Vecchie Glorie: parliamo di Guglielmo Stendardo

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Continua la rubrica relativa alle “Vecchie Glorie” del nostro calcio e, per l’occasione, ci si sofferma sulla carriera di Guglielmo Stendardo, ex difensore classe ’81. Il percorso del 40enne napoletano è da ammirare, per la sua dedizione non soltanto al mondo calcistico, bensì a quello accademico. Nel 2012 si è infatti laureato in Giurisprudenza, per poi sostenere l’esame diventando a tutti gli effetti un avvocato. Un vero e proprio esempio di calciatore, studente, avvocato e uomo, con un chiaro messaggio ai tantissimi giovani che si avvicinano al panorama calcistico.

Guglielmo Stendardo: i primi anni

Dopo le gesta di Gaetano Scirea, si passa alla storia di un altro difensore, sì meno blasonato, ma comunque apprezzato dai diversi tifosi.

Nato a Napoli il 6 Maggio 1981, Guglielmo Stendardo muove i suoi primi passi nel mondo del calcio – insieme al fratello Mariano – proprio con la squadra della sua città natale, ovvero il Napoli, nel 1997/1998, facendo il suo esordio in Serie A il 16 Maggio 1998, contro il Bari, match terminato 2-2. Unica presenza con la compagine campana, per poi passare alla Sampdoria, pronto a farsi le ossa. Ben quattro stagioni e mezzo – tra cui la prima in Serie A e le altre nel campionato cadetto – trovando, però, in poche occasioni la titolarità. La prima annata, in massima serie, lo vede a zero presenze, mentre la seconda – in Serie B – a ben undici apparizioni, 6 in campionato e 5 in Coppa Italia. Nella stagione 2000/2001 riesce a giocare ben 21 volte (due delle quali sempre in Coppa) e 2001/2002 registra dodici presenze complessive.

La stagione 2002/2003 non si apre al meglio, visto che Stendardo non scende mai in campo fino a Gennaio, prima di essere ceduto – in prestito – alla Salernitana, sempre in Serie B. Chiude allora l’esperienza blucerchiata con sole 33 presenze. Con la squadra di Salerno le cose iniziano ad andare per il verso giusto, con il difensore che non soltanto gioca con continuità, ma trova anche le prime reti tra i professionisti. Chiude infatti la stagione con 17 presenze e 4 gol.

Vecchie Glorie: parliamo di Guglielmo Stendardo

Ancora in giro per le squadre di Serie B, nel 2003/2004 veste la maglia del Catania, disputando addirittura 43 partite e comincia a prendere confidenza con il campo; nella stagione successiva è tempo del Perugia, grazie al quale trova altri due gol in 34 presenze.

Le annate in Serie A

Una gavetta molto intensa che termina nel 2005, a causa del fallimento del Perugia di Luciano Gaucci, che porta così Stendardo a cercare un’altra sistemazione, trovando un’ottima occasione, ovvero la maglia della Lazio in Serie A. Il salto di qualità è finalmente arrivato e il difensore classe ’81 dimostra tutte le sue qualità. Rimane in biancoceleste per due stagioni e mezzo, per poi essere successivamente mandato in prestito per circa un anno e mezzo, tornando comunque a Roma.

Nella stagione 2005/2006, con la maglia della Lazio, registra 21 presenze e un gol (all’Ascoli), trovando così la sua prima rete nella massima serie. La stagione successiva lo vede coinvolto in 24 gare, con addirittura tre reti realizzate (contro Udinese e Parma in casa e contro il Messina in trasferta). Il 2007/2008 ha quasi due facce per Stendardo che, per via di alcuni compagni di reparto infortunati, si prende un posto da titolare, ricambiando la fiducia della società. A dicembre, però, una discussione con l’allora tecnico Delio Rossi – a seguito dell’esclusione nella partita contro il Real Madrid – lo porta ad essere messo fuori rosa.

Per questo, a Gennaio 2008 – con un prestito breve – è la Juventus ad assicurarsi le prestazioni del difensore napoletano. Con i bianconeri gioca pochissimo, contando infatti appena sei apparizioni (la prima in Coppa Italia). Ciononostante, la società bianconera vuole investire sul giocatore, ma Lotito preferisce girarlo ancora in prestito. Per questo, nel 2008/2009 si ritrova a vestire la maglia del Lecce, sempre in Serie A, giocando 21 partite.

Nell’annata 2009/2010 Guglielmo Stendardo fa il suo ritorno alla Lazio, seppur sul mercato e – successivamente – fuori rosa. I mesi passano e i biancocelesti disputano una pessima stagione, così Stendardo (una volta chiaritosi con la società) torna a far parte del gruppo, cominciando a giocare con maggior frequenza, trovando – alla fine della stagione – 21 presenze e 2 gol, più la vittoria della Supercoppa italiana (vinta ad inizio stagione). Nei due campionati successivi, sotto la guida di Reja, le sue presenze calano e, per questo, a Gennaio 2012 passerà alla compagine bergamasca.

Chiude la sua avventura con la Lazio dopo alti e bassi, con circa cinque stagioni caratterizzate da 104 presenze e 7 gol.

Vecchie Glorie: parliamo di Guglielmo Stendardo

L’amore per l’Atalanta e il ritiro

Arrivato all’Atalanta con la formula del prestito, rimarrà alla Dea per circa cinque stagioni, trovando finalmente un po’ di stabilità. Una volta trasferitosi, fa il suo esordio dal primo minuto, chiudendo poi la mezza stagione con 16 presenze. Finito il campionato torna a Roma per essere ceduto – definitivamente – all’Atalanta, l’8 Agosto 2012.

Nella stagione 2012/2013 trova la via del gol in due occasioni, registrando ben 32 presenze. L’anno successivo lo vede ancora protagonista, con 30 gettoni e altri due sigilli. Nel 2014/2015 gioca 26 gare segnando – ancora una volta – due gol. Nella stagione 2015/2016 gioca molto meno, trovando sempre la via del gol (in una sola occasione), ma registrando appena 16 presenze. Dal 2016 a Gennaio 2017 gioca appena un match, per poi trasferirsi al Pescara. Con l’Atalanta conta – nel complesso – 121 gare e 7 gol.

Vecchie Glorie: parliamo di Guglielmo Stendardo

Con la compagine abruzzese raccoglie le ultime presenze (circa dieci) prima di annunciare il proprio ritiro dal calcio giocato, che avviene il 20 Febbraio del 2018.

Parentesi nazionale

Per quanto riguarda la realtà azzurra, Guglielmo Stendardo non ha mai avuto modo di giocare con la nazionale maggiore, ma può comunque vantare qualche apparizione con l’under 16, l’under 18 e l’under 20.

In tutto conta 21 presenze e un gol realizzato, giocando tra il 1997 e 2001 e dando comunque il suo contributo all’Italia.

Guglielmo Stendardo: il presente

Parallelamente alla vita da calciatore, Guglielmo Stendardo si è dedicato allo studio, laureandosi in Giurisprudenza presso la Link Campus University of Malta, nel 2012, per poi – nello stesso anno – diventare anche avvocato.

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, si è dedicato completamente a questa sua attività e, infatti, negli ultimi anni è non soltanto opinionista (emittente Rai), ma anche, da Ottobre 2021, tecnico della LUISS calcio, che gioca nella divisione Eccellenza Lazio 2021/2022.

Nonostante i numerosi interessi, Stendardo ha sì cambiato strada, ma non ha mai dimenticato i tantissimi vissuti sul campo, realizzando uno dei suoi sogni più grandi.

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