ESCLUSIVA – Aronica: “Mazzarri e Gattuso sono due allenatori sanguigni. Ecco quanto finirà…”

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Salvatore Aronica è stato uno dei protagonisti della vittoria della Coppa Italia nel 2012 proprio contro la Juventus. Rigore di Cavani e gol di Hamsik hanno portato Mazzarri ed i suoi ragazzi a vincere il primo trofeo dell’Era De Laurentiis. In difesa, accanto a Paolo Cannavaro ed Hugo Campagnaro c’era Aronica, è con lui che abbiamo avuto il piacere di rivivere quel 20 Maggio 2012.  

Hai parlato di Coppa Italia falsata perché giocare semifinali e finale nell’arco di 3 giorni avrebbe portato complicazioni. A tal proposito come hai trovato Juventus e Napoli in campo?

“Le due semifinali testimoniano il fatto che a livello fisico e psicologico, le squadre non sono quelle che abbiamo lasciato prima del lockdown. Essere stati fermi per tanto tempo incide sullo spettacolo, sui ritmi e sui risultati. Anche il Napoli contro l’Inter non ha giocato una grandissima partita e giocare dopo due giorni una finale non è la cosa migliore”.

Il tuo Napoli di Mazzarri che ha battuto la Juventus in finale, ha qualcosa in comune con questo Napoli di Gattuso?

“Assolutamente sì. Mazzarri e Gattuso sono due allenatori sanguigni, che credono nel lavoro. Ho rivisto lo spirito garibaldino, l’organizzazione difensiva, la voglia di fare risultato e remare tutti nella stessa direzione, cosa che negli ultimi anni il Napoli aveva perso. Credo che Gattuso abbia la possibilità di restituire entusiasmo, armonia, orgoglio al popolo napoletano. Da quando è arrivato ha invertito la marcia, dalla partita con la Juventus il Napoli ha ripreso a camminare velocemente. La pandemia ha stoppato tutto, ma c’è l’opportunità di restituire grandissima stima a questa squadra. Penso alla finale di domani, la ripresa del campionato ed il miracolo a Barcellona, credo che finora il lavoro svolto da Gattuso sia egregio”.

Esclusiva Aronica: come si batte la Juventus? 

ESCLUSIVA - Aronica: "Mazzarri e Gattuso sono due allenatori sanguigni. Ecco quanto finirà..."

“La partita disputata da me e quella che il Napoli dovrà affrontare domani, sono diametralmente opposte. Noi abbiamo giocato contro la Juventus di Conte che aveva già vinto qualche scudetto, che si attestava con grandissimi campioni ed affrontava un Napoli operaio che alla vigilia davano tutti per spacciato, erano certi della vittoria della Juventus. C’era un monte ingaggi diverso, top players diversi, domani sarà un’altra cosa. La Juventus ha comunque un organico di tutto rispetto, ma anche il Napoli ha investito in top player come Mertens o Koulibaly ed ha alzato il monte ingaggi. Credo abbia più possibilità del Napoli del 2012, sarà un 60%-40%, ma è una partita secca: può succedere di tutto”.

Giocare a porte chiuse?

“Ho giocato qualche volta a porte chiuse. Non fa bene allo spettacolo, ai giocatori, non dà adrenalina. Giocare una finale a porte chiuse, inciderà parecchio sull’aspetto psicologico”.

Come finirà?

“Vuoi farmi odiare dai napoletani (ride, ndr). Mi auguro in un 2-1 per il Napoli, sofferto, al 90′”.

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