Riportiamo le pagelle della finale di Supercoppa Italiana, Inter-Juventus. A San Siro un guizzo di Alexis Sanchez permette ai nerazzurri di aggiudicarsi la 34esima edizione della kermesse, la sesta nella loro bacheca, a -1 dai cugini del Milan. Una gara molto intensa e dispendiosa, ma con poche occasioni da una parte e dall’altra, sebbene i padroni di casa abbiano avuto il pallino del gioco. I bianconeri restano comunque i massimi vincitori del torneo, a quota 9.
Le pagelle di Inter-Juventus
Prima di analizzare le pagelle di giocatori e allenatori di Inter e Juventus, valutiamo la prova del direttore di gara.
Arbitro: Doveri 6 – Per il fischietto di Roma 1 qualche episodio da valutare. Dubbio il contatto Barella-Chiellini al 12′, ma il difensore sembra toccare il pallone. Poco dopo, nessun dubbio su De Sciglio, che affossa nettamente Dzeko: rigore indiscutibile. Gara che si accende nei supplementari e iniziano a fioccare cartellini, prima praticamente assente. Nel complesso, valutazioni pienamente sufficienti. Seguono le pagelle di Inter-Juventus.
Pagelle Inter
Handanovic 6 – Il capitano sloveno resta immobile sullo stacco di McKennie, ma la sensazione è che potesse fare ben poco. Per il resto, la Juve non conclude mai verso la porta e si appresta a una serata di sbadigli.
Skriniar 6,5 – Sempre in anticipo, sempre abile nelle letture difensive. Pensa un tempo di gioco prima, la grande salvezza della retroguardia nerazzurra.
De Vrij 5,5 – Ritarda la chiusura su McKennie e commette qualche disattenzione di troppo. L’olandese sembra meno lucido rispetto agli anni passati, che passano anche per lui.
Bastoni 7 – Superbo. Quasi non è più una sorpresa. Gioca con la certezza del veterano ed è l’uomo in più nell’impostazione dell’azione e nei cross. Il pilastro dell’Inter e dell’Italia negli anni a venire.
Dumfries 6- L’olandese volante gioca un po’ col freno a mano tirato. Diversi sprint ma cross in misura minore. Perin ci mette la manona sul suo tentativo ravvicinato di testa. Uno degli ultimi sussulti (89′ Darmian 6 – Corsa e duttilità sull’out di destra, come al solito).
Barella 6 – I soliti grandi polmoni e temperamento, un po’ più a corrente alternata oggi. Sbatte contro un centrocampo spigoloso, rammenda e prova a ripartire, a fari spenti (89′ Vidal 6 – Con la sua garra cilena fa densità in mezzo al campo e sollecita il pubblico ad aumentare la spinta. Tanta rabbia da smaltire per la lunga squalifica in Nazionale).
Brozovic 6 – Sbaglia passaggi elementari, che per sua fortuna non sortiscono effetti negativi per la sua squadra. Sposta la luce della regia, forse paga un po’ di stanchezza il vice campione del mondo.
Calhanoglu 6 –L’ex rossonero si prende la scena minormente. Solita mina vagante dai calci d’angolo, pochi spunti degni di nota. Più che altro una gara devota al contenimento.
Perisic 6,5 – Ha ancora tanta benzina nelle gambe, sebbene abbia giocato praticamente sempre. Impressionante la maturazione maturata in copertura, a 32 anni. Da anarchico a tatticamente utilissimo (100′ Dimarco s.v.).
Dzeko 5,5 – Non al massimo della condizione, tocca pochissimi palloni e fa poche sponde. Deve ritrovare i minuti nelle gambe il gigante bosniaco (75′ Correa 6 – Cerca di dare più imprevedibilità agli attacchi nerazzurri, l’arma Tucu di Inzaghi).
L. Martinez 6,5 – Il Toro trasforma con grande freddezza dagli 11 metri e guida il reparto avanzato, con inserimenti e lotta continua. Esce alquanto contrariato, come accade spesso (75′ Sanchez 7 – Al posto giusto nel momento giusto. A nervi freddissimi da pochi passi segna la rete della vittoria. Spesso tenuto in disparte, ha dimostrato di saperci credere. Gol da rapace d’area, l’ha ripresa come Vecino).
Allenatore: Inzaghi 6,5 – La sua Inter fa quello che deve fare, tenendo il pallone e rendendosi più pericolosa. Un’altissima guerra di nervi, vinta grazie a un attacco leggero e ai cambi decisivi. Specialista di Supercoppa, è la sua terza in bacheca. Il primo trofeo in nerazzurro, farà in modo che non sarà l’ultimo.
Pagelle Juventus
Perin 6 – Attento su Dumfries, non corre troppi pericoli. Poco da fare sulla botta ravvicinata di Sanchez.
De Sciglio 5,5 – Vanifica la prestazione super di Roma con un intervento ingenuo su Dzeko in area di rigore. Perisic non è un cliente comodissimo, sempre difficile da contenere.
Rugani 6 – Abbozza buoni interventi e contiene bene Dzeko e Lautaro. Non sempre costante nei 120′, ma si dimostra un rincalzo di valore.
Chiellini 6 –Solita grinta per il capitano, che morde le caviglie avversarie e ferma tutti spesso con le cattive. Rischia molto per il contatto su Barella, cerca di sorreggere la baracca fino alla fine.
Alex Sandro 5 – Il bel terzino brasiliano ammirato negli scorsi anni è un desaparecido. Mai pericoloso e costretto a giocare solo dietro per contenere Dumfries, sparacchia malamente il pallone, un invito a nozze per Sanchez. Crollo inspiegabile.
McKennie 6,5 – Sforna la specialità della casa con il classico inserimento in area e un colpo di testa che sblocca il match. Prezioso anche in qualche ripiegamento.
Locatelli 5,5 – Prestazione maggiormente sottotono. L’ex Sassuolo si vede recapitare pochi palloni e non è il solito centro gravitazionale. Poco in movimento, Allegri lo toglie dal campo (91′ Bentancur 5,5 – Non aggiunge molta qualità alla mediana torinese).
Rabiot 5,5 – Sempre un ibrido il suo ruolo. Qualche buon recupero là dietro, ma pochissima consistenza in mezzo al campo. Quasi invisibile, il francese ex PSG resterà un grande punto di domanda della storia bianconera.
Kulusevski 5,5 – Qualche accelerata per il classe 2000 svedese e poco di più. Poche idee e confuse, sembra spaccare maggiormente la partita da subentrate (74′ Dybala 5,5 – Una sola conclusione dalla distanza e poco altro. Poco margine di manovra per brillare).
Morata 6 – Molto mobile, confeziona il traversone che McKennie corregge in rete. Cerca di far alzare la squadra, sebbene con un’Inter così organizzata sia quasi impossibile (87′ Kean 5,5 – Non vede boccia, ancora una volta).
Bernardeschi 6 – Spesso uno dei pochi che ci prova là davanti. Qualche bello strappo, si prende la briga di tentare la sorte dalla distanza. In assenza di Chiesa, tenta di concentrarsi sul suo bagaglio tecnico (79′ Arthur 6 – Inserito per dare equilibrio, fa il suo lavoro).
Allenatore: Allegri 5,5 – Sembra avere poche armi a disposizione al cospetto di questa Inter. Il gioco stenta ancora, in attacco quasi mai pericoloso, le trame di gioco alquanto macchinose. Non incidono nemmeno i cambi e in fin dei conti perde meritatamente questa finale. Fallisce la chance per risollevare una stagione complicata. Ora lo attendono Coppa Italia e Champions League.