Torna un altro appuntamento della rubrica Vecchie Glorie. Si passa, per l’occasione, ad Andrea Pierobon, un portiere italiano che non ha mai esordito in Serie A, ma ha mostrato le sue grandi doti in cadetteria e Serie C1 e C2. L’estremo difensore classe ’69 ha sposato per molti anni la causa Cittadella, club della città in cui è nato, diventando un vero e proprio idolo – e modello da seguire – per i tifosi e i cittadini. Ben 28 stagioni in totale, un particolare che serve per capire la professionalità (e la classe) di Pierobon.
Andrea Pierobon: i primi anni
Dopo aver raccontato la vita calcistica di Gennaro Iezzo, eccoci allora pronti ad un altro capitolo relativo sempre al ruolo del portiere. Stavolta si descriveranno le gesta di Pierobon.
Nato il 19 Luglio 1969 a Cittadella, Andrea Pierobon comincia a muovere i primi passi nel mondo del calcio proprio con il club della città natia, nel “lontano” 1987/88, debuttando nel campionato Interregionale (attuale Serie D). Nella stagione successiva racimola due presenze e nel 1989/90, grazie alla promozione in Serie C2, disputa ben sette gare, subendo 12 gol.
Dopo questa brevissima parentesi (fatta di tre stagioni, 10 presenze e 12 reti subite), passa al Giorgione, ritornando nel campionato Interregionale. Gli vengono affidate le chiavi della porta e finalmente Pierobon inizia a scaldare i suoi guantoni, dimostrando sicurezza e trasmettendo fiducia. Il primo anno si conclude positivamente, grazie a 17 gol subiti in 34 partite disputate. Si ripete facendo anche meglio l’anno seguente: 34 presenze e 15 reti subite. Ottiene la promozione in Serie C2 giocando anche qui come protagonista. In questo caso scende in campo in 32 occasioni, subendo 26 sigilli.
Un totale di 100 gare con 58 gol presi, una media non negativa.
Dopodiché, archiviata gran parte della gavetta, vive un periodo fatti di viaggi e avventure.
Le tante avventure e la SPAL
Dal 1993 al 1997 si dedica a diverse avventure cambiando, in quattro stagioni, altrettante maglie e dando il proprio contributo sia in Serie C che in Serie B. Nel 1993/1994 si accasa alla Massese disputando solo 13 gare in Serie C1 (con 15 reti subite). Nell’anno successivo arriva il salto di categoria grazie alla chiamata della Fidelis Andria che richiede le sue prestazioni per la Serie B. Arriva dunque il tanto desiderato esordio anche in cadetteria, dove gioca ben undici volte subendo 13 gol.
La sua permanenza in Serie B dura pochissimo, visto che poi Pierobon si sposta al Treviso, tornando in Serie C2 e ottenendo – a fine stagione – anche la promozione. Qui gioca un ruolo da protagonista, con 33 presenze all’attivo e 28 gol subiti. Infine l’ultima parentesi prima di sposare una causa che lo porterà a legarsi per molto tempo con un club. Si trova a giocare in Serie B per il Venezia con cui non riesce a brillare particolarmente ma gioca la sua prima partita di Coppa Italia. Alla fine della stagione conta 22 gol presi e 15 gettoni.
Il tempo di girare sembra però finito, visto che Andrea Pierobon accetta la proposta della SPAL. L’estremo difensore giunge a Ferrara nel 1997/1998, per rimanerci otto stagioni, di cui una in Serie C2 (la prima) e tutte le altre in Serie C1, senza mai ottenere la promozione in Serie B, tanto cercata per fare un vero e proprio salto di qualità.
Ciononostante, dimostra la sua affidabilità e grande serietà, diventando perno e punto di riferimento per la difesa. Sempre titolare, si ritrova a scaldare spesso i suoi guantoni, chiudendo in molte occasioni la porta agli avversari. Chiude la sua storia con la compagine emiliana nel 2005, totalizzando 263 presenze e vincendo la Coppa Italia Serie C.
Il ritorno alla Cittadella
Nell’estate del 2005 torna nel posto dove tutto è iniziato. Dalla sua nascita alla sua formazione calcistica, con il Cittadella che lo riaccoglie in Serie C1. L’obiettivo è quello di arrivare in Serie B e provare, poi, ad osare un po’ di più. Le prime tre stagioni vedono il club veneto combattere con le unghie e con i denti per fare il salto di qualità e di categoria, che arriva nel 2007/2008, grazie al successo nei playoff.
In cadetteria, però, la qualità delle squadre è diversa e, per questo, il Cittadella deve rinforzare la rosa. Pierobon appare al centro del progetto, tanto da scendere in campo per ben 30 volte nella prima stagione, subendo “appena” 28 gol. Nelle stagioni successive inizia ad accusare un po’ la competizione, diventando il “secondo” di Simone Villanova (prima) e Alex Cordaz (dopo). Riesce comunque a ritagliarsi il suo spazio e il 29 Marzo 2014, nel match contro l’Avellino (perso per 1-0), Andrea Pierobon scrive la storia diventando ufficialmente il giocatore più “longevo” di Serie A e Serie B, a 44 anni, 8 mesi e 10 giorni. Continua la sua stagione parando anche un penalty contro il Siena.
Dal 2011/2012 al 2013/2014 gioca pochissimo, soltanto tre apparizioni per anno a campionato, mentre nel 2014/2015 ne disputa venti. A fine stagione, il 1 Luglio 2015, decide di appendere gli scarpini al chiodo, chiudendo così la sua carriera con 210 presenze nel Cittadella.
Dal ritiro ad una “nuova vita”: il presente di Andrea Pierobon
Come spesso accade agli ex calciatori, anche Pierobon non è riuscito a stare troppo lontano dai campi. Dopo il ritiro e il record di giocatore più anziano nei due campionati italiani (a quasi 46 anni) – ovvero Serie A e Serie B – l’ex portiere classe ’69 ha continuato a vivere in funzione del Cittadella, assumendo il ruolo di preparatore dei portieri.
Posizione che ancora ricopre, insegnando non soltanto le basi e i giusti movimenti, ma trasmettendo anche passione, professionalità e attaccamento alla maglia. Un giocatore che è il chiaro esempio di professionista: sempre in prima linea per i suoi compagni, sacrificando la carriera tra Serie C e Serie B e lasciando comunque il segno.