La rubrica “Vecchie Glorie” – targata 11contro11 – continua e stavolta l’appuntamento riguarda Alexander Manninger. Di ruolo portiere, l’ex calciatore classe 1977 ha giocato in diversi club girando molti campionati: austriaco, inglese, italiano, tedesco. Tra i club più importanti, si possono citare Salisburgo, Arsenal, Juventus, Siena e Augusta. Un buon trascorso anche con la nazionale maggiore, dopo la gavetta tra Under 18 e Under 21. Nonostante non abbia vinto molto, Manninger è ricordato con piacere dalle diverse compagini con le quali giocato, grazie al suo spirito di sacrificio e altruismo nei confronti della squadra. Dopo essersi ritirato dal calcio, si è poi dedicato a diversi interessi, allontanandosi da quel mondo che, per anni, lo ha accompagnato in molteplici avventure.
Alexander Manninger: i primi anni
Dopo aver raccontato della vita, e della carriera, di Daniele Balli passiamo così ad un’altra avventura calcistica.
Nato il 4 Giugno 1977 a Salisburgo (in Austria), Alexander Manninger ha mosso i primi passi nel “calcio che conta” all’età di 18 anni, nel 1995. Le giovanili le ha passate proprio con la squadra della sua città, per poi passare in prestito al Vorwärts Steyr, a cui deve il suo debutto tra i professionisti. Qualche mese più tardi, dopo aver racimolato appena 5 presenze (e 16 gol subiti) ritorna al Salisburgo, disputando un solo match, dato che è il terzo portiere della squadra. Per questo la stagione successiva la gioca nelle fila del Grazer AK (1996/1997), compagine con la quale gioca in totale 25 partite, subendo 12 gol ed esordendo in Coppa UEFA contro l’Inter a San Siro.
Dopo qualche buona stagione, nel 1997 passa all’Arsenal, in qualità di secondo portiere, rimanendovi per ben quattro anni. Vice di Seaman, poco a poco riesce a ritagliarsi il giusto spazio, giocando anche in diverse occasioni. Conquista, seppur non da “protagonista”, i primi trofei: 1 campionato inglese, 1 Coppa d’Inghilterra (attuale FA Cup) e 2 Charity Shield. Lascia poi il territorio inglese nel 2001, dopo aver accumulato 67 gettoni.
Le avventure in Italia
Nel 2001 Manninger va in prestito alla Fiorentina, cominciando così la sua avventura in terra italiana e in Serie A. Il suo esordio arriva il 14 Ottobre contro il Lecce, match poi perso addirittura per 4-1. Dopo appena una stagione – con 30 apparizioni e 45 reti subite – passa all’Espanyol, rimanendovi però pochi mesi senza mai scendere in campo. Si ritrova così di nuovo in Italia, stavolta nel Torino, dove colleziona appena 3 presenze.
Per questo, nel 2003, passa al Bologna, dove non ha di nuovo molta fortuna, dato che non trova il posto da titolare: gioca infatti solo 6 volte. Nella stagione 2004/2005, poco prima dell’inizio del campionato, si sposta al Siena, trovando finalmente un posto da titolare e giocando ben 21 partite, subendo però 34 reti. L’anno 2005/2006 lo vede di ritorno al Salisburgo, anche se risulta evidente la sua esclusione dal progetto, visto che gioca soltanto 14 partite. Per questo, fa ancora ritorno al Siena rimanendovi per due stagioni. Qui si fa finalmente valere e rispettare, riuscendo anche ad evidenziare le sue qualità. La sua avventura con il club senese termina nel 2008, con 87 match disputati e 110 gol subiti.
Alexander Manninger: Juventus e Augusta
Acquistato dall’Udinese per 500.000 euro nelle casse del Salisburgo, in pochi giorni viene poi preso dalla Juventus, per 680.000 euro, rimanendo con il club bianconero per ben 4 stagioni. Il suo esordio giunge il 22 Settembre 2008, da subentrato nel secondo tempo contro il Cagliari, a causa dell’infortunio di Buffon. Alexander Manninger diventa il sostituto per eccellenza, giocando poi fino alla fine della stagione ben 23 partite, tra campionato, Coppa Italia e Champions League.
Anche nella stagione 2009/2010 gioca in diverse occasioni, per via di altri infortuni che bloccano il campionato del portierone bianconero, gioca infatti in 16 occasioni. Nel 2010/2011, però, con l’arrivo di Marco Storari, l’estremo difensore austriaco diventa il terzo portiere e gioca soltanto in Europa League, con appena 6 presenze. Nell’ultima stagione che lo vede a Torino, Manninger non fa mai il suo ingresso sul terreno di gioco, visto che i bianconeri sono fuori da ogni competizione europea, ma riesce comunque a concludere il suo percorso con la maglia della Juventus vincendo lo scudetto. Complessivamente gioca 42 partite, subendo 43 reti.
Nell’estate del 2012, ritrovandosi svincolato, decide di accettare l’offerta dell’Augusta, club di Bundesliga che ha bisogno di qualcuno che sostituisca il primo portiere, Simon Jentzsch. Con la compagine tedesca giocherà altre quattro stagioni, totalizzando 37 presenze e subendo 56 gol. Nel 2016 passa da svincolato al Liverpool, anche se i piani lo vedranno sempre in panchina.
Così, dopo un’ultima stagione senza aver mai giocato, Alexander Manninger decide di ritirarsi, all’età di quasi 40 anni.
Esperienze con la nazionale
In totale con la nazionale Manninger gioca 55 partite, tra Under 18, Under 21 e maggiore: ben 8, 14 e 33 apparizioni. Dal suo esordio nel 1994, fino alla sua ultima presenze nel 2009, giocandosi diverse qualificazioni, sia agli Europei che ai Mondiali, senza però mai poterne prendere parte.
Alexander Manninger adesso
Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Alexander Manninger non sente affatto la mancanza del calcio. Uno sport che, a grandi livelli, mette a dura prova, rischiando di non lasciarti fare altro.
Per questo, l’ex portiere austriaco si è riscostruito una vita, ripartendo da zero e facendo il falegname, lavoro che lo appaga molto e che gli piace particolarmente. Una passione che aveva già da ragazzo e che ha deciso di coltivare dopo i 40 anni, dimostrando che non è mai troppo per ricominciare e rimettersi alla prova.