Nel “lunch match” di domenica 11 aprile, va in scena la sfida tra Inter e Cagliari. Una partita complicata per le due compagini: la squadra di casa con l’obiettivo di confermare il vantaggio sul Milan, mentre i sardi per un disperato bisogno di punti salvezza. Dopo una partita sudata, i lombardi la spuntano grazie ad un gol di Darmian, volando nuovamente a +11 e costringendo il Cagliari ad un terzultimo posto allarmante. Vi proponiamo di seguito le pagelle di Inter-Cagliari, terminata 1-0 per i padroni di casa.
Le pagelle di Inter-Cagliari
Prima di analizzare le pagelle dei giocatori e degli allenatori di Inter-Cagliari, proponiamo quella dell’arbitro.
Arbitro: Pairetto 6 – Buona conduzione di gara da parte dell’arbitro della sezione di Nichelino. Nei minuti di gara si dimostra abile nel tenere a bada gli animi, tirando fuori il cartellino giallo con giudizio. Sufficienza meritata.
Pagelle Inter
Handanovic 6,5 – Viene chiamato sporadicamente in causa, ma in quelle poche occasioni si fa trovare pronto. Decisiva la parata sul colpo di testa di Pavoletti nel finale, occasione nella quale il serbo conferma la sua affidabilità. Continua il periodo positivo dello sloveno, che dopo un periodo passato in una bufera di critiche, si sta gradualmente riscattando.
Skriniar 5,5 – Nel primo tempo commette molteplici errori in fase di impostazione, rivelandosi non particolarmente affiatato con il sostituto di Hakimi, che nella giornata odierna era Darmian. Nel secondo tempo, complice sicuramente un’Inter arrembante, si mostra più sicuro e preciso. Stavolta, nonostante il secondo tempo in crescendo, il difensore slovacco non si porta a casa la sufficienza.
De Vrij 6 – Buona partita per l’olandese, consapevole dell’abilità di Pavoletti nei duelli aerei. Fatta eccezione per gli ultimi dieci minuti, una gara di ordinaria amministrazione per l’ex Lazio. Si lascia anche andare a qualche progressione avanzata, tutte appoggiate da un centrocampo molto qualitativo. Sommariamente, una partita sufficiente.
Bastoni 6 – Un ritorno post-squalifica piuttosto tranquillo per il fedelissimo di Conte. Non manca un intervento e si riconferma imprescindibile per la costruzione dal basso. Non soffre mai sulla sua fascia, minacciato soltanto nel finale di gara da qualche progressione di Zappa.
Darmian 7,5 – Un exploit decisamente inaspettato per il difensore di Legnano. Si rivela decisivo per il gol partita ed è autore di una prestazione sontuosa, riducendo praticamente a zero gli errori. Un voto e una menzione d’onore sacrosanti per un giocatore che, per impegno e dedizione, sta scalando le gerarchie, pur essendo inizialmente vituperato dalla maggior parte del pubblico interista (84′ D’Ambrosio s.v.).
Sensi 6 – Con lui è evidente che il centrocampo assuma un aspetto diverso, ma fallisce sempre la giocata decisiva. L’occasione da titolare rappresenta sicuramente un grande passo avanti per il centrocampista della Nazionale, non solo per mettere minuti nelle gambe, ma soprattutto per rendersi utile. In un momento di magra per quanto riguarda la condizione fisica, un giocatore del suo dinamismo diventa fondamentale (81′ Vecino – s.v.).
Brozovic 6,5 – La sua presenza rende il centrocampo più rodato e preciso. Il croato contribuisce in maniera instancabile in entrambe le fasi, apparendo in grande spolvero dopo il turno di squalifica. L’equilibrio dato da “Epic Brozo” risulta essenziale nei minuti finali di sofferenza, nei quali i nerazzurri riescono a resistere anche grazie all’ottimo filtro del suo mediano.
Eriksen 6 – Parte subito forte il danese, con un tiro destinato all’incrocio dei pali prontamente sventato da Vicario. Per il resto una buona partita, fatta di giocate di prima volte ad accelerare un ritmo d’azione impacciato e lento come quello nerazzurro (81′ Gagliardini – s.v.)
Young 6 – Rispetto al suo collega esterno, si fa trovare meno concentrato e preciso, ma mai fuori partita. Il gioco non si sviluppa molto dalla sua parte, risultando quasi inoperoso nel primo tempo. La necessità di un cambio di giri nel motore, costringe Conte alla sua sostituzione. Dopo la buona partita contro il Sassuolo ci si aspettava decisamente di più (70′ Hakimi 6,5 – Ci si attendeva un segnale dopo le prestazioni deludenti e non ha tardato ad arrivare. Entra e dopo sette minuti offre l’assist per il gol a Darmian. Un ritorno sicuramente gradito).
Sanchez 5,5 – Conte lo premia con un’occasione da titolare, ma il cileno non la sfrutta a dovere. Negli ultimi venti metri tiene troppo il pallone e si dimostra spesso impreciso nel dialogo con Lukaku. Non manca sicuramente in termini di impegno, tuttavia il pubblico nerazzurro attendeva certamente qualche guizzo decisivo in una partita così bloccata tatticamente (70′ Martinez 6 – Entra con un buon atteggiamento ma appare impreciso negli ultimi 15 metri. Un ingresso decisamente poco scoppiettante).
