Stadion Narodowy, Varsavia, Polonia. 28 giugno 2012, ore 21 e 20 circa. Montolivo all’altezza della metà campo lancia la punta su cui Prandelli aveva scommesso tutto il suo Europeo. Balotelli, partito in posizione regolare arriva davanti a Neuer e senza la minima ombra di pietà spara una sassata di destro poco sotto l’incrocio dei pali. Il cielo di Varsavia ammira l’attaccante nato a Palermo che esulta mostrando i muscoli al mondo, dimostrando che tutte gli elogi avuti in passato non erano del tutto immeritati. Solo un quarto d’ora prima Super Mario era salito in cielo su cross di Cassano, uno che di occasioni ne ha buttate tante, insaccando di testa il primo dei due goal che lasciarono di ghiaccio il tecnico tedesco Low. Come finirà quell’Europeo lo sappiamo tutti, gli azzurri verranno travolti dalla Spagna in finale e Mario tornerà in Italia di nuovo come “quello che ha le qualità ma non si impegna”. Ma il calcio è così, un gioco troppo veloce, un giorno sei il Re degli italiani, il giorno dopo devi lasciare il posto a qualcun altro.
Balotelli, l’ennesimo colpo di testa
Mario Balotelli di colpi ne ha lasciati tanti, in campo e fuori, il ragazzo prodigio che ha vinto tutto, a cui Mino Raiola aveva promesso la vittoria di 3 Palloni d’Oro. Oggi è sulla bocca di tutti per l’ennesimo colpo di testa. Il 6 giugno il Brescia, compagine neopromossa, nonché la città in cui ha trascorso parte della sua vita, che aveva puntato su di lui per la permanenza in Serie A, annuncia di aver chiesto la rescissione unilaterale del contratto. La colpa di Balotelli? Non aver rispettato le disposizioni date alla squadra per il lockdown. Insomma non ha svolto i compiti per casa, ma soprattutto le frizioni con Cellino che già prima dello stop avevano causato problemi. Otto anni dopo, il ragazzo prodigio che aveva “distrutto la Germania” , mostrando il suo fisico statuario, viene accusato di avere problemi con la bilancia. Otto anni dopo, Mario Balotelli, sta per buttare l’ennesima occasione di rilancio della sua carriera: Inter, Manchester City, Milan, Liverpool, Nizza e Marsiglia. Balotelli a 29 anni ha vinto tutto, ha giocato in Top club europei, ha fatto parlare di sé in ogni contesto, oggi si ritrova davanti ad un bivio, così come molte altre volte durante la sua lunga, seppure giovane, storia calcistica. Dai Mario, non può finire così.