La Dea fatica a trovare continuità di gioco e risultati. Infortuni, giocatori con un rendimento in calo rispetto alle ultime stagioni e nuovi acquisti non all’altezza delle aspettative. Gasperini non più intoccabile nei piani societari. Atalanta: fine di un ciclo?
Atalanta: da provinciale a modello
L’evoluzione della squadra bergamasca inizia nel 2016, quando affida la panchina a Gian Piero Gasperini. Alla sua prima stagione alla guida della Dea, il tecnico torinese ottiene uno storico quarto posto che significa Europa League. Non sarà un caso isolato ma l’inizio di un ciclo che porta a tre terzi posti consecutivi in campionato e tre partecipazioni in Champions League, due Europa League e due finali Coppa Italia. L’Atalanta passa da provinciale ad entrare in pianta stabile nel calcio che conta, diventando un modello per risultati e gestione societaria.
Nel corso delle stagioni, l’Atalanta concede spazio a giovani come Petagna, Conti, Caldara, Gagliardini, Spinazzola e Bastoni. Tutti giocatori cresciuti nel vivaio, che verranno ceduti, creando plusvalenza e portando soldi nelle casse del club. La società del Presidente Percassi crede nel lavoro del suo allenatore, investendo cifre importanti per l’acquisto di giocatori come Zapata, Ilicic, Muriel, Musso, Demiral e Boga. Gasperini pratica un gioco basato su ritmo alto e aggressività, pretendendo dai suoi giocatori sacrificio e qualità allo stesso tempo. Fino alla scorsa stagione ha ottenuto ottimi risultati mettendo in difficoltà squadre di ottimo livello, basti pensare alla vittoria ottenuta contro il Liverpool. In questa stagione invece, qualcosa sembra essersi inceppato. Ottavo posto in Serie A che al momento significherebbe niente coppe europee. L’Atalanta sembra aver esaurito energie ed entusiasmo. Giocatori dal rendimento in flessione come Pessina e Hateboer, chi non ha soddisfatto le aspettative come Miranchuk, Zapata alle prese con infortuni e Ilicic con sole 19 presenze in stagione. A questo bisogna aggiungere l’incrinarsi, nelle ultime due stagioni, del rapporto tra giocatori e allenatore. Basta ricordare la celebre cessione di capitan Gomez o le cessioni volute da Castagne e Gosens.
Atalanta: la fine di un ciclo?
Per l’Atalanta è la fine di un ciclo? La domanda sicuramente se la staranno ponendo anche i dirigenti neroazzurri, per poter programmare il futuro del club. L’ingresso in società del fondo Bain Capital, ha portato capitali ma anche rinnovamento. Lo storico direttore sportivo Sartori è stato sollevato dal suo incarico. La stessa scelta potrebbe essere fatta anche con Gasperini, sancendo di fatto la fine di un ciclo.