Lukaku 6 – Ormai una certezza il suo apporto fisico rivelandosi, come da prassi, vitale per il gioco di sponda. Nella giornata odierna fa difficoltà dal punto di vista realizzativo, probabilmente condizionato da una stanchezza più che giustificabile. Nonostante la gioca a reti bianche per lui, la sufficienza non gliela toglie nessuno.
Allenatore: Conte 6 – La sua scelta di schierare un centrocampo qualitativo non lo retribuisce come si aspettava. La condizione fisica non esaltante è chiaramente un segnale non positivo, ma i tre punti permettono di nascondere la polvere sotto al tappeto.
Pagelle Cagliari
Vicario 6,5 – Incredibile pensare come fosse soltanto l’esordio per il portiere friulano. Una partita al limite della perfezione per il classe ’96; impegnato soprattutto nel primo tempo, da Eriksen prima e da Darmian poi, superandosi in due ottimi interventi. A giudicare dalla prestazione, forse avrebbe anche meritato prima la gioia dell’esordio in Serie A. Il migliore della sua compagine.
Rugani 5,5 – Una partita non serena per l’ex Juventus. Sanchez non lascia punti di riferimento e per lui diventa difficile tenere la posizione, così come chiudere le imbucate centrali di Sensi ed Eriksen. Quando il livello si alza, il centrale del Cagliari fa spesso fatica e la partita di oggi ne è la conferma (84′ Simeone – s.v.).
Godin 6 – Uno dei tanti ex di questo match, chiamato alla grande prestazione di esperienza. Il suo l’ha fatto, chiudendo e proteggendo bene l’area di rigore. Il semplice compito però non basta contro la capolista del campionato che, con un’imbucata, punisce il terzetto difensivo rossoblù.
Carboni 6 – Probabilmente il migliore del suo reparto. Nel primo tempo francobolla Lukaku e non gli lascia spazio di gioco. Nel secondo tempo non cala di rendimento, ma il gol preso sulla sua fascia rappresenta una macchia importante della sua partita. Nonostante questa piccola defezione, partita più che sufficiente per il prodotto del settore giovanile, una delle poche conferme di questo Cagliari.
Nandez 5,5 – 90 minuti di grande corsa e sacrificio per l’ex Boca Juniors, costretto a rinunciare molto spesso alle sue sgambate sulla fascia sinistra. Si dimostra attento nelle chiusure, portando un buon apporto di fisicità nell’area di rigore. La sufficienza però, viene sporcata dall’errore nell’occasione del gol partita, occasione in cui si lascia scappare troppo facilmente Hakimi.
Marin 6 – La solita partita di quantità dell’uruguaiano. Non si dimostra particolarmente preciso in fase d’impostazione ma non disdegna in fase difensiva. Si percepisce la sua importanza negli equilibri dei sardi, confermandosi l’unica certezza del centrocampo cagliaritano.
Nainggolan 6 – Parte subito con il dente avvelenato, scaldando i guantoni ad Handanovic con bel tiro al 39′. Per il resto una partita costretta alla fase di contenimento. Ha poche occasioni per avanzare ed essere decisivo, ma si mostra comunque utile alla causa. Da un giocatore di un tale blasone però, ci si aspetta decisamente di più.
Duncan 5 – Una delle peggiori partite della stagione del ghanese. Nella prima parte di gara sbaglia più di qualche pallone, che per poco non si rivela letale. Tanti errori in fase di costruzione, aggiunti ad un costante ritardo in fase di copertura, fanno di lui il peggiore in campo della compagine guidata da Semplici (72′ Asamoah 6 – Entra e fa una partita dignitosa, cercando di apportare più sostanza in termini di qualità nella metà campo avversaria, ma non può essere determinante).
Zappa 5,5 – Ha poche occasioni per dimostrare la sua progressione sulla fascia destra. Verso il finale di gara fa impazzire la parte sinistra del 4-5-1 difensivo dell’Inter, arrivando in un paio di occasioni al cross. Per il resto una partita piuttosto anonima, sporcata da una mancata chiusura su Darmian in occasione del gol (90′ Cerri s.v.).
Joao Pedro 6 – Il brasiliano ci prova, cercando di aumentare i giri in una fase offensiva piuttosto lenta come quella sarda. Tuttavia si dimostra praticamente innocuo, impensierendo poche volte il portiere dell’Inter. La sua lontananza dal compagno di reparto lo costringe ad una partita in solitaria, spesso forzato a giocare spalle alla porta. Non una partita adatta alle sue qualità, ma è sempre l’ultimo a mollare, da vero capitano.
Pavoletti 5,5 – Era chiamato ad un gioco di sponda, riuscito solo in parte. De Vrij si conferma un cliente veramente difficile da affrontare, dimostratosi quasi impeccabile, soprattutto nella prima frazione di gioco. La poca collaborazione con Joao Pedro lo ha limitato e non poco, mostrandosi sovente in difficoltà nel tenere la palla contro i continui raddoppi dei giocatori nerazzurri (91′ Pereiro – s.v.).
Allenatore: Semplici 5 – Non è facile fare risultato contro la prima della classe. L’ex tecnico della Spal non riesce a centrare l’obiettivo, schierando un Cagliari poco organizzato in fase di ripartenza, ed eccessivamente ripiegato nella sua stessa metà di campo. La scelta di allargare il duo d’attacco sulle fasce non lo premia particolarmente, sfociando in un gioco troppo prevedibile per la retroguardia nerazzurra. A questo punto, serve un miracolo al tecnico toscano per centrare la salvezza.