Jack Bonaventura, un carriera da tuttofare

0

Giacomo Bonaventura, o meglio Jack Bonaventura, dopo sei anni di amore con il Milan lascia la società che poteva farlo diventare grande, contro di lui si sono accaniti infortuni, coincidenze, una situazione societaria spesso non definita e anche un contesto di squadra che hanno reso Jack uno qualunque, e non il calciatore che poteva essere. Giacomo nasce calcisticamente nella Virtus Castelvecchio, una piccola società delle Marche, per poi essere notato ancora giovanissimo dagli osservatori dell’Atalanta che lo tesseranno nel 2007. Con i bergamaschi ha la gioia di esordire in serie A ma avendo poco spazio in prima squadra viene mandato a farsi le ossa prima in Serie C e poi successivamente nella serie cadetta. Nel 2010 la svolta, Jack riesce a ritagliarsi il suo spazio nell’Atalanta, regalando anche giocate da campione che fanno ben sperare, infatti a 21 anni Bonaventura ha un’intelligenza e visione di gioco tale da renderlo uno dei centrocampisti più promettenti del panorama europeo.

Il centrocampista ideale

Possiamo osare dicendo che abbia inventato un ruolo, nato trequartista ha giocato anche dietro impostando l’azione, pur nascendo esterno si è dimostrato duttile e mai un adattato, anzi con la sua capacità di partire dalla sinistra e giocare la palla con il piede opposto ha permesso prima all’Atalanta e poi successivamente al Milan di portare avanti l’azione, facendo muovere il gioco in progressione e mai all’indietro. Di grandi occasioni ne ha avute, in particolar modo il passaggio ai rossoneri doveva essere un trampolino di lancio ma complice il suo passaggio in un’era calcistica caratterizzata dal susseguirsi di allenatori completamente diversi : Inzaghi, Mihajlovic, Brocchi, Montella, Gattuso, Giampaolo e infine Pioli , Jack non ha mai trovato la sua dimensione ideale. Arrivando a giocare anche come mezzala, secondo le statistiche Bonaventura ha ricoperto tutti i ruoli del centrocampo, al pari di campioni valutati all’estero fior di milioni. Il rammarico dei troppi infortuni o di scelte tecniche sbagliate vivrà sempre nei cuori dei tifosi italiani, a 30 anni Jack, si ritrova svincolato potendo scegliere se ripartire ed essere ricordato come uno dei centrocampisti più completi del calcio moderno o finire nel dimenticatoio come il ragazzo talentuoso ma colpito da un destino sfortunato. L’uomo giusto nel posto giusto ma probabilmente nel momento sbagliato.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui