Il posticipo serale delle 20.45 ha regalato emozioni a tutti gli appassionati. All’Allianz Stadium di Torino è andato di scena il match Juventus-Milan. Al termine di una partita maschia e intensa, è la compagine di Pioli a trionfare, rifilando tre gol alla Vecchia Signora. I rossoneri dilagano grazie soprattutto alle giocate di Brahim Diaz, che condanna la Juventus ad un miracolo per la qualificazione all’Europa che conta. Vi proponiamo di seguito le pagelle di Juventus-Milan, terminata 0-3 per gli ospiti.
Le pagelle di Juventus-Milan
Prima di analizzare le pagelle dei giocatori e degli allenatori di Juventus-Milan, proponiamo quella dell’arbitro.
Arbitro: Valeri 6,5 – Conduzione di gara esemplare per il fischietto di Roma. In una partita in cui gli animi potevano infuocarsi facilmente, l’arbitro tiene il sangue freddo e usa i cartellini con giustizia. L’unica pecca la si può notare nel fallo di mano di Chiellini non visto, ma prontamente segnalato dal Var.
Pagelle Juventus
Szczesny 6,5 – Il polacco rappresenta il martire della serata negativa della Juventus. Salva i bianconeri fin quando è possibile, mettendo pezze a destra e manca pur non essendo aiutato a dovere dal pacchetto difensivo. Para un rigore ad uno specialista come Kessié, ma non basta. Non si sarebbe meritato i tre gol presi, mostrandosi chiaramente innocente in tutti i casi. Incolpevole.
Cuadrado 6 – Il colombiano è la freccia della Juventus. Il suo dinamismo è fondamentale in zona gol, tuttavia non si rivela decisivo. Lascia qualche spazio di troppo per le falcate di Hernandez, ma vista la sua importanza negli ultimi 25 metri, gli si può perdonare qualche lacuna. Una delle poche note positive della serata juventina.
De Ligt 6 – L’ex Ajax fa il possibile: chiude tutto in zone centrali, fa ripartire l’azione, ma non basta. Una partita di sofferenza per l’olandese, complice anche un compagno di reparto non brillante. Utile in fase di impostazione, ma non è sufficiente per la causa della Juventus. Sufficiente.
Chiellini 5 – Il capitano della compagine di Pirlo appare decisamente arrugginito. Arriva spesso in ritardo negli interventi, dimostrandosi in calo come tutto il resto del campionato. Fallisce un colpo di testa abbordabile per le sue caratteristiche in attacco e, all’inizio della seconda frazione di gioco, provoca il calcio di rigore avversario con un tocco di mano. Deludente.
Alex Sandro 5,5 – Non il migliore del suo reparto, ma nemmeno il peggiore. Non lascia molti spazi dalla sua parte, ma si rivela totalmente anonimo nei momenti offensivi. Per un giocatore dalle qualità simili, non può essere sicuramente una partita sufficiente. Anonimo.
McKennie 5,5 – Doveva essere una delle armi in più di Pirlo ma si rivela un flop. Esegue discretamente il compito di raccordo tra centrocampo e attacco, ma dialoga poco con le due punte. Dell’americano non si ricordano giocate importanti, troppo poco per uno dei più attesi. Flop.
Bentancur 5 – Una partita a due facce per l’uruguagio. Preciso e pericoloso centralmente nel primo tempo, impacciato e sconclusionato nel secondo. Conclude sbagliando e non poco in fase di impostazione. Si aspetta da tanto la sua definitiva consacrazione, che passa anche da partite come queste. Incompiuto (69′ Kulusevski 6 – Un ingresso che non sposta gli equilibri. Non incanta più come qualche mese fa e per lui, così come per tanti suoi compagni, è palpabile il calo fisico e mentale).
Rabiot 5,5 – Il francese prende in mano il centrocampo ma non crea niente di importante. Arriva qualche volta alla conclusione, ma non riesce mai a recare danno alla porta di Donnarumma. Il suo apporto a centrocampo è sempre vitale, seppur poco concreto e fantasioso. Qualche rischio in più se lo sarebbe potuto correre. Assente.
Chiesa 6 – Nonostante il recupero in extremis, l’ex Fiorentina non delude e si porta a casa la sufficienza. Si tratta di uno dei pochi giocatori capaci di impensierire nell’uno contro uno, mettendo in difficoltà Calabria. Ciononostante, non riesce ad essere decisivo e viene sostituito da Pirlo. Sufficiente (79′ Dybala 6,5 – Entra e crea più di tutti i suoi compagni in un’intera partita. Va vicino al gol in un paio di occasione e prova a dare dinamismo ad un attacco spento, ma senza successo. Assolutamente ammirevole il suo approccio nonostante lo svantaggio importante. Luce.).
Morata 4,5 – Un lontano parente del Morata di inizio stagione. I novanta minuti di oggi confermano il suo periodo di calo, in cui è veramente poco funzionale ai movimenti dell’attacco juventino. Il feeling con Ronaldo sembra solo un miraggio, così come quello con il gol. Fantasma.
Ronaldo 4 – Del fenomeno portoghese si ricorda solo un inutile gioco di prestigio nel primo tempo, niente di più. Spesso si trova fuori posizione e, quando capitano le occasioni, fallisce miseramente tutte le giocate. Il grande assente di questa partita, inesistente.
Allenatore: Pirlo 4,5 – L’emblema del detto “Ogni squadra rispecchia il suo allenatore”. Il ritratto della Juventus di oggi è quello di Andrea Pirlo: inesperto e incapace di stare all’altezza di queste partite. Poche idee e poca sostanza.
Pagelle Milan
Donnarumma 6 – Non viene mai avvicinato in maniera pericolosa dagli attaccanti avversari. Rischia solo in un’uscita avventata, alla fine risultata efficace. Una partita con zero errori che, almeno per ora, placa le critiche. Inoperoso.
Calabria 5,5 – Dalla sua parte soffre la velocità di Chiesa e ha poche chance di ripartenza. Non rischia mai in maniera eclatante, tuttavia rappresenta la nota negativa della difesa rossonera. Il meno brillante.
Kjaer 7 – Ennesima prova da professore per il danese ex Atalanta. La sua presenza è la vera forza di questo Milan, solido sin dalle fondamenta. Centralmente non passa nulla dalle sue parti. Lievi incertezze in fase di impostazione, ma tutto sommato una partita sontuosa. Monumentale.
Tomori 8 – Una partita in cui non ha sbagliato nulla. Annichilisce Morata prima, e Ronaldo poi. Come se non bastasse, decide di impreziosire il tutto con un gol fantastico di testa. Una delle certezze su cui fondare il Milan del futuro. Impressionante.
Theo Hernandez 6 – Soffre qualcosa nell’uno contro uno contro Cuadrado ma risponde con tanto merito nell’area di rigore avversaria. Sfiora il gol nella prima frazione di gioco, dimostrando un’ulteriore crescita nel corso della partita. Le lacune difensive lo costringono ad una normale sufficienza. Freccia.
Bennacer 6 – Meglio delle ultime uscite, ma non benissimo. Smista con ordine il pallone ma non è mai il padrone del centrocampo. Non commette quasi nessun errore, e la sua precisione gli vale la sufficienza. Preciso (82′ Dalot s.v.).
Kessié 5 – Un vero peccato. Il rigore sbagliato rovina una grande partita, fatta di qualità e quantità. Spumeggiante la sua prestazione sino a quel momento, fatta di grandi dribbling e una buona gestione del possesso palla. Non si tira mai indietro e, nonostante il risultato, è oggettivamente un errore grave. Sfortunato.
Saelemaekers 6 – La solita partita di corsa e impegno per il francese. Si mostra sempre nel vivo del gioco, ma dovrebbe migliorare nel concretizzare sotto porta. La sua mobilità in tutto il fronte offensivo, lascia pochi punti di riferimento alla Juventus, che fa difficoltà nel tenerlo. Imprevedibile (82′ Meité s.v.).
B. Diaz 8,5 – Non ci avrebbe scommesso nessuno. Nonostante le voci che lo vedono lontano da San Siro, lui risponde con una prestazione da Champions League. Regala un gol da cineteca e propizia il rigore per il possibile 0-2. Inoltre fornisce dinamismo alla trequarti milanista, sostituendo uno spento Calhanoglu. Illuminante (70′ Krunic 6).
Calhanoglu 5,5 – In un serata da sogno, ai diavoli è mancato il numero 10. Sbaglia spesso le giocate di prima e non si mostra pericoloso come al suo solito. Fortunatamente per lui, il suo compagno di reparto spagnolo ha fatto le sue veci. Il grande assente.
Ibrahimovic 5,5 – Non una grande serata per lo svedese. Gioca quasi sempre lontano dalla porta e fa fatica ad essere utile davanti, se non per qualche sponda. Nel finale di gara si fa male al ginocchio e rischia di compromettere il suo finale di stagione (66′ Rebic 7.5 – Pauroso il suo gol, che chiude i conti. Non è mai facile approcciarsi ad un match del genere da subentrato e Ante lo fa a modo suo. Segnando gol belli. Devastante.).
Allenatore: Pioli 7 – Bravo nell’ingabbiare il duo d’attacco della Juventus, lasciando come ultima strada quella di attaccare sulle fasce. Prepara molto bene i suoi, soprattutto dal punto di vista psicologico. Nonostante le critiche, il tecnico ex Lazio sta portando a termine il suo compito, accompagnato dalle sventure. Lavoratore.