Era il 26 agosto scorso quando il Consiglio di Stato scriveva la parola fine su una favola calcistica durata quasi 20 anni. Il Chievo Verona di Luca Campedelli, dopo una battaglia legale iniziata ai primi di luglio, veniva ufficialmente rimossa dall’elenco delle squadre partecipanti alla Serie B 2021/22. All’esclusione è seguita la possibilità per tutti i componenti della rosa di svincolarsi gratuitamente, inevitabilmente colta al volo da giocatori e staff tecnico. All’ex capitano gialloblù Sergio Pelllissier, però, la faccenda non è proprio andata giù. Una volta appreso che nessun investitore si sarebbe fatto avanti per permettere al “suo” Chievo di ricominciare (neppure dalla Serie D), infatti, la bandiera clivense si è messa subito all’opera per ridare una speranza ai tifosi dei Mussi Volanti. In pochissimo tempo ha così creato, in collaborazione con Enzo Zanin, anch’egli ex calciatore nonché poi dirigente gialloblù, il F.C. Chievo 2021, «con l’obiettivo di fondare una società che sintetizzi tutto il bello che uno sport come il calcio deve e può dare». Ad alcuni giorni dalla fondazione del nuovo club, però, Campedelli ha rilasciato un comunicato ufficiale, con cui rivendicava la proprietà esclusiva della denominazione “Chievo”, affermando di credere ancora nella sopravvivenza della propria società: Pellissier e Zanin, pur di non incorrere in deleterie e scomode battaglie legali, hanno modificato in fretta l’appellativo del club, rinominandolo “Clivense”.
Dal Chievo alla Clivense: il progetto di Pellissier
Pellissier non si è lanciato in questa avventura da solo: oltre a Zanin, hanno aderito con entusiasmo al progetto-Clivense in veste dirigenziale parecchie vecchie conoscenze del Chievo Verona. Come direttore sportivo è stato infatti scelto Nicolas Frey, ex terzino francese che ha militato tra le file dei Mussi per ben 12 stagioni consecutive, dal 2008/09 al 2019/20, fatta salva una breve esperienza di 6 mesi al Venezia nel 2018. Altrettante sono le annate passate dal centrocampista brasiliano Luciano (prima noto come Eriberto) con i clivensi nelle sue due esperienze gialloblù, fra il 2000 e il 2013: ora sarà collaboratore tecnico del F.C. Clivense.
Il nuovo tecnico Allegretti
Per formare in poco tempo una squadra in grado non solo di scendere in campo, ma anche di scalare velocemente i gradini che conducono al “calcio che conta“, Pellissier & co. si sono affidati all’esperienza dell’allenatore Riccardo Allegretti. Il tecnico milanese ha un passato nelle giovanili del Milan, nonché una carriera di tutto rispetto fra A e B. Una delle sue due esperienze nella massima serie l’ha vissuta proprio con il Chievo, con 8 presenze nella prima parte della stagione 2004/05: dopo due stagioni da allenatore nelle giovanili del Monza (l’anno scorso alla guida della Primavera), Allegretti ha scelto di mettersi in gioco pur sapendo di dover partire dalla 3ª categoria. Infatti, come ha affermato Pellissier nella conferenza stampa di presentazione, «Con Allegretti è stata un’intesa immediata. Riccardo ha sposato la nostra idea di calcio e di società. Tutto il resto per ora non conta. Dal punto di vista sportivo e professionale sono sicuro che è la persona giusta al posto giusto».
F.C. Clivense: ecco i volti del “nuovo Chievo” di Pellissier
Ma quali sono i volti del F.C. Clivense che cercheranno di conquistare una storica promozione nel primo anno di fondazione del club? Per selezionare la rosa 2021/22, Allegretti e Pellissier hanno organizzato dei provini, ai quali si sono presentati oltre 500 ragazzi in soli due giorni. A dimostrazione del fatto che il blasone del vecchio Chievo è rimasto inalterato nonostante le evidenti difficoltà tecniche ed economiche degli ultimi anni. Fra i nomi dei calciatori del F.C. Clivense che hanno militato nel calcio professionistico compare quello di Valerio Anastasi: cresciuto nelle giovanili gialloblù, ha debuttato con i Mussi in Serie A nel 2008. Poi, una lunga serie di prestiti che l’ha portato a vestire le maglie di svariate squadre di Serie C/Lega Pro. Ha collezionato 2 presenze fra i professionisti (in Lega Pro 2 con l’U.S. Poggibonsi nel 2013/14) anche Federico Braga, classe 1993, pure lui frutto del vivaio del Chievo Verona.
Se il F.C. Clivense non ha subito reti nelle prime due giornate di campionato (6 i punti conquistati, in virtù dei successi con il V.R. Arena, per 2-0, e con il Corbiolo per 3-0), parte del merito è sicuramente del portiere Filippo Pavoni. Il ragazzo, nato nel 1999 a Negrar (VR), dopo aver fatto la trafila nella “cantera” gialloblù, non ha esitato a presentarsi ai provini pur di rimanere legato ad un nome che lo accompagna fin da bambino. Una scelta di cuore, tanto più se si considera la giovane età del calciatore. Ma i pali del nuovo club di Pellissier saranno ben difesi: il 2º portiere è infatti Davide Squizzi, figlio di Lorenzo, altra vecchia conoscenza dei Mussi con un passato anche alla Juventus, che ha abbandonato da poco il progetto F.C. Clivense (doveva essere il preparatore dei portieri) per la chiamata del Vicenza.
Il F.C. Clivense, un’idea di “società all’inglese“
Pur non esistendo ancora un settore giovanile del club, sulla pagina del sito ufficiale che parla dell’ambizioso progetto si legge che «L’obiettivo è creare una società all’inglese, dove sarà strettissimo il collegamento tra prima squadra e giovanili. Il calcio, quello bello, passa per i ragazzi che credono sempre di arrivare a calcare i campi da gioco più prestigiosi e importanti. E noi dovremo essere bravi e capaci di insegnare il gioco del pallone, per provare a portare tutti in prima squadra. È un ideale, lo so bene, ma questa società deve saper sognare». Parola di Sergio Pellissier, che, inutile a dirlo, sarà pronto a scendere in campo senza esitazione per difendere ancora una volta i colori a cui ha giurato eterno amore.