Allenatore subentrato: la promozione di Gabriele Cioffi

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Torna la nostra rubrica sugli allenatori che sono stati chiamati a stagione già in corso. Oggi parleremo di Gabriele Cioffi, allenatore dell’Udinese subentrato a Luca Gotti. Arrivato come allenatore ad interim, si è guadagnato la conferma nel ruolo con 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Un totale di 8 punti in campionato per cercare di avanzare il più possibile. In classifica l’Udinese occupa il 15° posto e, al momento, sta viaggiando a vele spiegate allontanandosi dalle zone troppo calde. Ora però è in arrivo un tour de force molto pesante. Hellas, Lazio, Milan, Roma e Napoli saranno i prossimi avversari dei bianconeri, con la Samp tra i rossoneri ed i capitolini. Sarà importantissimo cercare di uscirne con qualche prezioso punto per tenere le dirette concorrenti alle spalle.

Allenatore subentrato: la promozione di Gabriele Cioffi
Gabriele Cioffi da istruzioni da bordo campo. L’Allenatore è subentrato a Luca Gotti il 7 dicembre.

Superati i match più complicati, ci saranno più possibilità di riuscire a portare dei punti in cascina. Con Cagliari, Venezia, Empoli e Bologna i giocatori dell’Udinese entreranno in campo come 11 uomini in missione. Ardua missione salvezza, visto che i 4 team sono tutti davanti ai friulani. Anche se dovesse andar male qualcosa, l’Udinese ha il lusso di poter giocare con la Salernitana nell’ultima gara di campionato. Se i campani dovessero arrivare già retrocessi alla sfida, per l’Udinese potrebbe essere una comoda ultima spiaggia per rimanere aggrappati al treno Serie A.

Com’è cambiata l’Udinese insieme a Cioffi

Essendo il vice di Luca Gotti, Cioffi sapeva già come maneggiare la squadra e quali indicazioni servissero ai calciatori. Mantenendo lo stesso modulo utilizzato dal suo predecessore, il 3-5-2 identitario dell’Udinese è rimasto. La sua squadra riesce a ripiegare in un 5-3-2 in fase di non possesso, per riuscire a pressare ed asfissiare gli attaccanti avversari. Rocciosità e ripartenze. Perché l’Udinese è capace di risalire velocemente il campo in verticale, per riuscire ad arrivare nell’area avversaria in un battito di ciglia. Deulefeu e Beto sono tra i giocatori più veloci del campionato e, chi con la tecnica e chi grazie al proprio fisico, riescono a risultare sempre pericolosi quando superano il centrocampo lanciati in ripartenza. Cosa c’è di diverso in questi calciatori che non era sufficiente prima con Gotti? Secondo il parere dello stesso allenatore subentrato non ci sono dubbi, tanto che alle telecamere di DAZN ha risposto così dopo la prestazione con il Cagliari: “Cambio rispetto a Gotti? Io vedo molto di diverso: i quinti sono più coraggiosi, gli attaccanti lavorano di più, con la palla siamo altrettanto più coraggiosi. Se è vero che il modulo non cambia, l’atteggiamento cambia. Non ci sono guru e incantatori di serpenti. Io sapevo cosa dover toccare perché lo avevo vissuto. Loro hanno risposto alla grande e la strada è questa.”

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