Con la sosta dei campionati, e il Mondiale alle porte, è tempo anche di dedicarsi ai tanti giocatori che hanno lasciato – e stanno lasciando – il segno in Serie A. Per la rubrica Vecchie Glorie, infatti, ci si soffermerà sulla carriera di Raffaele Palladino, attaccante prima e allenatore poi. Il suo percorso nel mondo del calcio lo ha portato a vestire moltissime maglie, tutte in Italia. Dalla gavetta in Serie C1 (con il Benevento) alla Serie A con Juventus, Genoa e Parma, tornando poi nelle serie minori prima del ritiro.
Raffaele Palladino: i primi anni
Dopo aver narrato la storia di Ivica Iliev e le gesta dei fratelli Frey, ritorniamo con un altro appuntamento che riguardano un attaccante italiano e molto conosciuto sui campi della Serie A.
Nato a Mugnano di Napoli il 17 Aprile 1984, Raffaele Palladino muove i suoi primi passi nel mondo del calcio fin da subito. Prima amatorialmente con la squadra della sua città – gli Amici di Mugnano – e successivamente, all’età di 14 anni, con il Benevento. La sua gavetta comincia nel 2001/2002, quando racimola ben otto presenze e una rete in Serie C1. Di ruolo attaccante, ma adattabile anche alla posizione di ala e seconda punta, poco a poco il giovane campano dimostrerà il proprio talento. Arriva subito la grande chiamata da Torino, sponda Juventus. Dopo un breve – ma ricchissimo – periodo con la Primavera, Palladino (insieme al suo compagno di reparto Benjamin Onwuachi) trova la via del gol in moltissime occasioni: 20 sigilli il primo anno, 21 il secondo. Notate le grandi potenzialità, la società bianconera decide di mandarlo in prestito.
Nel 2004/2005 si trova a vestire la maglia della Salernitana e a giocarsi le proprie carte in Serie B. Una stagione prolifica, che si conclude con 19 reti in 43 presenze. Dopo la breve esperienza passa al Livorno in Serie A, facendo il suo esordio il 27 Agosto 2005, impreziosendo il debutto con il gol vittoria contro il Lecce. Purtroppo i diversi infortuni, come quello al ginocchio, gli causano molti stop. Sono infatti appena due i sigilli al fronte di 25 gettoni. Nel 2006/2007 torna alla Juventus che milita in Serie B e, in questa occasione, ritorna al gol, chiudendo la stagione con otto reti in 25 apparizioni.
L’annata successiva, nella massima serie, trova pochissimo spazio e pochissimi gol, concludendo con due reti e 31 apparizioni. Chiude la sua avventura bianconera con 57 presenze e 10 gol, più il successo della cadetteria.
Dal Genoa al Parma
Il 3 Luglio del 2008 è il Genoa a investire su di lui, anche se le cose si complicano subito a causa di un altro infortunio al ginocchio. Saltata così quasi tutta la prima parte di stagione, riesce comunque a scendere in campo in ben 30 occasioni, siglando anche tre gol. Nell’annata successiva non riesce a fare molto meglio, fermandosi a quattro sigilli in 30 gettoni. La sua avventura a Genova finisce anzitempo, nel Gennaio 2011, quando passa al Parma.
Rimanendo sempre in Serie A, chiude la stagione con tre gol in undici presenze. Rimarrà poi nel club emiliano per altre quattro stagioni, senza ritrovare però quel feeling con il gol che sembrava avere i primi anni. Altro stop al ginocchio e altro periodo di ripresa, anche se le cose con la compagine crociata vanno male. Nel 2014/2015 resta svincolato al fronte del fallimento della società, chiudendo con 13 gol e 77 presenze la sua esperienza.
Le ultime stagioni
Nel 2015/2016 torna in Serie B per vestire la maglia del Crotone. Nel campionato cadetto mette a segno 4 reti in 23 occasioni concesse e, l’anno successivo, in Serie A, trova per due volte il gol in 20 partite, per poi salutare la Calabria nel Gennaio 2017 e tornare a Genova. Sempre sponda Genoa, gioca un’altra stagione e mezza, senza trovare la via del gol. Giunto ai saluti, chiude con appena sette reti in 82 presenze.
Da Gennaio a Giugno 2018 gioca per lo Spezia in cadetteria, racimolando appena sei presenze. Da Aprile a Giugno 2019 passa al Monza, in Serie C, senza mai scendere in campo.
Dopo le ultime annate, Raffaele Palladino decide di appendere gli scarpini al chiodo e cominciare una nuova avventura, annunciando così il suo ritiro il 9 Ottobre 2019.
Parentesi nazionale
Oltre alla sua carriera tra i vari club, Palladino può vantare una breve (e piacevole) parentesi azzurra. Chiamato nel 2003 a giocare con l’Italia U19, conquista la vittoria dell’Europeo di categoria disputato a Liechtenstein, grazie ai suoi tre gol in quattro partite. Dopodiché conta due presenze nell’U20 e ben 15 gettoni – più 4 gol – nell’U21.
Con la nazionale maggiore registra appena tre ingressi in campo, concludendo così il suo percorso con la maglia azzurra già nel 2009.
Il presente di Raffaele Palladino
Dopo aver terminato la sua carriera da calciatore, Raffaele Palladino si è dedicato alla vita da tecnico. Prima nelle giovanili del Monza, dal 2019 al 2021, poi nella Primavera nel 2021/22 e, successivamente, a seguito della storica promozione del Monza in Serie A e della pessima partenza di Stroppa, gli è stata affidata la guida della compagine maggiore.
Nonostante un po’ di timore, il percorso di Palladino è più che esaltante: con lui la compagine lombarda ha cominciato a macinare punti e gol, vincendo anche diversi scontri diretti. Fino ad ora conta dieci partite (di cui una in Coppa Italia), con ben 6 vittorie e 4 sconfitte.
Dalla vittoria inaspettata contro la Juventus, ai successi ottenuti ai danni di Sampdoria e Salernitana. Attualmente il Monza sembra avere le carte in regola per salvarsi.