Dalla situazione societaria al calciomercato, in casa Chelsea da quando sono stati congelati dal governo britannico, i beni del patron Roman Abramovich, la situazione non è semplice. L’incertezza intorno al club ha conseguenze sul calciomercato, tra rinnovi che non possono essere discussi e giocatori scontenti.
Chelsea: la situazione societaria
Con l’invasione Russa in Ucraina e il conseguente congelamento dei beni di Roman Abramovich, in casa Chelsea sono bloccate tutte le attività commerciali. Il governo inglese ha concesso una licenza temporanea al club londinese, per consentire di disputare tutte le partite fino al termine della stagione. Non sono ammesse vendite negli store ufficiali, tutte le attività di merchandising sono bloccate e alle partite casalinghe possono assistere solo gli abbonati.
All’impossibilità di vendere biglietti per i match, bisogna aggiungere tutte quelle attività necessarie al mantenimento degli impianti sportivi, come ad esempio i costi inerenti la gestione di Stamford Bridge. La questione finanziaria riguarda direttamente anche la gestione della squadra, in quanto è stato fissato un limite di spesa per le trasferte. Pur con i conti congelati, il club dovrà pagare stipendi di dipendenti e giocatori. Gli unici ricavi che non saranno bloccati, sono quelli derivanti dai diritti tv e dalla Champions League.
Calciomercato
In questo momento, in casa Blues, non è consentito il prestito o il trasferimento di giocatori. Sono bloccati tutti i rinnovi di contratto e di conseguenza tutti i colloqui tra società e giocatori o loro rappresentanti. Tema che riguarda diversi giocatori, come Antonio Rudiger, Cesar Azipilicueta e Andreas Christensen, ma anche Saul Niguez, acquistato la scorsa estate in prestito con diritto di riscatto dall’Atletico Madrid. Da considerare chi vorrebbe cambiare maglia, ma di fatto rischia di rimanere bloccato se le sanzioni nei confronti del club dovessero rimanere anche al termine della stagione. Uno su tutti Romelu Lukaku. Il belga qualche mese fa, senza troppi giri di parole, ha manifestato una certa insoddisfazione nel suo impiego da parte di Tuchel.
Al momento la soluzione migliore per rimediare alla situazione finanziaria e al calciomercato, sarebbe la vendita del club londinese. Il governo inglese si è detto disponibile a valutare un’eventuale vendita della società, specificando che i proventi della vendita non potranno andare al sanzionato Roman Abramovich.