rubrica dedicata alle famiglie con componenti legati al mondo del calcio. Dopo avervi parlato della storia dei fratelli Alcantara (Thiago e Rafinha), oggi dedichiamo il nostro approfondimento alla narrazione delle vicende dei due fratelli Xhaka.
Taulant e Granit, infatti, stanno ancora calcando i campi europei, uno con la maglia del Basilea e l’altro con la casacca dell’Arsenal. I due, come per quanto accaduto anche ai fratelli Alcantara e Boateng, hanno le medesime origini ma difendono i colori di due paesi diversi. Il più grande (Taulant), infatti, dopo la trafila all’interno della rappresentativa svizzera, ora difende i colori dell’Albania; Granit, invece, il minore, ha sempre giocato per gli elvetici e, tutt’oggi, fa parte della rappresentativa svizzera.
I fratelli Xhaka sono originari di Podujevo, in Kosovo, paese dal quale i genitori dei ragazzi sono emigrati nel lontano 1991, trasferendosi a Basilea. Proprio qui è sbocciata la carriera dei due, dato che entrambi, almeno in un primo momento, hanno indossato la maglia della squadra del Canton Basilea Città.
La storia dei fratelli Xhaka
Prima di parlare dettagliatamente delle vite dei due calciatori, è bene presentare, come inquadramento generale, anche il ruolo e le caratteristiche di ognuno dei due.
Taulant Xhaka è un centrocampista, o difensore, del Basilea. Dal lontano 2001 il maggiore dei due sta difendendo i colori della squadra svizzera, avendo vissuto un’unica parentesi di un anno e mezzo al Grasshoppers. Granit, invece, può ricoprire vari ruoli della mediana, garantendo quantità e qualità, soprattutto in fase di interdizione. Il classe ’92 può infatti essere schierato come centrocampista difensivo o come mezzala, avendo anche buoni doti di inserimento.
Il più piccolo dei due Xhaka, inoltre, è dotato di una buona personalità, che lo ha reso leader di ogni squadra nella quale abbia militato, e lo ha fatto diventare il capitano della Nazionale svizzera.
La carriera di Taulant
Taulant Xhaka nasce il 28 marzo 1991 a Basilea, poco dopo che i suoi genitori si sono trasferiti in Svizzera dal Kosovo. Fin da piccolo, il più grande dei fratelli Xhaka si appassiona al gioco del calcio e, già a 5 anni entra a far parte delle giovanili del Concordia Basilea. Dal 1996 al 2001 milita tra le fila della “sorella minore” del club più famoso della città.
Nel 2001, proprio la società rosso-blu si interessa al ragazzo di origine ex-jugoslava, ingaggiandolo. Dal 2001 al 2008 Taulant veste le casacche delle formazioni minori del Basilea, arrivando, nel 2011, a debuttare in prima squadra. Dopo sole 15 presenze tra tutte le competizioni, però, viene mandato in prestito, per maturare un po’ di esperienza.
Nel gennaio del 2012, quindi, il classe ’91 si accasa al Grasshoppers, altra società svizzera con sede a Zurigo. Con i bianco-blu, Taulant Xhaka vince i suoi primi trofei da protagonista: nel 2012-2013, infatti, il club vince la Coppa Svizzera. In seguito all’anno e mezzo di esperienza, il Basilea lo richiama.
Dal luglio del 2013, quindi, Taulant sta difendendo i colori della squadra che, prima di tutte, lo ha fatto esordire tra i “grandi”. Il giovane albanese (perché dopo l’Under-21 il ragazzo ha deciso di cambiare i propri colori d’appartenenza), quindi, si conquista il posto da titolare e, negli anni, conquista numerosi titoli. Il maggiore dei fratelli Xhaka vince 4 campionati consecutivi (dal 2013 al 2017) e anche due Coppe Svizzera.
Taulant Xhaka in Nazionale
Come anticipato anche nei paragrafi precedenti, Taulant Xhaka ha difeso le sorti della Nazionale svizzera dall’Under-17 all’Under-21, salvo poi decidere di voler indossare la maglia dell’Albania. Nel 2013, la scelta lo porta costantemente in quel di Tirana, per il raduno del gruppo nazionale. Il 7 settembre 2014 esordisce con i Kuqezinjte, nella partita contro il Portogallo, valida per le qualificazioni ad Euro2016.
Con l’Albania, il classe ’91 disputa gli europei in Francia nel 2016, ed è proprio qui che le storie dei due fratelli si incrociano. Nel girone di qualificazione alla fase successiva, Taulant e Granit si sfidano, uno con la maglia delle aquile e l’altro con quella elvetica. A differenza, per esempio, dei due fratelli Boateng, che non si rivolgono quasi la parola, tra i due Xhaka scorre buon sangue, ed il rapporto sembra essere anche molto bello.
La carriera di Granit
Granit Xhaka nasce il 27 settembre 1992, a Basilea. Seguendo le orme del fratello maggiore, nato solamente un anno e mezzo prima di lui, intraprende una carriera all’interno del mondo del calcio. Dal 1997 al 2002 gioca per il Concordia Basilea, stessa squadra che aveva fatto conoscere Taulant all’universo del football.
Dal 2002 al 2008, quindi, milita nelle selezioni giovanili del Basilea, club che lo ha prelevato dal più umile Concordia. Tra il 2008 e il 2010, prima di spiccare il grande salto, gioca per l’Under-21 della compagine, segnando anche 11 reti. Dal 2010-2011 raggiunge il fratello, che era già stato “promosso” in prima squadra. Il 28 luglio 2010, anticipando Taulant nei tempi, esordisce con i rosso-blu, in un match valido per il terzo turno di qualificazione alla Champions League.
