Dopo aver parlato ieri di Lorenzo Squizzi, noi della redazione di 11contro11 abbiamo scelto di trattare la storia di un portiere che, solo agli inizi della carriera, ha giocato diverse stagioni da titolare: Cristiano Lupatelli.
Il giocatore, originario dell’Umbria, ha militato anche nella Roma e nella Fiorentina, sempre nel ruolo di secondo e terzo estremo difensore. Tra il 2003 e il 2015, data del suo ritiro, ha collezionato 70 presenze, una delle quali anche in Coppa UEFA. Dall’inizio della propria carriera (’97-’98) fino al 2003, invece, è stato un titolare inamovibile, prima della Fidelis Andria e poi del Chievo Verona, facendo registrare ben 102 apparizioni.
Indubbiamente Cristiano Lupatelli è un calciatore atipico, rispetto agli altri presentati all’interno della nostra rubrica, eppure incarna perfettamente i valori dell’uomo spogliatoio e del ragazzo sempre pronto a far gruppo e ad essere disponibile per i compagni.
La carriera di Cristiano Lupatelli
Cristiano Lupatelli nasce a Perugia, il 21 Giugno 1978. Fin dalla prima infanzia si innamora del gioco del calcio e capisce che la sua strada professionale può trovare spazio all’interno di questo affascinante mondo. Nel 1996 entra nel settore giovanile della squadra che per prima crede in lui: la Fidelis Andria. Fino al 1998 rimane nelle formazioni minori del club, quando poi viene selezionato come primo portiere per il campionato di Serie B del 1998-1999. Durante quell’annata disputa 25 partite ma la compagine pugliese non riesce ad evitare il “fallimento” sportivo: arrivata 18esima, la squadra viene retrocessa in Serie C1.
La parentesi romana, l’esperienza al Chievo e l’esperienza fiorentina
Nell’estate del 1999 Fabio Capello decide di puntare sul ragazzo appena ventunenne, portandolo a Roma. All’inizio è il secondo portiere del club, alle spalle di Antonioli ed esordisce proprio nel Derby di Roma, il 25 Marzo 2000. Questa non sarà l’unica apparizione in maglia giallorossa: nel ‘99-‘00 veste la n°12 altre tre volte; nel 2000-2001, invece, scende in campo in ben otto occasioni, conquistando anche lo Scudetto.
Durante l’estate del 2001, poi, il Chievo Verona sceglie di ingaggiarlo per difendere i pali della propria porta, acquistandolo in comproprietà. La società veneta è alla prima esperienza della propria storia in Serie A e vuole assolutamente un estremo difensore affidabile e d’esperienza. Cristiano Lupatelli, in due anni, gioca 59 partite indossando un numero che, solitamente, per un portiere è davvero inusuale: il dieci. Verso la fine della stagione 2002-2003, purtroppo, il classe ‘78 rimedia un grave infortunio in allenamento. Lupatelli, infatti, si lesiona il legamento crociato del ginocchio destro, con un interessamento del relativo menisco. Lo stop è lungo e doloroso: l’ex-Andria deve rimanere ai box per nove lunghi mesi.
Nel 2002-2003 la Roma riscatta metà del cartellino del portiere umbro e lo riporta nella capitale. Durante quel campionato, però, l’estremo difensore sarà relegato nel ruolo di “terzo”, alle spalle di Pelizzoli e Zotti. Non trovando mai spazio con la maglia giallorossa ed essendosi anche svincolato, quindi, decide di firmare un contratto con la Fiorentina. Durante il 2004-2005 si gioca il posto da titolare con l’argentino Cejas, che, infortunatosi, gli cede virtualmente il posto da titolare. Dopo 30 presenze in “A”, però, i Viola decidono di affidarsi ad un portiere più esperto e talentuoso: Sebastien Frey.
