Dopo molti anni nella massima serie, Alberto Paloschi sembra aver trovato la sua dimensione in cadetteria, vestendo la maglia della SPAL. Nelle ultime stagioni l’attaccante – con un passato importante al Chievo Verona – si era un po’ perso. Al termine di una breve – e negativa – avventura all’estero con lo Swansea City in Premier League (giocando 10 partite e segnando 2 reti), il calciatore è rientrato in Italia senza però ritrovare quello stato di forma e quel fiuto del gol, che lo avevano sempre contraddistinto.
Alberto Paloschi: il suo esordio in Serie A
Nato a Chiari (in provincia di Brescia) il 4 Gennaio 1990, Alberto Paloschi ha sin da ragazzino giocato a calcio. Il suo esordio in Serie A lo fa con la maglia del Milan, è il 10 Febbraio 2008, i rossoneri giocano contro il Siena. Il risultato è fermo sullo 0-0 e, dopo 18 secondi dal suo ingresso in campo, il giovanissimo attaccante si inventa la rete della vittoria, siglando a San Siro il gol dell’1-0. Ci sono tutti i presupposti per veder nascere una nuova stella, giocatore promettente e ancora giovane.
Da lì a fine campionato, Paloschi troverà spazio solo in 7 occasioni, andando a quota 2 reti segnate. I numerosi infortuni fisici hanno poi caratterizzato gran parte della sua carriera, nonostante fosse un prospetto interessante per il calcio italiano. Dopo i rossoneri si ritrova al Parma, in Serie B. Con i ducali centra la promozione e, al termine di altre due stagioni, passa per qualche mese al Genoa e poi al Chievo Verona. Con il club veneto raggiunge grandi risultati, in ben cinque stagioni mette in cassaforte 144 presenze e 42 reti diventando – fino a quel momento – il secondo marcatore di sempre. Attualmente è in terza posizione con 46 sigilli totali.
Grazie ai clivensi mette in mostra tutte le sue doti da attaccante puro, togliendosi molte soddisfazioni. Una volta lasciata la compagine veronese, per sperimentare il campionato inglese, inizia un lento ma inesorabile declino. La sua disavventura con lo Swansea termina con la retrocessione del club inglese, il suo ritorno in Serie A non porta a buoni risultati. Vestendo la maglia dell’Atalanta non riesce mai a imporsi, disputando 13 gare senza mai segnare.
Il suo arrivo alla SPAL
Nella stagione 2017/2018 arriva alla SPAL, giocando ben tre stagioni (l’ultima divisa con il Cagliari) in Serie A. Poco a poco torna a segnare, ma sembra aver perso quella dimestichezza che aveva con il gol, colpa anche delle tante panchine che lo hanno demoralizzato. Anche la breve parentesi al Cagliari non lo aiuta a ritrovare quello stato di forma – fisico e mentale – di cui aveva bisogno.
Retrocesso in Serie B nel 2020/21, Alberto Paloschi è il numero 9 di una SPAL che adesso punta forte su di lui, sulla sua voglia di tornare grande e sulla sua esperienza. Ben 16 presenze, cinque reti e due assist (ad aggiungersi due ammonizioni). Contando anche la Coppa Italia – che ha visto la SPAL arrendersi contro la Juventus – si possono aggiungere due presenze e una rete.
Insomma, dopo diversi anni altalenanti, Alberto Paloschi sembra aver ritrovato la sua dimensione. Infatti sia mister Pasquale Marino che la compagine emiliana puntano sul 31enne che ha ancora tanto da dare e sogna la promozione in Serie A per ricominciare da dove tutto si è interrotto.