In Svizzera, il classe ’92 vince subito la Super League, realizzando anche un gol e servendo tre assist. L’anno successivo conquista ancora il campionato nazionale, collezionando ben 24 presenze e 1596 minuti in campo e aggiungendo al proprio palmarès una Coppa Svizzera.
Il passaggio al Borussia Monchengladbach e l’approdo all’Arsenal
Il 20 maggio 2012, Granit Xhaka viene acquistato dal Borussia Monchengladbach, per una cifra vicina ai 9 milioni di euro. In terra teutonica il ragazzo svizzero non vince alcun trofeo, ma, nel 2012, viene inserito all’interno della lista dei calciatori più promettenti nati dopo il 1991, stilata dalla rivista Don Balon.
La parentesi di quattro anni in Germania fa esplodere il suo potenziale e Granit diventa uno dei centrocampisti più apprezzati in Europa, nonché anche capitano della compagine tedesca. In quattro stagioni, tra il 2012 e il 2016, il classe ’92 colleziona 140 presenze, condite da 9 gol e 8 assist, dimostrandosi efficace più da mediano che da incursore o trequartista.
Grazie alle sue prestazioni, il campionato più prestigioso del mondo, mette gli occhi sul gioiellino di Basilea. ll 25 maggio 2016, infatti, l’Arsenal lo strappa alla concorrenza e, per 40 milioni di euro, lo porta a Londra. Fin da subito è un titolare dei Gunners e, a fine anno, vince l’FA Cup, battendo in finale gli acerrimi rivali del Chelsea.
Nella seconda stagione in Inghilterra, Xhaka disputa 38 gare di campionato sulle 38 disponibili, facendo segnare un record. Il 27 settembre 2019 diventa anche il capitano della squadra, dopo esser già divenuto il “condottiero” della Svizzera, nel 2018. Due mesi dopo, tuttavia, a causa di un acceso diverbio con i tifosi e del lancio della maglia, viene sostituto nel ruolo di capitano da Pierre Emerick-Aubameyang.
Granit Xhaka in Nazionale
Il minore dei fratelli Xhaka, a differenza di Taulant, ha vestito da sempre la casacca della Svizzera. A partire dall’Under-17, il nativo di Basilea ha giocato con i bianco-rossi, vincendo addirittura il Mondiale U-17 del 2009, in Nigeria. Nel 2011, passato all’Under-21, ha trascinato i suoi fino in finale, salvo poi perdere contro la Spagna.
Il 4 giugno 2011 ha esordito con la Nazionale maggiore, contro l’Inghilterra, in una sfida valida per le qualificazioni ad Euro2012. Il 15 novembre successivo ha segnato il suo primo gol con la rappresentativa elvetica. Nel 2014 gioca il Mondiale in Brasile, scendendo in campo sempre, e venendo eliminato agli ottavi di finale dall’Argentina.
Con l’arrivo dell’ex-Lazio Petkovic, il suo ruolo cambia e Granit diventa il mediano titolare della squadra, in un centrocampo “a due”. Nel 2016 disputa i campionato Europei in Francia, affrontando Taulant, che difendeva i colori dell’Albania. Per la prima volta nella storia della rassegna continentale due fratelli si sono scontrati vestendo casacche diverse.
Durante gli Europei francesi, insieme a Lichtsteiner e a Shaqiri, Granit Xhaka è stato coinvolto in uno scontro di ideologie con la FIFA, per aver compiuto un’esultanza nazionalista che richiamava la volontà di unire tutti gli albanesi sotto la bandiera di un unico Stato.
L’ultimo squillo di Granit con la Svizzera è proprio arrivato agli ultimi campionati Europei, quando ha guidato la sua nazionale ai quarti di finale, eliminando la Francia ai rigori e venendo eletto MVP del match, per aver servito al compagno l’assist del decisivo 3-3.
Il presente dei fratelli Xhaka
Taulant Xhaka, ancora oggi, sta giocando per il Basilea. Il classe ’91, in questa stagione, ha già disputato 21 gare, 8 a livello europeo, tra qualificazioni alla Conference League e gironi della terza coppa europea. Il bilancio della sua carriera vede, in maglia rosso-blu, 309 presenze totali, con 7 gol e 22 assist all’attivo. All’età di 31 anni, il ragazzo albanese non ha ancora intenzione di appendere le scarpe al chiodo.
Granit Xhaka, dal canto proprio, milita ancora nell’Arsenal. Dopo il campionato europeo condotto da assoluto protagonista, tuttavia, numerose Big europee si erano segnate sul proprio taccuino il nome dello svizzero. A causa di alcune piccole divergenze tra domanda ed offerta, purtroppo, non abbiamo potuto ammirare, in Italia, le giocate del centrocampista. La Roma, infatti, lo scorso agosto, aveva provato a prelevare il calciatore dall’Arsenal.
Riflessione finale sulla storia dei due fratelli
A differenza di tante altre storie che vi abbiamo raccontato, quella dei due Xhaka è molto meno caratterizzata da eventi straordinari. Le vite di Taulant e Granit sono semplici, ricche di sport e di amore fraterno. Sia il classe ’91 che il classe ’92 vivono le proprie esistenze dedicandosi alle rispettive famiglie e al gioco del football, consapevoli di essere dei privilegiati e di aver reso lavoro una loro grandissima passione.
Taulant, più di Granit, ama stare distante dalle telecamere, ma anche il minore dei due non si è grandemente esposto ad episodi controversi. Il particolare che rende speciale le loro storie, come detto poco fa, è l’amore che li mette in relazione. Pur avendo scelto di indossare le maglie di due paesi diversi, infatti, i fratelli Xhaka, ogni volta che si incontrano, si scambiano un abbraccio lungo e sincero, simbolo del legame che, indissolubilmente, li unisce.