Le peregrinazioni italiane: Parma, Palermo, Cagliari, Bologna e Genoa
Inserito dai toscani nella trattativa per portare a Firenze Frey, Cristiano Lupatelli viene ceduto in prestito al Parma. Con i ducali gioca solo 8 gare, per poi trasferirsi in prestito al Palermo, coinvolto in un altro scambio fra estremi difensori, stavolta con il veneto Matteo Guardalben. In Sicilia, tuttavia, inizia da titolare ma, alla fine della finestra invernale, il club rosanero decide di acquistare Federico Agliardi, affidandogli il ruolo di primo portiere e relegando Lupatelli in panchina.
Nell’estate 2006, concluso il periodo di prestito, il perugino rientra alla Fiorentina. All’ombra di Palazzo Vecchio, però, il classe ‘78 non troverà mai spazio. Nel 2006-2007 è prima terzo portiere, alle spalle di Frey e Lobont; poi è nominato dodicesimo uomo, a causa della cessione del ragazzo rumeno. Infine, tuttavia, durante l’annata successiva, perde nuovamente il posto da secondo estremo difensore, a beneficio di Avramov.
Il 1º Luglio 2008 il contratto di Cristiano Lupatelli scade. Svincolato, decide di provare una nuova avventura. L’estremo difensore, inconsapevolmente, inizia un ciclo di trasferimenti a parametro zero che lo porterà prima ad un breve ritorno a Firenze e poi al ritiro. Nel 2008-2009 e 2009-2010 è il secondo di Federico Marchetti al Cagliari. Qui l’umbro gioca 5 partite di campionato e una di Coppa Italia, in due anni. Durante queste sei presenze, tuttavia, subisce ben diciassette gol.
Il 13 Luglio 2010 passa al Bologna, dove però è riserva di Emiliano Viviano. L’ex-Roma gioca quattro partite durante tutto l’arco della stagione, tre in Coppa Italia ed una in Serie A, il 13 Marzo 2011. A fine stagione, di nuovo svincolato, si unisce al Genoa. In Liguria rimane soltanto una stagione, ricoprendo sempre il ruolo di riserva. Con i rossoblù gioca in due occasioni, entrambe in Coppa Italia: il quarto turno contro il Bari e gli ottavi di finale contro l’Inter.
L’ultimo contratto e la breve parentesi con la Nazionale
Il 15 Luglio 2012 torna per l’ennesima volta alla Fiorentina, club con il quale trova un accordo per la durata di un anno. A fine stagione 2012-2013, firma per altri due anni, ma dopo una sola presenza (con anche un gol subito), il 31 Maggio 2015 annuncia il ritiro dal calcio giocato.
Cristiano Lupatelli, sebbene sembri un portiere di secondo ordine, ha anche giocato con la rappresentativa italiana. Con la Nazionale maggiore non è mai stato convocato, eppure con l’Under-21 ha collezionato anche due presenze; l’allenatore era Marco Tardelli e l’Italia affrontava Spagna e Svezia in due amichevoli internazionali.
Il presente di Cristiano Lupatelli
Subito dopo la chiusura della propria carriera da professionista, Cristiano Lupatelli viene nominato preparatore dei portieri della Primavera della Fiorentina. Il 29 Luglio 2017, tuttavia, si trasferisce, con lo stesso incarico, ai pari categoria della Juventus. Il 15 agosto 2018 successivo, infine, viene promosso con lo stesso incarico nella Juventus U23, la squadra bianconera militante in Serie C; Il classe ’78 conserva il proprio ruolo anche con i successivi tecnici: Fabio Pecchia e Lamberto Zauli.
Oggi Lupatelli è ancora all’interno dello staff tecnico del club piemontese, con il ruolo che già gli era stato affidato nel “lontano” 2018. La carriera professionistica del ragazzo umbro non è stata certo esaltante o piena di successi; eppure, come già detto in precedenza, l’ex-portiere di Chievo e Fiorentina è stato sempre disponibile e pronto per sostenere il gruppo e per subentrare, quando chiamato in causa. Lupatelli è l’esempio perfetto del comprimario, del calciatore che unisce gli spogliatoi e che risulta prezioso anche nel far sentire a proprio agio i compagni meno esperti o più fragili. Ecco perché, professionisti di questo calibro, dovrebbero essere sempre presenti in ogni gruppo di lavoro.