Vecchie Glorie: parliamo di Lorenzo Squizzi

0

Giunti ad un altro appuntamento delle “Vecchie Glorie” – rubrica targata 11contro11 – ci si sofferma su un altro ex portiere, Lorenzo Squizzi. Dopo i suoi esordi con la maglia della Juventus, è soprattutto con il Chievo Verona che ha lasciato il segno, non soltanto come giocatore; in seguito anche come membro dello staff, in qualità di preparatore dei portieri. Ha comunque vestito diverse maglie e può quindi vantare una carriera lunga e soddisfacente, a dimostrazione della sua grande professionalità che lo ha sempre contraddistinto, in ogni realtà e in ogni società. Dalla Juventus al Chievo, passando per Spal, Salernitana, Catania, Monza e tante altre.

Lorenzo Squizzi: i primi anni

Dopo aver parlato di Jean Francois Gillet – e dei suoi numerosi record soprattutto in cadetteria – si parla di un altro portiere molto conosciuto e ben voluto in Italia.

Nato a Domodossola il 20 Giugno 1974, Lorenzo Squizzi inizia la sua carriera nel mondo del calcio con la Juventus, squadra che lo porta a Torino all’età di 17 anni. Da subito diviene il portiere titolare della Primavera, con la quale si toglie non poche soddisfazioni. Nel 1994 vince infatti il Torneo di Viareggio e il campionato e, nel 1995 anche la Coppa Italia Primavera. In contemporanea, è anche in prima squadra in qualità di terzo portiere, a supporto di Peruzzi e Rampulla, giocando in una sola occasione, contro il Cagliari all’ultima partita di campionato 1994/1995. Subentra a pochi minuti dal termine, facendo il suo debutto in Serie A il 4 Giugno 1995 e festeggiando insieme ai compagni la vittoria dello scudetto.

Pochi giorni dopo si rende invece protagonista della vittoria di misura contro il Parma, durante la finale di andata di Coppa Italia. L’infortunio costringe Rampulla a lasciare il terreno di gioco con Squizzi che lo sostituisce al meglio, mettendo le basi per la vittoria della Coppa Italia, che arriverà grazie al trionfo per 0-2 al ritorno. Così, alla prima vera esperienza con i bianconeri, Squizzi sigla un bel Double.

Al termine della trionfante stagione, Squizzi lascia la Juventus e inizia un periodo di continui cambiamenti e viaggi tra i diversi club: prima con la SPAL, dove gioca appena due partite, poi in Serie C1 con l’Atletico Catania, disputando ben 32 match. L’anno seguente – nel 1997 – veste la maglia della Lucchese, dove rimarrà per ben due stagioni, fino al 1999, in Serie B. Al termine del secondo anno – a causa della retrocessione – Squizzi decide di accasarsi alla Salernitana, rimanendoci però per appena qualche mese, giocando soltanto quattro partite.

Dalla Reggiana al Perugia

Il girovagare dell’estremo difensore classe ’74 non sembra avere fine. Dopo essersi svincolato dalla società campana nel Giugno del 2000, si guarda attorno prima di firmare, a Novembre, con la Reggiana, giocando l’intera stagione e racimolando 23 apparizioni. Al termine del campionato si ritrova nelle fila del Monza, compagine con la quale scende in campo in ben 32 occasioni. Con la retrocessione alle porte, la società lombarda lo gira in prestito al Cesena – con 34 presenze complessive – e lo cede poi al Catania. La squadra investe su di lui, schierandolo titolare in cadetteria, nella stagione 2003/2004.

Con i siciliani gioca ben 30 partite, ma questo non basta per far piantare le radici all’ormai “nomade” Squizzi che, l’anno successivo, veste la maglia del Perugia, per un’altra stagione in Serie B. Soltanto 14 gettoni, prima del fallimento della compagine umbra che così è costretta a perdere i propri giocatori.

L’arrivo al Chievo Verona

Dopo circa dieci anni di “ricerca del club giusto” e cambiamenti continui, per Lorenzo Squizzi sembra arrivare la giusta chiamata e l’ambiente adatto per mettere le radici. Infatti ad Agosto del 2005 viene chiamato dal Chievo Verona che vuole investire nel 31enne in vista della Serie A, come vice del titolarissimo Alberto Fontana. Nonostante parta da riserva, per via dei molti infortuni che bloccano Fontana, Squizzi scende in campo in diverse occasioni, mettendo in mostra le proprie qualità. Nella stagione successiva è però ancora riserva, stavolta gli viene preferito Vincenzo Sicignano.

A metà della stagione, Lorenzo Squizzi è ormai il titolare del club, a causa di un lungo stop che terrà lontano Sicignano, il quale diventerà poi protagonista della vittoria del campionato di Serie B 2007/2008.

Rimane in quel di Verona per ben nove anni, traguardo incredibile se si pensa ai continui viaggi e cambiamenti che hanno caratterizzato la sua carriera. Poco a poco lascia il posto ai nuovi compagni di reparto più giovani, dando però sempre il proprio contributo. La sua ultima partita la gioca il 19 Maggio 2014, contro l’Inter e con la fascia da capitano al braccio.

Il 13 Agosto dello stesso anno, dopo ben 84 presenze con la maglia del Chievo Verona, Lorenzo Squizzi annuncia il suo ritiro. A poco più di 40 anni, l’ex portiere vanta 197 presenze, 44 in Serie A e 153 in Serie B.

Lorenzo Squizzi adesso

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, come spesso capita, Lorenzo Squizzi non è riuscito a dire addio al mondo del calcio. Infatti, subito dopo il suo ritiro, gli è stato proposto di diventare preparatore dei portieri. Inizialmente con la Primavera e, successivamente, con la prima squadra.

Nonostante le numerose “avventure” con le moltissime squadre, Squizzi ha trovato definitivamente la sua dimensione, quella con il Chievo Verona, che lo ha fatto sentire un portiere importante e, adesso, un tassello fondamentale dello staff e della società.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui